Cosa mi tocca vedere…


Roma-Napoli 1-0 Pjanic
Iniziamo da capo perché ne sto veramente vedendo di tutti i colori e nessuno fa niente per porre rimedio, anzi.
Mi riferisco all’annosa battaglia che sto facendo per fare capire come si insegna a difendere (individualmente), a meno che, ed è un grosso dubbio che mi perseguita, non si sia capaci di farlo.
Quello che faccio in ritiro è questo:
Con tutti i giocatori do un insegnamento generale di come deve essere posizionato il corpo per affrontare l’avversario, compresi gli attaccanti naturalmente con cui, in seguito, farò un lavoro diverso individuale.
Quindi la posizione iniziale è sempre di fianco, non esagerato, e con il compasso stretto (la gamba deve essere in linea con l’anca).
Mantenendo la stessa distanza dei piedi, ci si avvicina all’avversario senza volere per forza portare via la palla che, naturalmente, deve essere sempre “vista” altrimenti non ha senso intervenire.
L’avvicinamento deve essere fatto nel modo più rapido possibile per poi frenarne l’intensità vicino all’avversario, la distanza giusta è data dal contatto di una mano, leggera, al corpo e dalla possibilità, piegandosi leggermente, di vedere sempre la palla.
Fatto questo dipende dalle proprie doti naturali capire se cercare di intervenire o meno in riferimento, naturalmente, alla posizione sul campo e a quella dei compagni (se hai la copertura o no).
Poi insegno il contrasto per me determinante perché, se sei forte nell’uno contro uno, dai sicurezza e coraggio per qualsiasi tipo di richiesta nella fase difensiva (es. pressing alto).
Il peso del corpo deve essere tutto sulla gamba che lo fa e deve essere in verticale e non spostato da una parte o dall’altra.
Perciò è un errore se si fa il contrasto sbilanciati per essere, poi, pronti a ripartire con la palla al piede (soprattutto per i c.c.) ed avere un vantaggio.
Se dall’altra parte il contrasto viene fatto come ho detto io, lo perdi sicuramente, dai l’opportunità all’avversario di ripartire, tu sei tagliato fuori e a centrocampo ciò non è consigliabile, negli ultimi 30m ancor meno naturalmente.
Come principio generale il contrasto in scivolata deve essere fatto solo “se si è sicuri” di prendere la palla altrimenti è meglio aspettare.
In piedi puoi sempre rimediare a tutto, se sei a terra sei “morto”, quindi in posizione eretta accompagni l’avversario dove è più giusto indirizzarlo tatticamente per la tua squadra, sperando che da dietro ti diano indicazioni, altrimenti è sufficiente che non lo indirizzi e non ti faccia dribblare verso la tua porta.
Poi si passa allo specifico per i difensori, soprattutto, per gli ultimi 20m.
Non bisogna girarsi se l’avversario fa una finta, la palla la devi sempre vedere e il corpo deve essere sempre pronto a intervenire, se hai paura della pallonata è meglio che stai a casa.
Basta vederli che, in area sui cross, guardano la palla e non l’avversario.
UOMO, PORTA, PALLA.
Non può essere l’avversario fra te e la porta, vedi Cannavaro con Borriello.
La palla non entra da sola, è l’uomo che la butta dentro.
Io ero scarso di testa, eppure, ho marcato gente molto più alta di me, la prendevano loro ma non la indirizzavano bene perché io li guardavo e quando la palla arrivava facevo il contrasto aereo con il corpo, senza fare fallo naturalmente, bastava essergli addosso e non fargliela prendere bene spingendo con la spalla.
Poi ci insegnavano trucchetti che non sto a spiegare perché non regolamentari, ma anche la furbizia fa parte del gioco (a me Borriello non avrebbe tirato la maglia).
E, in fine, alleno anche la barriera.
Non metto in barriera chi ha paura e si copre la faccia o si gira.
Si salta tutti insieme uniti e, se necessario, la palla si prende in faccia altrimenti in barriera non ci vai.
Si deve rimanere uniti sempre compatti, l’uomo che va incontro deve uscire senza lasciare lo spazio fra lui e la barriera anche se l’avversario sposta la palla lateralmente.
Il portiere deve essere sicuro che da quella parte è coperto e lui deve coprire solo la parte che va dall’ultimo uomo al suo palo.
Per quanto riguarda il portiere a me non interessa che prenda la palla all’incrocio sopra la barriera se poi rischia di prendere gol sul suo palo, se fanno gol sopra perché ha sbagliato la barriera o è stato bravo l’avversario, pazienza.
E, in fine, metto il più bravo in elevazione e il più coraggioso come terzo, la palla di solito passa di lì (vedere la foto della barriera del Napoli sul gol di Pjanić).
Il tutto, poi, inserito nella fase difensiva tattica della squadra.
Ma se non conosci i principi fondamentali difensivi singoli, non potrai mai avere vantaggi in quelli di squadra, qualsiasi sia il tuo modo di interpretare la fase difensiva.

Gigi Cagni

41 Responses to Cosa mi tocca vedere…

  1. Domenico ha detto:

    Mister che ne pensa dei difesori del Chelsea che sui calci piazzati contro si tengono per mano?A cosa serve??A tenere la linea?Crede sia utile?

  2. giorgio pivotti ha detto:

    Alex ti rispondo volentieri ma non vorrei che il nostro interessante interloquire a due occupasse spazio ad altri che suppongo come te, saremmo desiderosi di leggere anche su questo argomento; venendo a noi, io sostengo che chi non sa difendere a uomo ha problemi evidentemente nel farlo giocando a zona tant’è vero, come affermano in molti, che la zona viene praticata anche da difensori diciamo “scarsi” dove fanno lo stesso la loro figura finché riesce il fuorigioco o l’attacco alla palla ma spesso sbagliano, vanno fuori tempo; mentre è altrettanto scontato che chi ha giocato, imparato a giocare a uomo, ormai sono rimasti sempre meno dopo i vari Cannavaro, Ferrara, passando a giocare a zona se la cavano meglio, meglio non vuol dire che anche loro non sbagliano; e sai perché? Perché questi difensori che sanno marcare a uomo e sono passati a giocare a zona seguendo la moda o la tendenza in atto, vengono a trovarsi spesso in conflitto con se stessi per il loro duplice modo di giocare, d’interpretare la fase difensiva; ciò è dato dal fatto, ho i gol registrati che avvalorano quanto vado dicendo, che questi difensori, nelle situazioni di gioco in cui avrebbero dovuto marcare a uomo in cui sono bravi, hanno spesso optato per la zona e le sue applicazioni tattiche rinunciando alla marcatura soprattutto per la linea, per il fuorigioco o attacco alla palla che, tra l’altro come sappiamo, richiedono, costano meno fatica e dispendio di energie, con risultati non sempre positivi: attaccanti lasciati liberi in nome della zona quando, se marcati a uomo, questi avversari non avrebbero certo segnato; voglio dire che la zona oltre a creare rischiosità in chi la pratica fin da sempre, ha finito per mettere in cattiva luce con le sue lusinghe tattiche (leggi risparmio di fatica per immobilismo e altro) anche quei difensori che nel finale della loro carriera hanno potuto sperimentarla da ex marcatori puri, ripeto, non sempre secondo le aspettative. Credo che qui l’argomento possa chiudersi.

    • alex ha detto:

      D’accordissimo,con tutto quello che hai detto,poi io non voglio dare lezioni a nessuno,anzi ho molto da imparare anche confrontandomi con gli altri,ho 17 anni e da grande vorrei fare l’allenatore.

  3. alex ha detto:

    Giorgio,secondo me lo spezia ha fatto bene a non marcare a uomo uno di quei tre che hai elencato,perchè se no sarebbe stato peggio perchè penso che avrebbero vinto tutti i duelli 1vs1.Poi secondo me un grande campione va marcato con tutta la squadra,come faceva sacchi quando giocava contro il napoli di maradona.

    • giorgio pivotti ha detto:

      Alex, scusami ma lo Spezia non è che abbia fatto bene a non marcare a uomo quei tre, solo che i difensori dello Spezia come quelli di tante altre squadre non marcano più a uomo e spesso non lo sanno fare più bene come mister Cagni stesso ed altri che conoscono bene l’iter di successione tra difesa a uomo e zona, hanno più volte sottolineato; e poi senza togliere nulla a Robinho non al meglio della sua forma, a Pazzini appena rientrato come pure a Honda nuovo per il Milan, i difensori dello Spezia penso non avessero difficoltà a marcarli o quanto meno a non lasciarli andare liberi e spensierati a segnare gol facili né tanto meno ad affrontarli nell’eventuale dribbling; solo che il loro atteggiamento è stato troppo, esclusivamente condizionato dal sistema zona con il quale sono da sempre abituati a giocare a scapito della marcatura a uomo; ho seguito le partite dello Spezia allenato da mister Cagni e mi ricordo bene che c’era più di uno in difesa che sapeva cavarsela bene marcando a uomo quando occorreva; cosa vuol dire marcare con tutta la squadra un campione? Aspettarlo come fanno con Messi sbagliando secondo me come era sbagliato anche contro Maradona cercando di fermarlo in più di uno a distanza per venire sistematicamente saltati mentre un campione, Ronaldo compreso neo Pallone d’oro, va marcato e seguito intendendo con questo anche stringerli lo spazio di gioco senza lasciargli prendere palla comodamente, ma qui il discorso si farebbe lungo per spiegare i concetti sottostanti.

      • alex ha detto:

        Scusami, tu vuoi dire che per difendere a zona bisogna saper difendere anche ad uomo giusto?.Per quanto riguarda marcare con tutta la squadra un campione io intendo che non bisogna mettergli un uomo addosso che lo segua dappertutto come fanno le squadre italiane su pirlo,ma avere una squadra corta e stretta con il pressing dovuto in modo da evere poco spazio e tempo di giocata,quindi anche con i raddoppi ecc… . Se ricordi quando il milan giocò contro il barcellona in casa vincendo per 2-0,messi non brillò più di tanto proprio perchè c’era poco spazio tra le line,poi l’atteggiamento del milan fu sbagliato perchè penso troppo a difendersi.

  4. giorgio pivotti ha detto:

    Milan vs Spezia 3 0 – Coppa Italia: gol tutti evitabili.
    Mangia si sa gioca a zona, lo Spezia anch’esso è abituato a giocare a zona in difesa, ieri ha perso con il sorriso divertendo i suoi tifosi ed indubbiamente è stato uno spettacolo da vedersi; il Milan era superiore? E’ tutto da dimostrare perché i tre gol segnati non fanno testo secondo me, erano tutti e tre evitabili causati dalla zona e sue applicazioni tattiche; nessuno degli addetti ai lavori a sottolinearlo come succede sempre, l’attenzione è sulla palla che entra in rete, sull’autore del gol mai sugli errori tattici commessi dalla difesa ospite; difendendosi con la moderna marcatura a uomo perfezionata dal il controllo visivo attivo, questi tre gol lo Spezia non li avrebbe presi; vediamoli:
    sul primo Robinho va in rete e segna facile solo davanti alla porta lasciato andare dal difensore più preoccupato di mantenere la linea che di marcarlo, non ci pensa nemmeno;
    sul secondo, incredibile, difesa ferma al limite dell’area con Robinho e Pazzini che s’inseriscono regolarmente, lasciati andare nello spazio poi segna quest’ultimo con bella girata;
    sul terzo Honda segna sulla respinta del portiere anche qui con la difesa immobile invece di proteggere la porta.
    Bello spettacolo continuare a giocare a zona la fase difensiva senza marcare ma solo cercando di fermare l’uomo virtualmente; poi qualcuno ha detto anche che le colpe sono di Leali.

    • alex ha detto:

      Ciao Giorgio,però io credo che le migliori squadre europea vedi bayern monaco,barcellona ,borussia dortmund,ecc.. giochino a zona perchè, in europa il calco lo interpretano in modo collettivo, a differenza nostra che pensiamo ancora di risolvere le partite con uno spunto dei singoli, perciò poi quando le nostre squadre vanno a giocare in europa si fermano agli ottavi.In italia solo Juventus,Roma,Napoli e Fiorentina stanno uscendo da quello che è lo stereotipo Italiano.Secondo me il calcio moderno esige la partecipazione di tutti in tutte e due le fasi di gioco,con la marcatura a uomo noi dipendiamo dagli avversari,e non da noi stessi.Secondo me Mangia è uno dei tecnici più preparati in italia.

      • giorgio pivotti ha detto:

        Ciao Alex, non credo che si giochi a zona in Europa perché sanno interpretare il calcio collettivo e noi no; il calcio collettivo dovrebbe avere come finalità quello di segnare più gol ed, in effetti, in campo europeo questo succede perché non si fa tanto giro palla e soprattutto non si commettono tanti falli tattici come da noi; a parte il raffronto sul piano tecnico e della qualità dei singoli tra le squadre da te citate che in verità c’è ma non è incolmabile e non è così grande, il fatto secondo me è che i gol presi da noi giocando a zona sono più pesanti rispetto a quelli subiti dalle squadre europee nel senso che basta uno, due gol evitabili che veniamo subito fermati perché non sappiamo segnarne di più per troppo tatticismo, pensando prima a non prenderle chiudendoci nella nostra metà campo; almeno giocassimo con la moderna marcatura a uomo; quanto a Mangia sarà bravo e non lo metto in dubbio ma il voler giocare a zona come fan tutti lo espone anche lui a critiche per partite perse anche con l’Under 21 o Palermo subendo gol evitabili a causa dell’attaccante lasciato libero per rispettare i dettami della zona.

        • alex ha detto:

          Sono d’accordissimo con te sul fatto che noi pensiamo ad arroccarci nella nostra metà campo per poi ripartire il nostro è un calcio votato alla difesa,in europa all’attacco, proprio perchè come hai detto tu c’è troppo tatticismo,però giocare a zona secondo me significa difendersi collettivamente perchè nella zona ci si muove tutti insieme aiutandosi l’un l’altro,quindi l’idea di una squadra corta e stretta,con le dovute coperture reciproche ecc.. . Per quanto riguarda Mangia secondo me bisogna lasciarlo lavorare,ci vuole un pò di tempo affinchè i calciatori metabolizzino le sue idee,purtroppo però in italia non si da tempo di lavorare agli allenatori,proprio oggi guardavo che quest’anno finora in italia i tecnici esonerati sono stati 9,in francia 4,in spagna 3,in germania 4 e in inghilterra 5.

          • overg50 ha detto:

            Ragazzi vi state confondendo. In Italia tutti giocano a Zona il problema è che i difensori non sanno marcare l’uomo perché non ne conoscono i principi. Ripeto a “zona” si marca a “uomo” il giocatore nella propria zona di competenza.

            • giorgio pivotti ha detto:

              Caro Gigi, credo di sapere bene sia le nozioni e anche il dato di fatto ovvero che tutti giocano a zona in Italia e n Europa ma io che seguo e registro i gol ho notato che qualcosa sta cambiando e vedremo già i primi segni di questo cambiamento verso una moderna marcatura a uomo, elastica nell’ormai prossimo Mondiale 2104 in Brasile, con la zona sempre meno seguita; dire che si marca a uomo nella zona di competenza è un principio rimasto solo sulla carta che non si è mai verificato in pratica per un motivo semplice ovvero l’incompatibilità esistente tra il movimento collettivo dei difensori per applicare le rischiose tattiche della zona e quello del singolo nell’eseguire la marcatura a uomo nella zona; due aspetti che mal si conciliano tra loro in quanto l’uno esclude l’altro; se marchi a uomo metti in difficoltà gli altri compagni che si muovono a zona, se attui la zona metti in difficoltà chi invece marca a uomo singolarmente l’avversario; perché lo Spezia non ha marcato a uomo uno tra Robinho, Pazzini o Honda o meglio ancora tutti e tre?

  5. Cristian ha detto:

    Mister buona sera, non sapevo dove farle questa domanda, credo che questo post sia quello più indicato….oggi giorno non le sembra che il calcio venga presentato dagli addetti ai lavori in modo un po troppo complicato, sia nel linguaggio e sia in come i contenuti vengono espressi? A volte sembra che sia più complicato seguire nei dilettanti, che con l’intento di voler dimostrare di essere bravi complicano i concetti e il modi di esprimerli, rispetto ai professionisti. Lei che ne pensa?

    • gigi ha detto:

      Io stesso molte volte non capisco il senso di certi vocaboli quando, invece, tutto è cosi semplice.

      • Cristian ha detto:

        A me non piacciono le espressioni esterno basso e esterno alto…terzino e ala hanno il loro fascino e si capisce perfettamente il loro ruolo…anche “fantasista” per indicare il trequartista, perchè un’ala non può essere un fantasista, cioè che ha fantasia e la usa mentre gioca?

  6. giorgio pivotti ha detto:

    Lanciano vs Palermo 1 1 – Evitabile il gol del Lanciano.
    Ancora gol evitabili ieri in serie A (Pandev due volte libero in area) e B causati dalla zona con le sue note applicazioni/implicazioni tattiche per mancanza di marcatura a uomo moderna, elastica; a farla da padrona ancora la linea, il fuorigioco e l’attrazione della palla da attaccare a danno del diretto avversario da tenere d’occhio con il CVA e quindi da marcare a uomo finendo per subire i soliti gol derivanti dai soliti ripetuti errori di tattica difensiva, a parte quelli dovuti perché il difensore si gira sui tiri contro; a farne le spese è stato di nuovo il Palermo che ha palesato gli stessi errori che contro il Latina sul gol di Turchi con la difesa in linea irregolare ovvero con i difensori non posizionati sulla stessa retta e soprattutto soli, di fianco o davanti agli attaccanti avversari che non marcano assumendo il loro giusto controllo stando di lato interno; così Turchi riceve palla alle spalle del difensore e segna il pareggio che non sarebbe venuto se marcato a uomo.

  7. Domenico ha detto:

    In un settore giovanile sulle marcature da palla inattiva, quali sarebbero i concetti chiave da inculcare ai giovani difensori, oltre al principio UOMO-PORTA-PALLA?

  8. Domenico ha detto:

    Salve Mister, innanzitutto complimenti per l’articolo! E’ sopratutto grazie ai Mister come Lei che molti ci invidiano e vengono in Italia a studiare la fase difensiva .Poi Le pongo un quesito: sui corner come dispone gli uomini? Tutti a uomo o qualcuno lo mette in determinate zone?E quanti uomini rimangono alti?

    • gigi ha detto:

      Metto l’uomo sul palo, se il portiere lo vuole, un non difensore più forte di testa sul vertice dell’area piccola e gli altri a uomo. L’assegnazione delle marcature la faccio prima della gara. Un attaccante veloce sta largo sulla riga della metà campo e uno o due(dipende dal numero degli avversari che viene a saltare)c.c. fuori area. Il tutto dopo avere bene visionato le palle inattive dell’avversario dai dvd.

  9. Ale ha detto:

    Buongiorno mister, cosa ne pensa della marcatura a zona sui calci piazzati? Ho notato che anche club rinomati europei suscitano qualche perplessitá a livello difensivo come ad esempio la marcatura di Varane su Llorente nell’occasione del gol dello juventino oppure questo fine settimana in Tottenham-City con Aguero sul 3-0 riceve palla in area tra due difensori centrali senza che nessuno dei due lo marchi da vicino.Io mi stupisco mi sembrano errori da dilettanti lei cosa ne pensa?

    • gigi ha detto:

      Non c’è il modo giusto di marcare sulle palle inattive. In Italia ha iniziato Mancini all’Inter ma aveva una squadra superiore a tutti a livello di altezza dei giocatori. Personalmente preferisco due o tre massimo a zona e il resto a uomo. Dipende sempre dalle caratteristiche dei giocatori ma, soprattutto, dalla loro convinzione del sistema adottato.

  10. giorgio pivotti ha detto:

    Palermo vs Latina 1 2
    Ancora due gol evitabili incredibili del Latina propiziati dalla tattica del fuorigioco non riuscita dei difensori del Palermo alti, fermi in linea a fare le belle statuine, con Ghezzal e, stesso copione, con Jeffe lasciati andare a tu per tu con il portiere avversario; ogni volta che registro questi gol evitabili ai massimi livelli dalla serie B in su, fino ai mondiali, ne ho collezionati oltre 500, mi faccio sempre la stessa domanda ovvero, come si può fare difesa in questo modo cercando di fermare virtualmente l’avversario con la zona ed i suoi meccanismi che per quanto provati in settimana, come ha detto Jachini, sono falliti ancora una volta; fino a quando non passa il concetto che difendere non può prescindere da quello di marcare, continueremo ad assistere a spettacoli di gioco come questi con una tattica difensiva che qualcuno ha introdotto, che in molti hanno copiato, e che secondo me ha recato più danni (gol, evitabili se si fosse marcato a uomo) che benefici al calcio moderno facendo scadere l’essenza agonistica della fase difensiva; “difesa poco reattiva” è stato il commento….

    • andrea ha detto:

      però nel secondo goal del latina c’è una grande responsabilità dei centrocampisti che non sono per niente aggressivi e fanno si che il latina possa giocare con palla scoperta (premetto che non sono un esperto e non sono allenatore)

      • giorgio pivotti ha detto:

        Attaccare a centrocampo o anche sul difensore avversario come nel primo gol, non importa con palla coperta e scoperta, per me questa è una distinzione che conta poco, anche se sul piano della didattica ufficiale tale aspetto calcistico viene tenuto in considerazione, o meglio ancora aggredire la palla nel contrasto senza lasciarla sfilare scansandosi, sono due regole tattiche che andrebbero sempre rispettate ma che se, anche non lo fossero, non per questo nei gol evitabili sono determinanti o causa ultima, diretta dei gol stessi; mi spiego meglio dicendo che, come ho già precisato altre volte, bisogna prestare attenzione e dare valutazione all’errore commesso immediatamente prima che la palla entri in rete, i due fuorigioco mancati appunto, senza i quali i gol del Latina non sarebbero venuti, anche se poco prima chi ha lanciato la palla in avanti non era pressato o meglio ancora marcato; pertanto, dato per acquisito che se si fermano tutte le palle a centrocampo sarebbe molto difficile se non impossibile fare gol, quelle palle tante o poche che siano quando filtrano, non dovrebbero trovare sbocchi facili alla conclusione finale per colpa della zona, delle sue inaffidabili componenti tattiche e quindi per mancanza di marcatura a uomo effettuata con il controllo visivo attivo; in sostanza non si può rimanere fermi in difesa, sulla linea, per far scattare il fuorigioco alto tanto male da non avere neanche la capacità di recuperare il vantaggio temporale sull’attaccante che si è inserito; alta o bassa che sia con la sua linea, la zona riserva sempre queste sorprese spiacevoli, anche se il meccanismo è stato provato e riprovato in allenamento; se posso aggiungere, proprio perché non sei un allenatore le tue osservazioni fondate avrebbero dovuto essere accompagnate anche da una critica alla zona del Palermo che così come praticata in fase difensiva, non la ritengo adatta per proseguire il cammino verso la Serie A.

  11. giorgio pivotti ha detto:

    Spezia vs Empoli 1 3: tutti evitabili i gol dell’Empoli.
    In effetti, è proprio il calco di dire cosa mi è toccato di vedere guardando nella sintesi i 3 gol dell’Empoli con Tavano sul primo completamente libero, con Tavano sul secondo altrettanto libero e con Maccarone sul terzo pure lui libero, nel ricevere e nel mandare la palla in rete; colpa della zona e sue applicazioni tattiche ben note ad alto rischio gol; perché non si marca a uomo in maniera MODERNA, ELASTICA per non perdere in questo modo facendo anche brutta figura?

  12. giorgio pivotti ha detto:

    A proposito di marcatura non posso che condividere quello che più sopra hanno detto mister Cagni e Cristian anche perché parlo di marcatura a uomo nella difesa elastica con il controllo visivo attivo (elemento innovativo mai usato per regola né in passato né ora) e la corretta, continua presa di posizione sul diretto avversario, fin dal 1990 con il mio articolo pubblicato su l’Allenatore dell’Aiac nel numero di novembre/dicembre 1989.
    Quanto alla foto in testa all’articolo essa è simile a quella che accompagna quello su “I gol su punizione” dove, a proposito della posizione frontale attiva, si vede pure lì un giocatore che si gira in barriera, da me scritto e pubblicato su Il Notiziario del Settore Tecnico della Figc nel numero di Marzo/Aprile 1986.
    Andiamo in dietro nel tempo, mister Cagni li avrà presumo letti, non gli saranno fuggiti, ad ogni modo soprattutto per i più giovani che allenano mi permetto di segnalare che essi sono visibile assieme ad altri nel mio sito http://www.calcioegoal.it anche se allora di questi temi calcistici citati nessuno osava farsi carico, se ne occupava; di questo sono certo dopo aver letto quanto dice mister Cagni nel suo ultimo articolo qui in cui mi sono riconosciuto eccezion fatta per qualche dettaglio come palla coperta/scoperta e la linea sistematica come assetto difensivo in funzione del fuorigioco.

  13. Adriano Meis ha detto:

    Cannavaro purtroppo non è nuovo a questi errori, non può giocare in serie A a questi livelli.
    Caro Mister lei ha ragione, in Italia non s’insegnano più le basi, eppure abbiamo degli insegnanti illustri provenienti da una generazione di grandi talenti (Baresi, Nesta, F. Cannavaro, Bergomi, Ferrara, ecc.). Una volta i migliori difensori erano italiani, ora non ne vedo uno fra i primi dieci al mondo.
    In bocca al lupo per un nuovo incarico.

    • gigi ha detto:

      Crepi, sono convinto che le cose cambieranno.
      Ci vorranno degli anni ma cambieranno.

      • Cristian ha detto:

        Mister c’è molta confusione in giro….quando parli di marcatura ti dicono che “ma noi giochiamo a zona”….c’è un’idea monca di come si difende..mi sta bene che si impara a muoversi di reparto a mantenere le posizioni, ma in pochi capiscono che comunque negli ultimi 20-25 mt di deve marcare….inoltre quanti 1c1 difensivi orrendi senza frenare e controllare la palla temporeggiando che si vedono….

        • Cristian ha detto:

          …1c1 mi riferivo a quelli frontali…

          • gigi ha detto:

            Ieri sera tutti contenti per il numero di gol ma, vedendoli, la maggior parte con errori madornali dei difensori riguardo alla pressione sul portatore di palla e la marcatura in area. Quando si è parlato della zona tanti anni fa, comunque si disse che era marcatura a uomo nella propria zona. Poi i media hanno tralasciato uomo e certi allenatori ci hanno marciato. Molti anni fa dissi che ENFATIZZARE certi comportamenti avrebbe portato a un calcio sempre meno qualitativo. Tutto come previsto.

  14. Ale ha detto:

    Mister torno a farle i complimenti per questo blog che è davvero molto istruttivo ed interessante, credo sia raro vedere persone come lei che mettono a disposizione di tutti la propria esperienza. Sul rigore causato dall’intervento di Cannavaro nessuno ha parlato come ha fatto lei della posizione errata che non era uomo-palla-porta ma tutti hanno parlato della presunta o meno trattenuta di Borriello. Speriamo di rivederla presto in panchina

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