Non si improvvisa

28 giugno 2016
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Italy players react after Italy scored a second goal during Euro 2016 round of 16 football match between Italy and Spain at the Stade de France stadium in Saint-Denis, near Paris, on June 27, 2016. / AFP / MARTIN BUREAU (Photo credit should read MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images)

 

E vai adesso, tutti sul carro dei vincitori.

Tutti a dire che non se lo aspettavano, che è stata una sorpresa, anche per addetti ai lavori di una certa importanza.

Qualcuno ha anche ammesso l’errore di valutazione, dando merito all’allenatore ma quasi nessuno ne ha capito il motivo vero.

Non voglio passare per presuntuoso ma, lo ammetto, per questo fatto lo sono.

Fortunatamente l’ultima intervista a livello nazionale l’ho fatta a Sky nella trasmissione “Calcio mercato” condotta da Alessandro Bonan.

Alla domanda ” cosa ne pensi della Nazionale ” ho risposto che, chiaramente, non sapevo dove sarebbe arrivata ma che avremmo fatto un ottimo Europeo sì.

La motivazione che mi ha spinto ad affermare questo è che abbiamo uno dei migliori, se non il migliore tatticamente e come leader, allenatore al mondo.

E’ da tempo che cerco di fare capire a dirigenti e Presidenti che la figura dell’allenatore oggi è molto più importante di un tempo.

Quello che sta accadendo, in Italia soprattutto, è proprio il contrario, e guarda caso facciamo fatica e il nostro campionato è quello più in crisi in Europa.

Troppo facile oggi Parlare di Ranieri, De Biasi, Ancelotti, Allegri, Spalletti, Mancini, Sarri, Gasperini Cosmi e altri.

Dobbiamo tornare al tempo in cui l’allenatore era scelto 6 mesi prima della fine del campionato.

Bisogna tornare al tempo in cui si valutavano gli allenatori per il curriculum e per quello che dimostravano sul campo, sia in allenamento che in gara, facendoli seguire da uomini della società come per i giocatori.

L’allenatore oggi è il leader, non ci sono più gli allenatori in campo (guarda caso nella Nazionale abbiamo anche quello e cioè Buffon) e quindi questa figura deve essere scelta come si sceglierebbe il General Manager di una grande azienda.

Questo vale anche per i settori giovanili naturalmente, forse ancora di più se si vuole investire in quell’ambito.

Difatti chi ottiene grandi risultati sono quelle società che hanno questa metodologia di scelta e non quella dell’improvvisazione.

Questo è il motivo per cui, da presuntuoso, ero uno dei pochi ad essere fiducioso della nostra Nazionale.

Un’altra previsione: se Conte riuscirà, in breve tempo, ad avere proprietà di linguaggio, se non quest’anno ma il prossimo, vincerà anche in Inghilterra.

Gigi Cagni