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630 Responses to Contatti

  1. Filippo Bonanno ha detto:

    Buongiorno mister
    Mi chiamo Filippo Bonanno.
    La seguo dal 94/95 quando lei allenava il Piacenza e vinceva brillantemente contro il mio Palermo ed io avevo 10 anni ed assistevo immobilizzato ai gol di un Inzaghi devastante in procinto di diventare un grande attaccante.(Complimenti per quella vittoria)
    Ho sempre sperato di vederla in rosanero, ma purtroppo questo mio desiderio non si è mai realizzato, qui da noi lei sarebbe stato Amato lei è il prototipo di allenatore congeniale alla nostra piazza.
    Oggi però le volevo chiedere: in 10 anni il Siviglia ha vinto 5 coppe UEFA, l’atletico Madrid un paio ed il Real 3 Champions in 4 anni nel 2015 ha vinto il Barcellona
    Sostanzialmente il dominio Spagnolo è assolutamente incontrastato in Europa.
    È solo un fatto economico o dipende anche dal loro gioco? Come mai le Spagnole a differenza direi di tutte le altre a parte forse le inglesi sono così vincenti.
    Grazie mille cordiali saluti
    Filippo Bonanno

  2. carlo ha detto:

    Mister, sono Carlo da Piacenza. Quando ho visto che ha salvato il Brescia ero molto contento, sapevo che c’è l’avrebbe fatta!!! Le faccio tanti complimenti!!! Grande Mister!!

  3. Franco Ducoli ha detto:

    Salve Mister! Contro la sua ultima ex squadra allenata in serie b , sabato pomeriggio sono sicuro che riuscirà a trasmettere ai suoi calciatori quella grinta e determinazione che da sempre la contraddistingue. Chi ben incomincia è a metà dell’opera quindi :Forza leonessa! !

  4. Tommy15 ha detto:

    Buongiorno Mister, mi chiamo Tommaso Nelli, collaboro per “Io Gioco Pulito.it”, volevo lasciarle questo mio articolo sul suo arrivo a Brescia.
    Buona lettura e in bocca al lupo per la nuova avventura!
    http://www.iogiocopulito.it/gigi-cagni-il-figlio-della-leonessa/?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=twitter&utm_source=socialnetwork

  5. Franco Ducoli ha detto:

    Chiedo al mister per cortesia di valutare e prendere in seria considerazione la conduzione della guida tecnica del Brescia calcio. Da sempre fedele ai colori della Leonessa, ci risolleveremo .

  6. ugo ha detto:

    Buongiorno Cagni, sono l’ex bambino che negli anni 70 bussava un giorno si e l’altro pure alla sua porta della Rotonda Montiglio per avere gli autografi.
    E mai, dico mai sono stato trattato male da lei e sua moglie !
    Un caro saluto e in bocca al lupo per la nuova avventura. ugo

  7. fabrizio perfumo ha detto:

    ..

  8. Marcello ha detto:

    Salve Mister,
    se non ho letto male ieri ha parlato ai microfoni di Radio 24 a “Tutti convocati” affermando che se il Milan voleva avere risultati immediati non doveva scegliere Inzaghi. A parte che al Milna è già qualche anno che non si capisce bene la politica che seguono. Adesso sembra essere quella dei giovani italiani… Vediamo. Dal mio punto di vista di tifoso credo che il problema di Inzaghi non sia il dover raggiungere dei risultati subito. Il problema di Inzaghi credo sia prima di tutto di decidere quale tipo di gioco vuole dare alla squadra. A distanza di quasi un campionato il Milan non ha un gioco, non ha un’organizzazione di gioco. Possibile che la colpa sia dei giocatori? Sia della società? La colpa è di tutti ma in primo luogo di Inzaghi che ha accettato una panchina di questo tipo senza essere pronto, senza saper bene cosa fare, come fare e che obiettivo darsi. Il caos è a tutti i livelli ma le sue indecisioni, in non essere preparato almeno sul campo non aiutano certo. La contestazione è ancora sobria proprio perchè si tratta di Inzaghi un professionista esemplare, un mito per noi tifosi milanisti.

    • overg50 ha detto:

      Forse lui ha sbagliato ad accettare(dura dire di no a una occasione cosi)ma, penso, cjhe l’errore più grosso sia stato scegliere lui per ottenere risultati immediati. Io l’ho detto subito se scegli Inzaghi devi crederci e sostenerlo, altrimenti prendi un allenatore esperto. Ma se prendevano un allenatore esperto dovevano fare una squadra diversa…….

    • aleromanista94 ha detto:

      mr che ne pensa tiuna formazione tattica creatta da me

  9. Carlo Torreggiani 1964 ha detto:

    Buonasera Mister, volevo farle gli auguri per un buon Natale e per un felicissimo anno nuovo. La ringrazio ancora per le soddisfazioni che ci ha dato, io sono di Piacenza, e qui non la dimenticheremo mai.

  10. Buonasera Mister,
    ma qualche consiglio al suo allievo Inzaghi, no?
    Io non ne capisco di calcio, o almeno non molto. Ci sono dal mio punto di vista, alcune osservazioni che vorrei sottoporle:
    in genere vuole giocare con il 4-3-3, io credo che gli interpreti ci siano anche però non puoi far giocare sempre Honda, devi trovare un’alternativa. oppure inventarla. Ad esempio provare la carta Bonaventura a destra, se vuoi lasciare Menez. Oppure fai giocare Pazzini con Menez ed El Shaarawy. A centrocampo, nel caso di domenica, avrei riproposto Van Ginkel, con Bonaventura e Poli.
    Oppure si può pensare di far giocare Torres ma non con Menez e non con un 4-3-3. A mio avviso Torres gioca bene con uno come Pazzini che gli fa riferimento in area e lui gira all’esterno: bestemmio se dico Van Basten con Virdis, oppure Sheva con lo stesso Inzaghi oppure ancora Llorente con Tevez? Chiaro che a questo punto devi cambiare il centrocampo: io avrei messo Poli, Van Ginkel, Montolivo e Bonaventura. La difesa purtroppo è quella che è… Ma possibile subire gol su palla inattiva praticamente quasi sempre?
    Possibile che non si riesca a correggere questa cosa? Forse lo stesso Tassotti, che dovrebbe curare la fase difensiva non se lo ricorda bene, avendo giocato per anni in una difesa di ferro, sempre a zona?
    Colgo l’occasione per augurarle buone feste!
    Marcello

  11. Gabriele ha detto:

    Ciao MISTER, in bocca al lupo per la tua nuova esperienza. .. ti aspetto presto a Chiavari. UN ABBRACCIO. Gabriele.

  12. Gianpaolo Imbriani ha detto:

    Salve mister, sto organizzando una partita per mio fratello a Benevento il 26 Maggio e chiaramente sarei felice se ci fosse anche lei. Mi auguro possa prendere in considerazione il mio invito. Grazie

  13. fabrizio ha detto:

    Ultimamente sto avendo dei problemi con il mio allenatore in base al ruolo, quindi vorrei sapere anche il suo parere, vista la sua immensa conoscenza del calcio.
    Negli ultimi mese mi ha provato in un sacco di posizioni ma ho sempre avuto problemi. Anche perché la mia “carriera” di posizione è sempre stato anormale.
    Inizialmente fui messo difensore per via della mia altezza (187cm) (questo comunque i primissimi tempi), posi sono passato a terzino per il fatto che sono veloce ma, il fiato non me lo permetteva, bhé si deve dire che era abbastanza incapace anche in difesa, con le diagonali ecc…
    Visto che sono bravino nella visione di gioco (capisco facilmente i movimenti degli compagni, anche se ci ho giocato pochissime volte), e discreto nel dribbling e di conseguenza nel possesso palla.
    Attualmente gioco come ala destra o sinistra (sono destro), e mi ci trovo abbastanza bene, posso tagliare spesso (cosa che ho scoperto saper fare molto bene) e tirare.
    Ma ora le scrivo le mie carenze, non ho un grande “fiuto del gol”, non sono molto bravo nei cross lunghi (a meno che non riesca a pensare un attimo, un po alla zuniga) e stranamente non sono molto bravo di testa.
    Attualmente giochiamo con il 4231 o con un 433 (in realtà le ali stanno un po più dietro tipo un 4321).
    Secondo lei quale sarebbe il mio ruolo ideale?

    • gigi ha detto:

      Non è una battuta ma visto che ti manca di fare il c.c , da quello che mi hai detto, potresti fare il c.m.m nel 4-3-3 e nel 4-2-3-1 uno dei due c.c.

  14. Roberto Sarti ha detto:

    Mister Cagni la saluto cordialmente, come le dicevo martedì scorso all’inaugurazione del nuovo Centro Sportivo Bruno Ferdeghini, durante il quale ho avuto la fortuna di stringerle la mano, un’occasione unica per me dopo averla vista tantissime volte in televisione.
    Ero felicissimo in quei momenti anche perchè la mia presenza in compagnia di mio figlio che lavora presso il Centro Sportivo di Empoli, ci stà forse che vi conosciate, ha sancito anche un colloquio di lavoro tra mio figlio e Pietrino Fusco, infatti in quel momento Daniele era assieme a Fusco, ecco questo sono sicuro che loro si conoscevano già.
    Le scrivo per esprimerle tutto il mio rammarico nell’aver appreso che si è interrotto il percorso da lei intrapreso per salvare Lo Spezia da quella delicatissima situazione e che per l’ennesima volta Lei ha compiuto il miracolo e l’ha salvata.
    Sono veramente dispiaciuto ma sopratutto sbigottito perchè a mio parere questa società, alla quale va riconosciuto grandi meriti, continua a peccare d’inesperienza, personalmente ho sempre sostenuto che squadra o allenatore vincente, non si cambia e Lei è un vincente.
    Sulla pagina Facebook “100 minuti di Spezia Sport” diretta dall’amico Enrico Lazzeri, le ho dedicato un’immagine, una sua fotografia nella quale ho inserito una seconda immagine a mo di ritaglio del Capitano Picard eroe della nave spaziale Interprise.
    Le voglio trasmettere la dedica “Grazie Gigi sei stato per noi il Capitano Picard” personalmente non la dimenticherò e le auguro di cuore altri successi, o se preferisce, altri miracoli come il nostro.

    Roberto Sarti

  15. guido bertoni ha detto:

    Grande mister ieri vittoria determinante per la salvezza anche se è ancora lunga ma ottima per il morale che ha battuto pure una buona squadra ciao guido

  16. http://google.com ha detto:

    I actually believe this particular post , “Contatti Gigi Cagni
    : Il mio Blog”, fairly engaging not to mention
    it was a very good read. Thanks for your effort,Marla

  17. giorgio pivotti ha detto:

    Cristian, questo è il mio commento apparso oggi sul Secolo XIX a proposito del gol evitabile pesante subito dalla tua Sampdoria costato la sconfitta:
    “Per Delio Rossi: BISOGNA MARCARE A UOMO IN DIFESA. Lo vado dicendo da sempre per non prendere gol evitabili come quello pesante segnato oggi da Bogdani. E’ inutile insistere a parlare solo di moduli vari, di impiego di giocatori in questi moduli, di mercato come fanno in molti qui; la questione da risolvere è tattica e riguarda la zona con le sue infauste componenti applicative, la linea, il fuorigioco e soprattutto l’attacco accattivante alla palla in arrivo che va sostituita.”
    Come si può in area di porta lasciare trascurato Bogdani alle spalle guardando fisso solo la palla proveniente dal cross per attaccarla come richiede la tattica difensiva della Zona? In area prima di tutto l’attaccante va marcato applicando il controllo visivo attivo e la corretta presa di posizione senza soluzione di continuità e non cedere alle lusinghe della zona che con le sue soluzioni tattiche fa risparmiare fatica, energia cercando di fermare l’avversario virtualmente con il fuorigioco, la copertura dello spazio o appunto l’attacco alla palla a scapito della marcatura individuale che i difensori sanno sempre meno eseguire proprio per non essere curata, tenuta in considerazione a dovere.
    Gli altri gol evitabili segnati ieri equiparabili a quello di Bogdani sono stati quelli di:
    Berghessio, Santana, Cerci, Floccari, Rios, Matri e Palacio, tutti commentati dagli addetti ai lavori con i soliti termini generici e fuorvianti come difesa disattenta, sorpresa, impreparata, indecisa, imbambolata, dormiente e così via; della mancanza di marcatura nessuna menzione di riferimento.

  18. giorgio pivotti ha detto:

    Prendere un gol perché non si marca l’uomo è il massimo dell’assurdità che in nessun altro sport come nel calcio trova riscontri del genere.
    Questa è la massima che andrebbe scolpita sotto il nome ZONA per rilevare la lacuna principale del suo sistema difensivo.
    I casi di gol evitabili presi a causa della zona sono senza soluzioni di continuità, gli ultimi due gli abbiamo visti ieri sera in Coppa Italia tra Inter e Bologna da una parte e dall’altra, tutti e due importanti perché hanno dato prima il pareggio al Bologna e poi la vittoria all’Inter.
    Gabbiadini segna anticipando Jonathan dice erroneamente il telecronista mentre in realtà è Jonathan che vorrebbe anticiparlo attaccando la palla come si conviene con la zona e tenendolo alle spalle; da guardare la posizione di Jonathan che solo e incantato dal tiro cross di Motta si disinteressa completamente di Gabbiadini invece avrebbe dovuto marcarlo preventivamente usando il controllo visivo attivo altrimenti detta visione periferica anche se non si precisa bene come vada eseguita.
    Ranocchia segna di testa in pacifica solitudine grazie a Silvestre che si porta dietro tre difensori tutti in corsa verso la palla da calcio d’angolo, uno di questi è Sorensen colpevole di non averlo marcato anche lui preventivamente, si vede poi che si arrabbia ma non si sa bene perché né contro chi.

    • Cristian ha detto:

      Giorgio sono d’accordo con te se analizziamo l’incapacità o meglio le lacune dei difensori della serie a odierna, ma non credo che sia sempre al 100% colpa della zona…in area su azione dinamica la zona non conta più, conta la marcatura e a quanto pare molti non sono abili e bravi abbastanza per giocare in serie a. Fino ai 20-25 mt pare, come sostieni tu, che i difensori sappiano muoversi nel reparto (ma non sempre) ma non tengono in considerazione la marcatura, che all’interno della zona va comunque fatta.
      Inoltre che dire sul valore individuale dei giocatori? Secondo me incide molto, infatti alla Sampdoria Delio Rossi ha recuperato Palombo, lo ha fatto giocare al posto di Rossini e la Samp con Juve e Milan (quindi 2 test attendibili) ha subito gol solo su rigore.

  19. Paolo ha detto:

    L’ unico rimprovero da fare a Zeman non è insegnarli a giocare a uomo in difesa, tanto non lo farà mai. Casomai, se schierasse Osvaldo al posto di Destro, ora staremmo parlando di tutt’altro. I gol che riesce a sbagliare questo giocatore ha dell’incredibile, e sinceramente comincio a ricredirmi sule sue potenzialità. La Roma come tutte le squadre di Zeman del passato, per vincerle le partite deve segnare almeno tre gol, propio per la fase difensiva poco coperta. Ma questo è il calcio secondo Zeman. Molto spettacolare aggiungo io.

    • Cristian ha detto:

      Sono d’accordo, non possiamo parlare di fase difensiva con le squadre di Zeman, se bisogna parlare di Zeman bisognerebbe analizzare le azioni offensive….ci sono altre 19 squadre che prendono tutte gol evitabili anche senza fare il calcio offensivo di Zeman.

  20. giorgio pivotti ha detto:

    La Roma continua a perdere partite e punti a causa della zona e delle sue note componenti tattiche affrontando con leggerezza e rischiosità la fase difensiva rinunciando alla marcatura a uomo; ha creato molto, ha sciupato occasioni incredibili e alla fine viene beffata da un gol evitabile di Gomez.
    Come si può in 4 contro 2 prendere un gol in quel modo con l’errore determinante di Burdisso che va ad attaccare la palla, il suo portatore Berghessio, in ossequio alla zona, e si lascia scappare alla sua dx Gomez che ricevuta palla dal compagno segna un bel ma soprattutto pesante gol evitabile? La difesa della Roma ha dormito dice il telecronista in maniera generica per giustificare il gol realizzato, in realtà si tratta di ben altro.

    P.S. Che dire dei gol di Maggio, Insigne, Brighi, Bianchi, Di Natale (2° gol), Guarin sempre sulla stessa lunghezza d’onda.

    • Giovanni ha detto:

      Si che poi quello di Di natale sarebbe fuorigioco….saranno scuse.

      • giorgio pivotti ha detto:

        Certo che era in fuorigioco ma vedi giocando a zona in difesa oltre ai gol presi per mancanza di marcatura a uomo devi mettere in preventivo, nel calcolo dei rischi ulteriori anche quelli subiti per svista arbitrale su fuorigioco non rilevato che può essere millimetrico e ci sta ma come alle volte vediamo anche chiaramente netto.
        Pertanto con la zona viene da dire che al danno (gol) si aggiunge la beffa (svista arbitrale); mi piacerebbe saperlo ma non so se i fautori della zona nell’insistere ad applicarla tengano conto anche di questa evenienza, per me un motivo in più per passare alla marcatura a uomo, moderna, elastica.

  21. Paolo ha detto:

    Sempre la solita storia, dei soliti idioti, che a Busto Arsizio hanno intonato un bel coro natalizio a Boateng e Muntari!! Sulle prime, la condanna sembrava unanime, poi come sempre accade, sono arrivati i primi distinguo. Il più sorprendente secondo me è stato quello di Seedorf: ” Capisco Boateng ma interrompere una gara è pericoloso”. Nel calcio si tollera, si diffida, si multa ma prima di tutto, The show must go on.., tanto basta un gol e tutto passa…nonostante le società conoscano nomi e cognomi di questi pseudi tifosi. Per non farci mancare nulla, sabato sera all’olimpico, i tifosi della Lazio per non essere da meno intonavano altre belle canzoncine dedicate ad Ibarbo..!! Il calcio, il gioco più bello del mondo. Una volta

    • Cristian ha detto:

      In queste tifoserie c’è politica di estrema destra..ve lo garantisco perchè dalle immagini di Busto Arsizio ne ho avuto la prova per aver riconosciuto una persona che ho allenato! Ciò mi rattrista!

    • gigi ha detto:

      Basterebbe,come in tutti i paesi europei più civili,avere gli uomini dello staff che possano prendere i pochi deficenti e scortarli fuori. Con leggi che se uno di loro viene aggredito l’autore venga incarcerato. Ma non per pochi giorni o dare la daspo.

  22. giorgio pivotti ha detto:

    Auguro a tutti, mister Cagni e utenti del blog, un Felice Natale ed un grande in bocca al lupo per il 2013.
    Giorgio Pivotti

  23. giorgio pivotti ha detto:

    Cristian dobbiamo intenderci e fare chiarezza, io per primo nel senso di esprimere le nostre idee, le nostre convinzioni ed esperienze sulla base di quanto si vede oggi nel calcio giocato, nella realtà.
    Avevo detto che in tanti con sufficienza trascurano la marcatura a uomo disconoscendola ma subito dopo affermano che sulle palle inattive marcano a uomo; già questo è una contraddizione concettuale, nei termini perché optare per entrambe significa per me non capire bene e quindi non applicare adeguatamente i due sistemi difensivi.
    Precisato ciò e prendendo in considerazione le palle inattive bisogna distinguere quelle da calci di punizione e da corner perché dalla loro esecuzione IN CAMPO si notano due diverse forma di comportamento, atteggiamento su come affrontarle.
    Infatti, sulle punizioni nella stragrande maggioranza dei casi la difesa avversaria si sistema a zona con una configurazione che non lascia adito ad altre interpretazioni, in maniera palese con la linea rigorosamente osservata e tradotta in pratica tanto da sistemarsi spesso sulla stessa linea lunga, trasversale dell’area di rigore; in questa fattispecie la linea difensiva, emanazione tattica della zona, rimane ferma, statica, immobile, anche se gli avversari la oltrepassano momentaneamente per poi ritirarsi evitando il fuorigioco, senza marcare ma solo per attaccare la palla in arrivo come succede spesso; oppure si alza frettolosamente, all’unisono al momento della battuta della punizione come in maniera eclatante e un po’ teatrale ha fatto vedere la Roma di Zeman che ripeto, sembra un fuggi, fuggi generale lontano dalla forma classica di difendere che per me è sinonimo di marcare prima di tutto in maniera moderna, elastica sempre con il controllo visivo attivo.
    Mentre sui calci d’angolo non vedo come si possa difendersi a zona quando la linea per il fuorigioco non la puoi praticare, la posizione neanche per il dinamismo degli attaccanti davanti alla porta, resterebbe solo l’attacco alla palla ma neanche questa opzione viene seguita in quanto in questo caso i difensori preferiscono giustamente stare incollati ai rispettivi avversari, marcarli talvolta in maniera anche ingenua e sbagliata specialmente quando li ingabbiano, li contrastano con trattenute per la maglia e cinture degne del miglior rugby; la zona sui calci d’angolo proprio non la vedo, è l’unica situazione di gioco che si presta volente o nolente a marcare a uomo, male, in maniera irregolare come si sa e si rileva ma questo è un altro discorso già messo in luce anche da mister Cagni dipendente dal fatto che non s’insegna a marcare l’uomo nell’età giusta, giovanile, anche se io resto sempre dell’idea che passare dalla zona alla marcatura a uomo è possibile sempre anche in serie A o B, basta volerlo, basta lo voglia l’allenatore.
    Gli errori individuali di cui parli sono dovuti in sostanza ed esclusivamente alla mancanza di marcatura a uomo, dipendono dalla zona che quando, spesso, non riesce i difensori ti lasciano stupito per come hanno perso l’avversario spesso ingenuamente con gli addetti ai lavori che parlano solo di dormita, dimenticanza, disattenzione, distrazione, scarsa concentrazione e cosi via senza mai incolpare la zona con l’attacco alla palla in questa circostanza.
    Due esempi calzanti, importanti anche di gol da calcio d’angolo freschi di giornata; in Inter vs Napoli il gol evitabile di Guarin che sbuca da solo e in Manchester City vs Manchester United il gol Zabaleta anche lui lasciato solo: il controllo visivo attivo serve anche sui corner altrimenti……

  24. giorgio pivotti ha detto:

    Roma vs Fiorentina 4 2
    Sento dire spesso che la marcatura a uomo, il marcare l’uomo è un concetto obsoleto, si è perso nel tempo, ora si gioca a zona come fanno QUASI tutte le squadre del mondo, però subito dopo pronti a dire che sulle palle inattive, calci di punizione e corner, si marca a uomo; non per Zeman fautore imperterrito della zona della prima ora, che neanche nelle palle inattive vuole piegarsi alla marcatura a uomo, continua a rifiutarla per inseguire le illusioni della zona e delle sue applicazioni tattiche ben note a tutti; per lui difendere non vuol dire marcare ma fermare gli avversari virtualmente mandandoli in fuorigioco.
    Ultimo esempio significativo e stupefacente è stato il gol di Roncaglia della Roma che sfrutta l’inserimento regolare di Rodriguez, facile da capire la contromisura, per segnare solo davanti alla porta con tutta la difesa giallorossa scattata in avanti con un movimento che secondo me con il calcio non ha niente a che fare soprattutto nel gestire la fase difensiva.
    Zeman continua imperterrito con la zona e a causa sua anche la Roma prende gol del tutto evitabili se marcasse in difesa a uomo meglio di tutto applicando la difesa elastica con il controllo visivo attivo.
    Il secondo gol subito di El Hamdaoui è simile al primo quattro contro due, questa volta attacco alla palla in applicazione della zona con il marocchino trascurato lasciato andare nello spazio in solitudine davanti al portiere.
    In attacco alla Roma è andata bene merito delle ficcanti e progressivamente veloci azioni in profondità sulle quali la difesa viola ha dimostrato limiti di tenuta, disattenzioni andando in bambola per il movimento impacciato dei suoi giocatori.

    • Giovanni ha detto:

      La FIorenina ha segnato su calci piazzati un po’ a tutti,che fossero a zona o a uomo.

    • Cristian ha detto:

      Dipende…Giorgio io nei dilettanti sono 4 anni che difendo a zona sui calci d’angolo e ho (le squadre che ho allenato…) subito 3-4 gol in 4 stagioni….,peggio sono gli errori individuali dei difensori, che in serie a sono quasi da non credere a volte.

  25. Richi ha detto:

    In questa ultima domenica la classifica è rimasta immutata, parlo delle zone alte, non significa però che non abbia lanciato segnali invani. Se per Juve Napoli con Lazio e Roma la vittoria sia stata meritata, non si può dire altrettanto dell’Inter. Arrivava da un punto in tre partite e ieri gli è andata di lusso con una vittoria faticata e fortunata sul Palermo, legata da uno sciaugurato autogol di Garcia. Il gioco non c’è più, e così la forza fisica. E’ come se la macchina nerazzurra dopo una ottima partenza, con dieci vittorie consecutive, sia rimasta o senza benzina o senza motore. E’ evidente che ormai la squadra non riesce più a supportare il tirdente e ricambi per Milito non cè ne sono. Ci vuole dell’altro per tenere il passo delle rivali. La vittoria a Torino sulla Juve a fatto l’effetto contrario sulla testa dei giocatori, era importante gestire il momento, cosa che Stramaccioni non mi sembra abbia fatto. Ora arriva anche la grana Sneijder. Ma secondo voi non si fanno del male a vicenda? intendo dire società-giocatore?

    • gigi ha detto:

      Penso di essere sempre stato critico nella scelta Stramaccioni ma non perchè non sia capace ma perchè era inevitabile che non sapesse gestire le tre competizioni e una grana come quella di Snajder. Che l’Inter avesse dei problemi nella fase difensiva l’ho detto anche quando hanno fatto le 8 vittorie consecutive. Il problema in Italia è sempre lostesso e cioè il risultato acceca e non fa giudicare obbiettivamente le gare.

  26. giorgio pivotti ha detto:

    Cristian in bocca al lupo come allenatore in prima a te e agli altri tecnici in attività e non che ci leggono.
    Quanto alla prima parte del tuo post con i giusti rilievi evidenziati frutto della tua esperienza maturata nel settore giovanile, a proposito degli errori di vario genere e modalità commessi nelle diverse situazioni di gioco sul campo, un consiglio per come torna utile correggerli ed eliminarli ce l’avrei.
    Quello di dare più peso, di dedicare più spazio, più ore durante la settimana al calcio giocato, alle partite o partitelle e meno agli esercizi con i vari attrezzi sul campo o a quelli che simulano azioni di gioco che secondo me è un po’ tempo perso.
    In sostanza farei giocare a calcio la squadra con intensità graduale sempre nelle sedute di allenamento intervenendo in diretta per spiegare quanto dovuto, non escludendo schemi e tiri in porta di perfezionamento: per me il calcio s’impara giocando.
    Quanto alla parte finale del post sul concetto di gol evitabile occorre fare una precisazione a maggior chiarimento.
    Per me evitabile è quel gol segnato la cui causa è caratterizzata dal tipo di errore individuale oppure di reparto che il difensore commette in via continuativa e ripetitiva spesso senza neanche accorgersi del perché; pertanto eliminata la causa si evita il gol.
    Mi riferisco, ormai è noto, al difendente che si gira sulle palle in arrivo e persiste senza rendersi conto, invece di fare regolare opposizione fisica frontale e attiva; come pure al difensore che non marca l’uomo non tanto perché non è capace di farlo, molto dipende dalla sua formazione pregressa come sappiamo, quanto dal sistema della zona praticata in via esclusiva che della marcatura individuale ne fa un’opzione secondaria anteponendo i suoi principi tattici.
    Diverso è il discorso sul tipo di errore che incide sulla qualità del giocatore e che, come anche per l’arbitro ed i suoi assistenti, ha sempre carattere occasionale, di episodio, di circostanza mai persistente e sempre rimediabile per una questione auto impegno, sforzo, volontà a non ripeterlo nell’arco stesso della partita.
    Per esempio se un terzino si fa anticipare perché entra in ritardo e male sull’attaccante la volta prossima anche nella partita in corso starà più attento a controllarsi per non commettere lo stesso errore di prima che gli ha causato il gol, evitabile se non lo avesse commesso ma qui il termine evitabile riguarda un singolo, isolato errore rimediato, corretto subito dal giocatore senza ricadervi e non con riferimento ad una serie di errori tutti della stessa duplice specie come sopra citato.
    Analoga considerazione vale per gli altri casi da te riportati, dribbling o fallo inutile in area.

    • Cristian ha detto:

      Crepi il lupo….sono d’accordo che il calcio si impara giocando….io faccio giocare molto, anche 1 ora in vario modo, sempre a campo ridotto per lavorare anche sulla concentrazione e aggressività mentale…..partite con tocchi limitati, a settori, con il cross, a più porte ecc ecc….tanto 1c1..e poi uno spazio per schemi di gioco, tiri e lavoro atletico c’è sempre……qualche anno fa collaboravo con il mister della prima squadra, o meglio dell’under 21, la prima squadra non c’era, si facevano i campionati under 21……vittoria, seconda categoria e due salvezze tranquille con il giocatore più anziano che aveva 22 anni!! Credevamo veramente ai giovani…..si facevano molte partite e partitelle….come fanno gli olandesi….se ti devo insegnare a nuotare, ti butto in acqua e mi mi butto subito dietro di te e iniziamo a muoverci……non ti metto a fare le bracciate sul tavolo……questa è una citazione che non ricordo più chi l’aveva fatta….ma uno degli allenatori del settore giovanile dell’Ajax o dell’AZ Alkmaar in uno dei tornei che avevamo fatto in Olanda…solo con squadre dilettanti, però avevamo visitato alcuni allenamenti di queste realtà…

      • Cristian ha detto:

        …ah per dovere di cronaca, dopo le due salvezze consecutive con ragazzi giovani…la prima stagione con ben 12 rigori sbagliati..con i punti persi si andava ai play off per la prima categoria…..dicevo, alla terza stagione cambiato il presidente, cambiato allenatore che ha voluto degli anziani…risultato retrocessione….

        • Cristian ha detto:

          Nei dilettanti è troppo importante il tipo di mentalità che ha l’anziano….se continua a raccomandarsi, a rimproverare e poi sbaglia inevitabilmente anche lui..diventa difficile….i giovani se ti poni bene, se li segui ti danno l’anima e in silenzio!

  27. giorgio pivotti ha detto:

    Cristian sono rimasto colpito e stupito dalle tue parole contenute nella parte finale del tuo post precedente a proposito della confusione ingeneratasi tra zona e marcatura a uomo nei giovani calciatori tanto da non crederci o nutrire forti dubbi se non fosse stata detta da te che conosci la realtà del calcio giovanile anche per esserne un allenatore in carica e considerato che non frequentando da vicino il movimento calcistico giovanile non sono al corrente del pensiero e dei sistemi didattici adottati da tecnici per insegnare alle giovani leva come si affronta la fase difensiva.
    Il tutto concentrato nella tua frase … mi pare che i ragazzi siano arrivati al punto che credono che giocare a zona non significa marcare.
    Allora m’inserisco in questa disamina per sottolineare, se posso, come la mia battaglia pluriennale volta a valorizzare e adeguare la marcatura a uomo in senso moderno alle esigenze del calcio di oggi che la zona per tua stessa ammissione ha messo colpevolmente in disparte sminuendone la importanza e cancellando o quanto meno sottovalutando il binomio, il concetto difendere = marcare, vada nella direzione giusta e consapevole per ridare ai difensori la corretta dimensione del ruolo che ricoprono, quello di fermare l’avversario, l’attaccante controllandolo e marcandolo fisicamente e non ricorrendo agli artifizi, ai meccanismi della zona in maniera solo virtuale con il fuorigioco o l’attacco opportunistico alla palla.
    Con i relativi risultati che conosciamo consistenti nei tanti gol evitabili presi o peggio ancora come anche tu hai precisato, nell’incapacità, nell’impossibilità di marcare a uomo, l’uomo perché fin da giovane il calciatore non è stato educato a fare, ad imparare, ad assimilare la marcatura individuale sostituita dalla zona e dalle sue note applicazioni tattiche.
    E dire essendo innegabile che i difensori pur giocando a zona in taluni momenti della fase difensiva sanno, dimostrano di essere capaci anche di marcare a uomo, nel senso che stanno sull’attaccante talvolta in maniera e con movimenti più da rugby che da calcio specie sulle palle inattive ma non solo.
    Nel mio studio ho messo a confronto i pro e i contro tra zona e difesa elastica con la marcatura a uomo che offre il vantaggio non trascurabile di evitare quei gol causati dagli errori commessi con la zona difficili da eliminare essendo legati a meccanismi tattici sincronizzati e di timing che coinvolgendo più soggetti della difesa spesso non riescono con scambio di responsabilità tra gli stessi difensori.
    Sull’applicazione della zona i maestri non si contano, tutti coloro che allenano la sanno spiegare ognuno a modo loro magari personalizzandola nei suoi canoni di base; con la marcatura a uomo avviene la stessa cosa, si sa come spiegarla oppure quando capita se capita ci si limita a dire in maniera del tutto generica e insufficiente …devi stare vicino e seguire il tuo avversario?
    P.S. – El Shaarawy pareggia i conti contro il Napoli ma per restare in argomento, chi lo marcava?

    • Cristian ha detto:

      Giorgio ora alleno in prima squadra, ma fino a poche stagioni fa facevo il settore giovanile, l’ho fatto tutto dai pulcini alla juniores….e esercizi sull’1c1 in tutte le salse li ho sempre fatti fare…spesso negli esordienti e giovanissimi giocavo con la difesa a 3, poi con centrocampo a rombo, centravanti e ali, volevo che il centromediano scalasse in difesa se gli avversari avevano 3 punte e volevo che le ali aiutassero molto….con i ritmi non elevati di queste categorie riuscivo a far marcare in difesa, e a far capire l’importanza di scalare….comunque spesso ai giovani viene insegnato a fare le diagonale, la piramide e gli si dice quando l’attaccante viene dalla tue parti stagli vicino….e poi si vedono anticipi sbagliati fuori tempo o fatti dalla parte sbagliata, falli con le mani sulla schiena, nessuno che sa tenere il mezzo braccio di distanza, scarsa capacità di temporeggiare tanto che si vedono dribbling non per la qualità degli attaccanti me per lacune dei difensori….tanti rigori in zone non pericolose dell’area, invece di accompagnare l’avversario si cerca a tutti i costi la palla……ecc ecc….per questo che quando si parla di gol evitabili, spesso sostengo che le qualità individuali dei giocatori incidono molto sul tipo di errore.

  28. alberto berruti ha detto:

    Salve Mister volevo un suo parere sull’allenatore della Lazio Petkovic. Non lo conoscevo e devo dire che mi sta impressionando a livello di risultati, gioco, capacità di gestione di un ambiente non facile e soprattutto per l’educazione e la cultura sportiva con cui si propone.

    • Cristian ha detto:

      E’ vero, piace anche a me…è stato in Svizzera, magari non il top a livello tecnico, ma posso garantire che in Svizzera c’è un livello di cultura sportiva che ci sotterra….e non solo cultura sportiva…

    • gigi ha detto:

      Ha sicuramente grande personalità e carisma,oltre che a sapere di calcio,che è determinante in un ambiente come quello di Roma. Ma gli allenatori forti si vedono quando,in campionato,fanno strisce negative lunghe.

  29. giorgio pivotti ha detto:

    Paolo, prima di toccare alcuni punti della tua risposta ti rispondo, scusa la ripetizione ma ci sta, con il commento un po’ allargato e soprattutto pertinente al secondo gol evitabile segnato da Gomis che ha dato la vittoria alla Francia.

    “Il gol del raddoppio di Gomis con relativa vittoria alla Francia vede la responsabilità principale di Bonucci e Chiellini che si sono mossi male entrambi durante la fase difensiva a fronte dell’azione conclusiva francese commettendo errori già visti da altri di tattica individuale e di reparto, non nuovi a loro due anche nella Juventus.
    Guardando bene questi loro movimenti, atteggiamenti si nota come sul tiro cross di Evra ci sia l’errore nel fare opposizione fisica di Bonucci che si gira alla palla in arrivo invece di aggredirla stando in posizione frontale attiva e quello di Chiellini che in un primo momento è posizionato bene, correttamente di fianco interno a Gomis per poi staccarsi da lui, lasciarlo alle sue spalle per andare ad attaccare la palla in nome della zona, incapace inoltre di intercettarla perché anche lui oppostosi mettendosi di lato.
    Il guaio è che nessuno dei due riesce ad intercettare il passaggio di Evra che finisce per servire Gomis tutto solo in completa libertà davanti alla porta per il quale segnare è un gioco da ragazzi.
    Un gol sicuramente evitabile se Chiellini avesse marcato a uomo, cosa che sa fare benissimo ma non in via continuativa giocando a zona nella Juventus e più ancora se Bonucci si fosse opposto al tiro cross per ribattere o deviare la palla in arrivo rimanendo frontale e attivo a Evra”

    Questo è il commento e se hai inteso pure da quelli miei precedenti cosa volevo dire a proposito dei gol evitabili e di Mangia potrei fermarmi qui sintetizzando e ripetendo ad ogni buon conto quello che avrei detto, raccomandato agli azzurrini se fosse stati al suo posto e visto che lo hai chiamato in causa anche dello stesso Vicini o di Ferrara: 1° non girarsi sui tiri contro, 2° marcare a uomo senza applicare la zona. Di una cosa sono certo al riguardo che questi due punti da me toccati che da anni vado rilevando, non vengono ripresi o evidenziati né dai media di ogni categoria né peggio ancora dagli addetti ai lavori tecnici in primis, per non parlare delle scuole di formazione, di abilitazione.
    Questo e nient’altro, quindi nulla di ciò cui tu fai riferimento che esula da quanto finora da me espresso, anche se naturalmente su ciò che hai riportato ho le mie idee, faccio le mie valutazioni.
    Quindi se mi permetti non centra sostituire Pivotti con Mangia o schiacciare e avremmo vinto facile.
    Concordo con te ma l’avevo già menzionato sul discorso “giovani” sia calciatori sia allenatori anche se punto il dito sui secondi quando vedo che fanno poco o niente per intervenire e correggere gli errori citati che stanno alla base, sono la causa dei gol evitabili.
    Se come dici te gli errori Mangia li avrà senz’altro rilevati ed esaminati mi aspetterei da lui che passasse dalla zona alla marcatura a uomo cosa di cui dubito fortemente perché tutte le squadre o meglio quasi tutte praticano la zona come fa anche Prandelli con la nazionale maggiore.
    Quanto all’esperienza non dobbiamo confonderla con immobilismo delle idee, resistenza nelle proprie posizioni consolidate trascurando ogni tipo di rinnovamento, di adeguamento del calcio al passo con i tempi perché questo tipo di esperienza nel modo di vedere, interpretare il calcio è da ritenersi superata e negativa.
    Cordiali saluti.

  30. giorgio pivotti ha detto:

    Italia vs Francia 1 2
    Gomis segna il raddoppio per la Francia ma chi dei nostri difensori lo marcava? Nessuno tutti a guardare la palla come richiede la zona; bisogna marcare a uomo in difesa con il controllo visivo attivo ovvero con movimento laterale della testa per tenere d’occhio l’attaccante libero alle spalle e stringere subito marcandolo.

  31. giorgio pivotti ha detto:

    Per Paolo, vorrei precisarti, dal mio punto di vista non nuovo, che non tanto le critiche quanto i rilievi avanzati su Mangia riguardano il modo, la tattica con la quale affronta la fase difensiva vale a dire l’assetto in campo della linea in completa sudditanza alla zona con le sue rischiose, spesso determinanti, mosse che la distinguono e la caratterizzano nella sua applicazione.
    La Spagna sembra aver fatto vedere di più anche perché ha segnato tre gol evitabili, ha trovato con facilità la via della rete con la nostra difesa che non ha fatto nulla per impedirne la realizzazione sul piano delle marcature affidandosi al fuorigioco e all’attacco alla palla; però se guardiamo anche come gli azzurrini hanno saputo offendere e costruire mettendo più di una volta in difficoltà gli avversari, nonostante si presentassero con credenziali più quotate, non esito a dire che un pareggio ci stava e forse più.
    Cosa avrei fatto al posto di Mangia? Per me è semplice rispondere, avrei detto ai nostri difensori o difendenti che in area di marca stretto a uomo e fuori area anche seppure con una maggiore elasticità ma curando sempre nell’uno e nell’altro caso la corretta presa di posizione sull’avversario di riferimento, mai in linea sempre leggermente arretrata, statica o dinamica praticando il controllo visivo attivo uomo-palla/palla-uomo; quindi niente zona.
    Mangia non ha commesso errori per esempio mettendo i male la disposizione degli uomini in campo o sbagliando le sostituzioni, per me questi sono errori imputabili all’allenatore; quello che ho evidenziato è tutt’altro ovvero la scelta o meglio la perseveranza nell’attuare la zona con le sue implicazioni tattiche che ancora una volta hanno lasciato il segno facendo perdere all’Italia Under 21 una partita a causa di gol che si potevano e si dovevano evitare se si fosse giocato marcando a uomo in senso moderno, flessibile non quello rigido del passato inseguendo l’attaccante ovunque andava o si trovava.
    Quanto ai tecnici giovani non ho pregiudizi di sorta per la loro età, mi limito solo di dire che l’esperienza accumulata in anni di attività come lo è per mister Cagni, è un valore aggiunto di non poco conto.

    • Paolo ha detto:

      La domanda mi sorge spontanea: Chiediamo alla Figc di sollevare Mangia e sostituirlo con Pivotti? Se per lei era tutto così semplice sicuramente avremmo schiacciato nella loro metà campo la Spagna, aggredendoli subito sul portatore di palla, per 90 minuti ,senza concedere niente all’avversario ( SPAGNA!!) e magari avremmo vinto con un secco 3-0… Purtroppo il calcio non si fa nei computer, ma in un rettangolo di prato. Parliamo tanto dei giovani, facciamoli giocare, puntiamo su di loro, però alla prima difficoltà subito a screditarli. Quando parlo dei giovani intendo anche gli allenatori. l’esperienza è si una cosa non di poco conto, ma vede se vogliamo veramente rinnovare il nostro calcio partiamo anche dalle basi. A ltrimenti continuiamo la nostra strada sui soliti parametri del calcio all’italiana, però dopo non veniamoci a lamentare che gli “altri campionati” sono più spettacolari o restare a bocca aperta guardando una partita del Barcellona! Ripeto ci vuole tempo per il rinnovamento, penso che Mangia non sia cosi stupido da non vedere gli errori evitabili…e che sicuramente si sarà già rivisto la partita per cercare di rimediare. Ah dimenticavo, l’ esperienza si acquisisce non al mercato, ma iniziando un lavoro, sbagliando e facendo tesoro degli errori per crescere!! Sennò diamo l’ under 21 a Vicini, con tutto il rispetto che ho, che lui asperienza ne ha da vendere. Salve

      • Giovanni ha detto:

        Dai su stai esagerando 😀
        Adesso il calcio italiano sarebbe in crisi per colpa degli allenatori che non sono giovani?..Cioè…Juve allenata da conte,Inter allenata da Stramaccioni,Napoli da mazzarri,Fiorentina da Montella. Vediamo la classifica al contrario;Pioli Bologna,alla samp c’è ferrara al chievo Corini…io tutta questa mancanza di giovani non la vedo almeno nelle panchine. Per dire,in inghilterra trova posto uno che si chiama Ferguson,alla faccia del giovine!
        Poi che si impara sbagliando,non ci piove,ma che siamo in crisi perchè non ci siamo rinnovati in campo tecnico mi pare il colmo. Quello che non è progredito è la cornice del calcio,gli stadi principalmente ma non solo,oggi con il buissness che si è creato non è una cosa di poco conto.

        Sui giocatori giovani che hanno trovato poco spazio francamente credo che il problema siano sempre state più le pressioni delle società e dei tifosi piuttosto che gli allenatori.
        Sulla disamina di Giorgio ho poco da dire perchè non sono un tecnico,ma ti invito a tenerlo in conto come opinione di un uomo che cmq nel calcio ci naviga da un bel po’ di tempo;e poi Giorgio fa le pulci pure a Guardiola figuriamoci a Mr Mangia 😀
        Saluti

        • Cristian ha detto:

          Il nostro calcio è in crisi di gioco, di identità e cultura sportiva a 360 gradi e cioè dagli addetti ai lavori, ai giocatori ai genitori, inoltre a tutti i livelli, salvo eccezioni abbiamo problemi seri con gli impianti, a qualcuno probabilmente verrebbe da dire (come con l’arte, la cultura e lo spettacolo) “con lo sport non si mangia”.
          I talenti ci sono, bisogna saperli far crescere, troppo facile esaltarli quando fanno bene e poi pronti a svalutarli appena sbagliano, questo è il tipico comportamento italiano a ogni livello (e anche settore) con i giovani. Pertini diceva che ai giovani “Non servono sermoni, ma buoni esempi”…il nostro paese pare vada all’indietro, non solo nell’economia.

          A livello tecnico per quanto riguarda la capacità di fare la partita, se i giocatori hanno le condizioni giuste sono in grado di poter giocare la palla….ovvio che bisogna essere credibili, non posso solo dire ai giocatori “dobbiamo giocare, dobbiamo metterci personalità” e poi far trasparire paura per un giro palla in difesa..oppure peggio ancora non proporre esercitazioni che portino allo sviluppo di uno stile di gioco.
          Per quanto riguarda i difensori e la fase difensiva, credo che nei giocatori ci sia un po di confusione tra zona e marcatura a uomo. Se nei settori giovanili non si insegna prima a marcare e poi a muoversi a zona continueremo ad avere sempre problemi, mi pare che i ragazzi siano arrivati al punto che credono che giocare a zona non significa marcare, quasi come se siano convinti che non lo debbano mai fare….non è così.

        • Paolo ha detto:

          La parola crisi io non l’ho mai nominata. E gli allenatori giovani io li difendo compreso Mangia, Montella, Corini..ecc forse mi sono spiegato male! ma ho detto tutto il contrario di quello che hai scritto. Ciao

          • Cristian ha detto:

            Forse dovevo mettere il mio intervento non come risposta…quello che ho scritto non era necessariamente una risposta al tuo intervento, è una mia riflessione…io ritengo il calcio italiano in crisi….già dal 2006, il mondiale vinto con molta fortuna, secondo me aveva rinviato di 4 anni l’accorgersi dei vari problemi….siccome avevamo vinto, significava essere bravi e non avere problemi..questo il mio punto di vista….credo una delle vittorie più strane in assoluto dell’Italia…fatico anche a ricordarne i momenti….l’Olympiastadion me lo ricordo più per il concerto dei Rolling Stones che per la finale dei mondiali…..lo dico da amante di Berlino 🙂 e da “berlinese occasionale”…

            • Paolo ha detto:

              Condivido in pieno la tua riflessione sulla nostra fortunosa vittoria del mondiale del 2006, ritengo che a parte la partita con la Germania, dove tra l’altro ricordo parate monumentali di Buffon…, avevamo espresso il nostro solito calcio, niente di più. Anche su Berlino concordo sul fatto che sia una città fantastica!! Ciao

            • alberto berruti ha detto:

              Lo stesso discorso vale ad esempio per il Liverpool, squadra che adoro: la fortunosa vittoria con il Milan in Coppa Campioni fece pensare di aver intrapreso la strada giusta e adesso vediamo i risultati di quell’interpretazione sbagliata. Solo con la programmazione si ottengono vittorie durature, e lo stesso Liverpool lo dimostrò con Shankly e Paisley negli anni 70. Arrigo Sacchi si ispirava prima a Paisley poi a Michels anche se pochi lo sottolinenano.

            • Cristian ha detto:

              Paisley lo conosco poco, ma il grande Rinus Michels è mitico al pari di Guy Thys, il belga..al pari del Colonnello Lobanovsky…al pari di Cruijff e Kovacs..e concedetemelo, Giovanni Galeone…

  32. giorgio pivotti ha detto:

    Ancora un gol evitabile della Spagna fotocopia dei primi due con la difesa azzurra in linea perché Mangia vuol applicare la zona a tutti i costi trovando delle scusanti insostenibili sui gol presi e i risultati si sono visti.
    Giocando con la difesa elastica ed il controllo visivo attivo per la corretta presa di posizione statica e dinamica sul diretto avversario l’Italia avrebbe vinto 1 0.

  33. giorgio pivotti ha detto:

    Ancora un gol evitabile di Gerard con errore tattico uguale al primo ovvero zona, linea, fuorigioco, attacco alla palla assenza di marcatura a uomo ; il telecronista di turno parla di due ingenuità commesse dagli azzurrini ma ingenuità cosa vuol dire, troppo generico e non riferito alla causa del raddoppio spagnolo. Incredibile.

  34. giorgio pivotti ha detto:

    Italia vs Spagna 0 1
    Rodrigo segna ma quando termineremo a giocare a zona in difesa anche con l’Under 21? Mangia è un assertore della zona evidentemente non sa come far marcare a uomo la nostra difesa.

    • Paolo ha detto:

      Io con le critiche ci andrei un pò pianino. Ieri abbiamo giocato con la Spagna… non con una squadretta!! Ricordo che la Spagna ha iniziato un percorso di gioco iniziato non l’altro giorno ma una decina di anni fa. Basta guardare le vittorie del settore giovanile degli ultimi anni. Ieri schierava in formazione, un certo Tello, già giocatore titolare nel Barcellona…non a caso uscito dalla cantera. Diamo tempo a Mangia, magari incoraggiandolo e non solo sottolineando gli errori! Mi pare che nell’ultima mezz’ora ieri lItalia abbia giocato bene mettendo in difficoltà la Spagna e sfiorando il pareggio in un paio di occasioni… Io prima di criticare mi faccio sempre una domanda: Ma io cosa avrei fatto al posto di Mangia? Sento sempre una vena polemica e invidiosa nei confronti dei nuovi allenatori. Forse perchè sono giovani… sarà mica un difetto!

      • gigi ha detto:

        Non credo sia per invidia ma penso che negli ultimi anni si vedono gol presi perchè,sembra,non ci sia una grande preparazione nell’insegnamneto difensivo della linea dei 4 difensori,sopratutto,negli ultimi 30m.

        • Giovanni ha detto:

          Ma a livello di nazionale ha senso parlare responsabilità di Mangia,Prandelli o chi per loro?Davvero possiamo parlare della non capacità di far marcare a uomo riferito al ct della nazionale u21? Non per difenderlo ma credo siano,come mi pare abbia constatato anche lei,basi che partano da più lontano rispetto a livello in cui giocano questi giocatori,non so un ct quanto possa tamponare queste lacune.

          • gigi ha detto:

            Però insegnare,e provare,che a palla scoperta, devi indietreggiare o fare il fuorigioco tattico, dovresti farlo….o no?

            • giorgio pivotti ha detto:

              Oppure dal mio punto di vista spiegare che con la difesa elastica il diretto avversario lo si controlla a distanza ponderata se fuori dell’area di rigore, dentro invece lo si marca a uomo da vicino indipendentemente da palla coperta o scoperta escludendo altresì linea e fuorigioco tattico.

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