PRINCIPI BASE

22 gennaio 2013

25161Sono appena tornato da un viaggio fuori Italia e ho letto tutti i vostri commenti sui moduli ma, soprattutto, sulla fase difensiva.
Mi sono chiesto se veramente avete letto tutto quello che ho scritto fino ad ora.
Dai vostri post mi sembra di no.
Parto ovviamente dal presupposto che ognuno è libero di leggere e interpretare, sia le gare che i singoli episodi, come ritiene giusto secondo la propria convinzione e cultura calcistica.
Mi sembra però, da quello che sto leggendo, che pochi abbiano la conoscenza dei principi fondamentali della tecnica e tattica difensiva sia singola che di reparto.
Lo vogliamo capire che a ZONA SI MARCA, nella propria zona, l’avversario con i principi della marcatura a uomo!!!!
Che nei 16 metri l’avversario deve stare fra il difensore e la porta e che la palla è L’ULTIMO riferimento!!!
E’ possibile che stiamo ancora discutendo di zona e uomo quando le due cose sono integrate e dovrebbero fare parte degli stessi principi!!!
Il tutto perché, negli anni 70, sembrava fosse un disonore marcare a uomo e quindi, come sempre in Italia, non si è approfondita la cosa e sono iniziate le ETICHETTE utili a mettere in luce le false verità che sono servite a quelli molto bravi a vendersi.
Torno a ripetere che oggi manca la scuola della tecnica specifica dei difensori, in tutti i ruoli.
Mancano le basi del sapere marcare l’uomo e questo non riguarda solo la linea difensiva ma anche la linea di c.c.

Quante volte si vedono centrocampisti che affrontano l’avversario con la posizione del corpo sbagliata e quante volte perdono il contrasto?
Conoscere i principi fondamentali del contrasto vuol dire vincerlo e se lo vinci a centrocampo vuol dire, nella maggior parte dei casi, contropiede.
Perché non si deve insegnare anche all’attaccante ad affrontare il difensore avversario senza farsi scavalcare che vorrebbe dire trovarsi immediatamente nei pressi della porta avversaria?
Detto questo poi uno sviluppa il gioco come meglio crede ma, tralasciare per la tattica i principi fondamentali è stato l’errore più eclatante di questi ultimi 20 anni.
Guarda caso siamo andati sempre peggio.

Gigi Cagni