Articolo su ” Il Secolo XIX ” 07/03/2010

9 marzo 2010

È stata sicuramente una settimana particolare per l’Inter, fra nazionali e infortunati Mourinho ha dovuto allenarsi fino a giovedì con 10 titolari e dei giovani della Primavera. Con la squalifica di Cambiasso e l’indisponibilità di Santon, Chivu e ThiagoMotta, infortunati la formazione iniziale potrebbe essere questa: Julio Cesar inporta, giocatore di grandi doti esplosive,sempre attento e concentrato, comanda la difesa con personalità e ha un’ottimo calcio (solo sinistro), lungo e preciso, non molto forte nelle uscite alte mentre è molto bravo in quelle basse. La linea dei quattro difensori dovrebbe essere da destra con Maicon giocatore di grande prestanza fisica, molto veloce, con un destro di grande qualità sia nel tiro che sui cross (molto tagliati e insidiosi siaper il portiere che per i difensori), è più un’ala che un terzino anche perché pecca molto nelle diagonali e nei contrasti difensivi, non forte di testa anche se alto.Pericolosissimo per la spinta continua, con sovrapposizioni, che imprime sulla fascia. I due centrali potrebbero essere Lucio e Samuel. Ilprimo staa ttraversando un momento di grande forma ed è il regista difensivo, molto forte fisicamente e di testa, usa la grande esperienza e intelligenza tattica dove non può arrivare con una non grandissima rapidità, destro ottimo, gli piace uscire con palla al piede qualche volta rischiando troppo( quindi non si deve abboccare alla finta e se si temporeggia può andare in crisi), pericoloso negli inserimenti palla alpiede e sui corner a favore.L’altro è di una f orza fisica e cattiveria agonistica eccezionali, tutto mancino, forte di testa ma anche molto falloso, pure lui va a saltare sulle palle inattive a favore. A sinistra giocherà sicuramente uno dei capitani veri di questo campionato.Zanetti è l’esempio del professionista eccellente, oltre ad avere doti tecniche importanti è il jolly che ogni allenatore vorrebbe avere. Dove lo metti, lui esprime il meglio e dà il suo contributo tecnicotattico. Anche seda terzino pecca, qualche volta, nella fase difensiva (nella diagonale, nell’uno contro uno e nel colpo di testa).Comunque sopperisce con l’esperienza e la grande condizione fisica che ha sempre. È probabile che a centrocampo Mourinho faccia il rombo con Stankovic, giocatore di grande classe, destro ottimo e sinistro sufficiente, ottimo tiro da fuori e inserimenti pericolosi, molto veloce e resistente ma in fase difensiva, secondo me, non molto adatto a fare il centromedianometodista. Alla sua destra ci dovrebbe essere Mariga, forte fisicamente, con buona tecnica, buon destro da fuori,discretamenter apido ma veloce.L’ho avuto a Parma,è un giovane di grandi prospettive, ma in questo momento ha ancora difficoltà tattiche, lì deve migliorare. A sinistra Muntari che è il più difensore di questi centrocampisti.Molto grintoso e aggressivo, forsetroppo,discretamente rapido ma veloce, bravo tatticamente e generoso, molta quantità ma pecca nella qualità. Dietro alle due punte c’è il giocatore più eclettico e fantasioso della squadra, Sneijder. Piccolo e molto rapido, grande tecnica in velocità,si muove fra lel inee senza dare un punto di riferimento con un istinto di posizione eccellente. È resistente e generoso perché nella fase difensiva marca sempre, per ordine di Mourinho, il regista avversario. Le due punte, Milito con Eto’o o Balotelli o Pandev (non male come scelta, vero?). Penso che Milito, dei 4,sia insostituibile per qualità tecniche ma, soprattutto, per l’istinto da animale d’area che lo porta a essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Fortissimo nel coprire la palla e dentro i 16 metri. Anche se generoso è quello che ha meno compiti difensivi. Eto’o è molto forte fisicamente, grande generosità emovimento, buona la tecnica, tutto destro, non fortissimo di testa. Balotelli ha grande forza fisica, non rapido ma veloce, dribbling estroso e tiro potente sia di destro che di sinistro.Prevalentemente gioca su una delle fasce per fare l’uno contro uno e andare al tiro o crossare. Scarso di testa come Pandev, che è un attaccante tutto mancino ma digrande qualità. Rapido e veloce, con un’ottimo dribbling, generoso e resistente. È sicuramente la squadra più fortedel campionato sia per organico che per qualità. L’Inter ha una caratteristica fondamentale ed è quella che, pur essendo molto forte,si comporta come le squadredi provincia. I nerazzurri sono fortissimi fisicamente e mentalmente, hanno sempre una carica agonistica elevata, forse troppo, e una grande concentrazione. In questo momento però, secondo me, sono stanchi per le tante partite disputate e , questa settimana in particolare, per avere avuto tanti giocatori in giro per il mondo. Non potranno sicuramente avere 90’ di grande intensità e se i ritmi saranno elevati potranno andare in difficoltà. In difesa soffrono gli scambi veloci e i cross bassi, vanno a nozze su quelli alti. Sono pericolosi sulle palle inattive perché salgono tutti i saltatori più bravi, e ne hanno molti. Però, come ho accennato prima, questo è ilmomento giusto per poterli contrastare mantenendo ritmi alti e cercandodi limitare i due giocatori più importanti, cioèMilito e Sneijder, sapendo benissimo che anche se giocano male hanno elementi che possono risolvere la partita sempre. Dopo questa chiacchierata faccio vedere 20’ di dvd con le cose più importanti estrapolate da due o tre partite, poi vado sul campo e faccio la tattica che metterò in atto il giorno dopo.


L’evoluzione del libero

16 novembre 2009

Scirea è stato uno dei più grandi in quel ruolo

Il ruolo del LIBERO era di grande importanza quando si giocava a uomo o misto e il pregio che assolutamente doveva avere era l’intuizione di come si sarebbe potuta svolgere l’azione avversaria. La sua posizione doveva essere sempre adatta per poter vedere al meglio la disposizione dei compagni e conforme a quello che era il movimento offensivo della squadra avversaria, quindi doveva possedere come seconda qualità determinante il saper COMANDARE la propria difesa. Correva molto perché doveva andare a chiudere o a raddoppiare anche sulle fasce, visto che lo stopper aveva il compito di seguire il proprio uomo. Il motivo per cui ho amato il 4-3-3 è perché molte volte, se coordinato bene, il centromediano metodista svolgeva quel tipo di lavoro di copertura permettendomi di riuscire a chiudere altri spazi importanti. Vi posso assicurare che comunque è stato divertente e di grande soddisfazione. Nella mia lunga carriera per le mie qualità di intuizione difensiva e di personalità sono riuscito a fermare tante azioni pericolose e ciò mi premiava come per aver segnato un gol. E’ chiaro che giocando con il libero staccato davi più profondità all’avversario quindi dovevi essere bravo ad accorciare o allungare, conforme a quella che poteva essere la strategia per te e per la squadra, da adottare in quel momento. La cosa era molto visibile e quindi di grande responsabilità per chi faceva quel ruolo e anche la differenza tra quelli bravi e quelli meno. Oggi il LIBERO non esiste più o quanto meno il libero che intendo io. Ci sono dei vantaggi palesi nel calcio moderno e cioè, corri meno, riesci a rimanere più corto, fai meglio il fuorigioco e partecipi di più alla fase offensiva. Mi sembra, però, che non ci siano più tanti leaders fra i centrali e difficilmente si vedono giocatori comandare e prendersi delle responsabilità. Mi sembra inoltre che manchino i principi fondamentali della fase difensiva, soprattutto dell’uno contro uno e della posizione sui cross dall’esterno, per mancanza di insegnamento DELLA MARCATURA A UOMO, ma questo è un altro discorso.

Gigi Cagni