Si è spento ieri all’età di 63 anni Gian Nicola Pinotti ex portiere di Torino,Piacenza,Foggia,Avellino,Pescara,Novara e Monza e preparatore dei portieri al fianco di Gigi Cagni per 15 anni.
A tutti i suoi familiari le più sentite Condoglianze da parte del Mister e da tutto lo Staff del blog.
Dopo avere allenato la Centese in C2, nel 90 sono stato chiamato dal Piacenza in C1 per vincere il campionato. Non avevo uno staff, l’anno precedente avevo fatto tutto da solo con la collaborazione di D’Astoli che mi faceva da secondo e da preparatore dei portieri. Il DS Marchetti mi disse che loro avevano un gruppo di collaboratori che avrei conosciuto e da cui avrei scelto quelli che più avrebbero potuto soddisfare le mie esigenze. Nel mio concetto di quei tempi ,visto che la preparazione atletica la facevo io,la mia unica esigenza era avere il preparatore dei portieri e un preparatore atletico per il recupero degli infortunati.Una mattina,nello spogliatoio,mi si presenta questo OMONE con degli occhi verdi penetranti ma di una dolcezza infinita, ”sono Nicola Pinotti, il direttore mi ha detto che devo parlare con te”.
Me lo ricordavo bene per avergli giocato contro quando difendeva la porta sia ad Avellino che a Pescara, quando tutti e due eravamo alla fine della nostra carriera anche se lui aveva 3 anni più di me.
Mi è bastato molto poco per capire che sarebbe stato il mio preparatore dei portieri e anche collaboratore tecnico, oltre che uomo di fiducia per una vita. Timido, schietto e sincero, onesto e di grande cuore. Ho avuto un po’ di difficoltà a interpretarlo nei primi tempi perché aveva una caratteristica nel linguaggio che, in seguito, è diventata motivo di grandi risate e sfottò. Non finiva mai la frase, partiva nel dialogo e poi piano piano calava di tono e sfumava le ultime parole sbiascicando frasi incomprensibili ma intuibili per i gesti e le espressioni che faceva. Da morire dal ridere. Ci voleva l’interprete. Comunque non mi ci è voluto molto per comprenderlo e per capire che tutto veniva dalla sua passione e voglia di mettersi a disposizione in tutto e per tutto per soddisfare le mie esigenze. Da quel giorno siamo diventati INSEPARABILI per 15 anni. Giorno e notte, abbiamo goduto delle vittorie e sofferto nei momenti di difficoltà.
Abbiamo litigato e immediatamente trovato il modo per consolidare sempre di più il nostro rapporto che andava al di là dell’aspetto professionale.
Non potevi tenere il broncio perché dietro quella faccia burbera c’era un uomo con sentimenti profondi e carichi di umanità. Non avrei potuto avere i successi che ho avuto senza di lui. Era eccezionale nella gestione dei rapporti fra me e lo spogliatoio. Difficilmente si vede un allenatore in seconda che può entrare nello spogliatoio e i giocatori continuano a parlare liberamente perché sanno che non è il RUFFIANO dell’allenatore. Lui riusciva ad avere la fiducia nei giocatori continuando a essere fedele al suo ruolo,aveva la capacità di filtrare quello che era giusto sapessi, senza mancare al suo dovere nei miei confronti e sempre nell’interesse della squadra. Un grande uomo e un grande amico.
Cinque anni fa, a Catanzaro, seduto sul divano dell’albergo, mi ha detto” Gigi basta,non ce la faccio più,non riesco ad essere sereno, lo stress non lo reggo più, me ne vado,smetto”. Al momento mi fece arrabbiare ma poi, vedendolo così indifeso e sfiduciato, capii che dovevo rispettare il suo desiderio. Ci siamo separati nel lavoro ma non nel nostro rapporto d’amicizia che, anzi, si è consolidato in questi anni . Oltretutto fu lui che mi consigliò Lorieri e quindi devo dire che anche professionalmente,in modo indiretto,ha sempre continuato a collaborare visto che lui e Fabrizio si confrontavano sempre prima e dopo le partite.
Un anno fa si è ammalato di un male incurabile e questa notte è spirato con un viso segnato dal male ma con gli occhi sempre verdi ,intensi e carichi di umanità.In questo ultimo periodo l’ho visto piano piano spegnersi ma non ha mai fatto pesare la sua malattia,ha avuto lo spirito giusto da ATLETA sino alla fine.
Sei un grande NICOLA per me ci sarai sempre,non ci sarà partita in cui io e Fabrizio non ti nomineremo e penseremo a quello che avresti detto,o che avremmo dovuto interpretare.
TI VOGLIO BENE.
Gigi Cagni