3 Novembre 2010: 1 anno di Blog


Tanti Auguri al nostro Blog che in questi giorni festeggia un anno di vita

Un  anno fa nasceva questo blog, la mia curiosità era grande, l’impegno anche.
Prima di iniziare avevo  mille perplessità perché,come sempre,voglio fare le cose con professionalità e competenza perché tengo molto alla mia immagine di tecnico esperto e conoscitore di tutto quello che riguarda l’immensa sfera di conoscenze calcistiche.
Quindi ,oltre ad avere timore, avevo la curiosità di
vedere la risposta di chi avrebbe letto il blog e interagito con me.
Con grande
gioia,oggi,ho il piacere di poter dire che ha funzionato.
Lo posso dire perché le
40000 visite da tutto il mondo lo dimostrano. Quindi il mio intento è di proseguire questa esperienza che mi ha gratificato sia come allenatore che come uomo.
Questa occasione mi permette di  RINGRAZIARE  Marco e Fabio per avermi co
nvinto a realizzarlo e grazie a  tutti quelli che hanno avuto il coraggio di pormi le domande e farmi fare l’allenatore ,anche se in modo MEDIATICO,con la stessa passione di quando sono sul campo.
A presto.

Gigi Cagni

12 Responses to 3 Novembre 2010: 1 anno di Blog

  1. Nicolas ha detto:

    Salve Mister,
    questo blog arriva a compiere il primo anno e lei tira un po’ le somme sui contatti che fino ad ora ha avuto. Con l’andar del tempo le persone che hanno scritto sul blog sono tutte persone addette ai lavori o comunque persone che fanno domande specifiche sui moduli di gioco, su come schierare le loro squadre, tutte domande molto tecniche. Ma il calcio non è solo ridurre tutto a dei semplice tatticismi. Credo ci sia una parte più passionale e romantica, forse oggi meno apprezzata e meno conosciuta. Lei è riconosciuto da tutti come uno dei tecnici più preparati e il blog dimostra che non ha paura di confrontarsi ed esprimere il proprio pensiero su questo mondo. Ritengo però che pian piano sia venuta meno la parte più passionale, forse quella che interessa di più l’uomo della strada o il semplice appassionato. Le faccio un esempio: ieri sera sono andato a San Siro e ho visto MIlan Real Madrid, al di là di quello che può essere il giudizio sulla gara e sui singoli, a me piacerebbe sapere che cosa si prova ad entrare in uno stadio così, tutto esaurito, cosa ci si dice tra giocatori alla vigilia di una gara così. Il calcio è l’insieme di molte cose: preparazione individuale, tattica, preparazione psicologica, c è il lato tecnico e il rapporto umano: sarebbe bello scoprire anche questo. Le sensazioni che si hanno. Ho sentito che all’interno dello spogliatoio i giocatori hanno il loro e il mister il suo: come si gestisce un post gara?
    Io mi aspettavo qualche giudizio in più su squadre, calciatori, su caratteristiche individuali di questi ultimi. Mi aspettavo che ci indicasse qualche giovane interessante.
    Forse il calcio è semplice e nessuno inventa più nulla però perché ci sono allenatori come Capello, Ancelotti, Sacchi che riescono ad essere vincenti ovunque siano andati. E non mi dica che è solo una questione di giocatori: certo a disposizione hanno rose di assoluto livello ma non sempre, anzi spesso non campioni in ogni ruolo (vedi, al contrario, il Real di Mou). Di Guardiola si è parlato e riparlato ma nessuno, o raramente, si parla di uno dei più grandi tecnici di calcio: Sir Alex Ferguson, da 23 anni sulla panchina del Manchester ed ad ogni ciclo si reinventa qualcosa di nuovo. Qual è il segreto di gente così? Nulla da togliere a Reja e a Del Neri, soprattutto da parte di uno che di calcio non capisce molto, però nel primo caso si trova primo per una serie di coincidenze: le regole. il lavoro, il gruppo unito, la stagione post mondiale, che lo hanno portato lì adesso ma il campionato è lungo. Del Neri che ha fatto della Juve la classica squadra italiana, quadrata e poco spettacolare, affidata a Del Piero. A volte concetti come bel gioco e giovani stridono fra di loro. Credo ci siano allenatori in grado di allenare squadre di prima fascia e allenatori che possono allenare tutte le altre. Soprattutto oggi dove un allenatore non deve capire solo di tattica e tecnica ma deve saper gestire molte altre cose correlate alla squadra. E questo fatto oggi non vale solo per gli allenatori o solo nel calcio, vale in tutti i settori della vita professionale ma anche umana di una persona. Un manager di un’azienda, per gestirla, deve conoscere anche il marketing, il commerciale, la produzione, la qualità, deve avere un quadro globale della situazione. Ed è normale che sia così. Ma vale anche per l’uomo alla catena di montaggio: una volta aveva solo la chiave inglese e tirava sempre quei due bulloni. Oggi ha a che fare con macchine automatiche, schemi di montaggio, etc.
    Molti anni fa le grosse squadre mandavano i giovani a farsi le ossa nella squadre di serie B. Oggi, dove tutto è business, il prestito gratuito non ha più senso, la squadra di categoria inferiore non ha più interesse I giovani vanno in prestito con diritto di riscatto e questo alla fine alimenta i costi: perché non si riescono a prendere semplici decisioni come potrebbe essere il campionato riserve oppure una squadra in una categoria inferiore come in Spagna? E qui non c’entra la politica, c’entra la politica di chi governa il calcio. Nemmeno qui si riesce a trovare un’intesa. se non sbaglio l’NBA che muove fior di soldi, visto il periodo attuale di crisi, ha deciso di mettere un tetto agli stipendi. La decisone è stata presa e nessuno ha fiatato. Perché, vista la sua esperienza, non ci racconta un po’ come vengono funziona il contratto collettivo dei calciatori? Io nemmeno sapevo ce ne fosse uno.
    Si parla tanto di giovani, di educazione e di quant’altro. Visti i valori nei quali lei crede e porta avanti, oggi come oggi, lei sarebbe disposto ad allenare dei giovani in un settore giovanile, proprio per insegnare loro questi valori? Quanti come lei, della vecchia generazione, che credono e portano avanti determinati valori farebbero questo? Il problema è dei giovani o è anche dei genitori, quindi della generazione prima che pensava che i figli non dovessero fare gli stessi sacrifici fatti da loro ma dovessero partire da un gradino più alto? Ho un amico che lavora in un settore giovanile, allena gli allievi regionali e mi dice che ci sono un sacco di procuratori che vanno a vedere le partite, che cercano i giocatori migliori e cercano di farsi firmare una procura. Se non sbagli la legge in Italia tutela una società, ma credo alla fine anche un giovane e la sua famiglia, proibendo di far firmare procure ai minori di 14 anni. All’estero questa cosa non c’è. La libertà è massima (come lo è per molte altre cose, a volte con risultati negativi, a volte con risultati positivi). E’ chiaro che oggi come oggi quando arriva una società che ti offre soldi mensili per far giocare tuo figlio per loro quanti cadono in tentazione?
    Mi spiace essermi dilungato così tanto e toccando i temi più disparati ma mi piacerebbe vedere un blog più dinamico, che tocca tutte le tematiche collegate al calcio.
    Quindi auguri per tanti tanti nuovi compleanni.

    • gigi ha detto:

      Hai parlati di tanti argomenti e molti di questi sono stati trattati.Ti ringrazio dei complimwenti e dei suggerimenti. Penso che la parte riguardante le emozioni prepartita la tratterò,altre come il giudizio sui singoli o cose che riguardano i miei colleghi,capirai che per rispetto professionale non posso trattarle.Devi capire che nella mia posizione devo stare attento a quello che dico.Ciao.

      • Nicolas ha detto:

        Non parlavo certo di critiche gratuite ma di commenti magari un po’ più tecnici. Al di là di tutto io credo sempre che una critica o un’osservazione fatta con spirito e atteggiamento positivi non siano un’offesa verso nessuno.

  2. Marcello ha detto:

    Auguri Mister e ancora complimenti per questa idea che ci ha permesso di parlare tranquillamente di calcio.

  3. gigi ha detto:

    Grazie a tutti per i complimenti e per avere tenuto vivo il blog con i vostri interventi.Cercheremo di migliorarlo eper esaudire al meglio i vostri desideri.

  4. Nuario ha detto:

    Un anno di blog, un anno di calcio, un anno di confronti, dibattiti. Un anno per stimarsi, per capirsi, per prlarsi, per ascoltarsi. Viva il calcio parlato, viva il calcio giocato, purchè sia sempre pulito.

  5. Stefano ha detto:

    Auguri a lei Mister!! Ma anche auguri a noi che finalmente abbiamo trovato qualcuno che ci fornisce una piattaforma dove poter parlare di VERO CALCIO, con serenità, intelligenza e competenza!!

  6. fabiuz ha detto:

    Tanti auguri!
    Alla continua voglia di mettersi in gioco di mio padre e all’ inesauribile impegno di Marco.
    Fabiuz

  7. Luisa ha detto:

    Tanti Auguri al blog!
    Auguri a tutti gli utenti!
    Auguri a tutto l’aspetto tecnico che ha seguito con cura, attenzione e dedizione Marco.

  8. giorgio pivotti ha detto:

    Caro Gigi non posso esimermi dal farti gli auguri per questo tuo primo anno di Blog che oltre a parlare di calcio in maniera così diretta e spontanea mi ha dato la possibilità di conoscerti con piacere anche se non ancora personalmente.
    Spero come accennato in precedenza che in questo secondo anno possano essere inseriti, fatti vedere i video dei gol più significativi sotto l’aspetto tecnico, tattico sui quali discutere e scambiarsi i punti di vista nostri e di tutti gli utenti.
    Cordiali saluti.

  9. Cristian ha detto:

    Mister è stato un piacere scoprire il suo blog…..una cosa veramente nuova, una possibilità per parlare di calcio a contatto con un mondo che solitamente si vede per tv….grazie a lei…

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