Si riparte


Scusate il ritardo ma, fra vacanze, mercato e scioperi, non c’era molto di cui parlare. Devo dire che siamo veramente un Paese unico, in senso positivo e senza ironia, in Europa e forse nel Mondo. Con la fame di calcio che c’è sempre, i nostri media riescono, nel periodo della sosta estiva, a tenere vivo il nostro sport nazionale  facendo trasmissioni televisive per ore e ore ogni giorno e riempiendo 4 quotidiani sportivi senza che ci sia una partita da analizzare, ma solo con notizie di mercato e allenamenti nelle preparazioni…..COMPLIMENTI VERAMENTE, in questo sono dei fenomeni. Detto questo veniamo a RIPARLARE di calcio. Non voglio entrare nel merito dello sciopero della A perché è un argomento molto più delicato di come è stato trattato pubblicamente. Vi basti pensare che non ci sono solo i 100 giocatori molto ben pagati della A ma centinaia di altri professionisti che hanno dei diritti pari a tutte le categorie di lavoratori italiani che naturalmente sono rappresentati dai loro colleghi più noti. Quindi, la B è partita a spron battuto con queste novità di molti allenatori giovani ma, soprattutto, di tanti giovani talenti in campo nelle prime partite. Ho visto molte gare dal vivo e altre in tv. La prima impressione è la solita di tanti campionati di B, inizio scoppiettante non essendoci problemi di classifica in un campionato di 42 partite, tutti spregiudicati sia nei moduli che nelle componenti dei moduli stessi e intensità con ritmi alti di gioco. Sarebbe bello che tutto questo fosse mantenuto per tutto l’arco del campionato, ne guadagnerebbero il calcio e tutti gli appassionati. Ho l’impressione, per esperienze vissute, che tutto questo non accadrà. Fra tre mesi la classifica avrà il sopravvento e i timori di non raggiungere l’obiettivo finale prevarranno sulla spregiudicatezza e il volere rendere le partite emozionanti e divertenti. Purtroppo in Italia prevale il risultato sul gioco. Per iniziare a cambiare le cose sarà necessario che i Presidenti abbiano il coraggio delle loro scelte sostenendole soprattutto nei momenti difficili. Altrimenti bisognerà cambiare il sistema e cioè fare un campionato senza retrocessioni, costruire stadi nuovi e non avere l’assillo del bilancio che condiziona tutte le scelte. Da qualche parte bisognerà pure cominciare, non si può essere sempre in un limbo e galleggiare per non fare male a qualcuno e soddisfare le esigenze di tutti. L’unica esigenza da soddisfare è quella del tifoso che paga il biglietto allo stadio e le tessere tv. Diamo una svolta definitiva incentivando i settori giovanili mettendo a disposizione di allenatori ben pagati e professionali strutture adeguate. Non credo sia difficile realizzare tutto questo, basta averne la volontà e, magari, ascoltare chi di calcio ne sa qualche cosa. Devo fare un appello a tutti i miei colleghi, di tutte le categorie che in questo momento hanno il piacere di allenare: insegnate i principi di base ai difensori. Mi piacerebbe vedere meno frequentemente errori di posizione del corpo nell’uno contro uno, far conoscere la tecnica del contrasto e, soprattutto, avere la conoscenza di come posizionarsi tatticamente negli ultimi 20m nella fase difensiva. Anche questo aspetto fa parte della bellezza del calcio. E’ molto bello che ai difensori si insegni la costruzione del gioco ma lo è altrettanto se il difensore non incorre in errori banali nella fase di riconquista della palla. Un intervento estremo con una tecnica adeguata di un difensore è altrettanto spettacolare di quello di un attaccante. Bene, siamo ripartiti e spero di riuscire a soddisfare le vostre esigenze come, mi sembra, sia avvenuto il primo anno della nascita di questo blog. Io sono stato felice di interagire con molti di voi anche perché le vostre richieste mi hanno permesso di sviluppare argomenti che mi stanno a cuore. Buon inizio stagione a tutti.

Gigi Cagni

120 Responses to Si riparte

  1. David ha detto:

    La ragione popolarità di ristorante milano è che essi presentano i pasti nel modo più fantasioso e creativo possibile. Ogni piatto è come un’opera d’arte per chef italiani. Sono gli unici ristoranti che producono le pizze da 20 pollici, che hanno respirato varie verdure diverse, frutti di mare, le spezie e carni che non si sarebbe nemmeno pensare di combinare.

  2. giorgio pivotti ha detto:

    Vicenza vs Varese 0 2 : evitabili i gol di Carrozza e Pucino.
    Il controllo visivo attivo è l’elemento tattico facente parte integrante e sostanziale della Difesa Elastica a marcatura individuale che si può definire come segue:
    “Atteggiamento da cui dipende la presa di posizione corretta del difensore in fase di marcamento tenendo d’occhio, inquadrati nello stesso campo visivo, il portatore di palla ed il diretto avversario se rimane fermo (situazione statica); al contrario, se questi si attiva nello spazio (situazione dinamica), ma senza andare in netto fuorigioco, il difensore dovrà seguirlo alternando l’attenzione ora su di lui, ora sul portatore di palla, con rapidi e continui movimenti laterali del capo per controllare l’azione in corso e, cercando di mantenere la presa di posizione corretta, per marcare il diretto avversario, più stretto dentro l’area di rigore, meno verso l’esterno, avendo l’accortezza di non concedergli mai quello spazio che renderebbe vano l’anticipo, la copertura, il contrasto o l’eventuale uno contro uno, fatta salva la possibilità di andare sulla palla qualora non giunga al destinatario.“
    Questa regola presupposto per effettuare correttamente la marcatura individuale nella Difesa Elastica non é stata rispettata dai difensori del Vicenza, tutti a guardare fisso ed esclusivamente la palla, statici, immobili nella loro posizione di Zona, attratti dalla sua circolazione senza preoccuparsi minimente di marcare Carrozza rimasto smarcato, dimenticato davanti alla porta né Pucino nel suo inserimento da dietro in solitaria andando a colpire di corsa con la testa per il raddoppio più che meritato del Varese quanto a volume di gioco, intensità e occasioni create.
    Dei gol evitabili come questi e di quelli causati dal difendente che si gira sulle palle in arrivo dirette in porta o tra avversari ne abbiamo qui parlato più di una volta, lo stesso mister Cagni ha riconosciuto essere questo un problema del calcio molto importante, con lui alla guida del Vicenza Carrozza e Pucino non avrebbero certamente segnato.
    Notizia dell’ultima ora che ho letto è l’esonero di Baldini a seguito di questa cocente sconfitta, speriamo che sia la volta buona per me di andare a Vicenza a vedere le partite ed incontrare di persona per un saluto mister Cagni.
    In bocca al lupo.

  3. giorgio pivotti ha detto:

    Gli allenatori si alternano più o meno sempre gli stessi sia che siano stati esonerati da poco sia con la fiducia non rinnovata mentre mister Cagni che tutti qui del blog penso avrebbero piacere rivederlo tornare nel giro su una panchina che merita, attende desideroso ormai da troppo tempo una chiamata? Personalmente non vedo l’ora che ciò avvenga anche perché sono interessato, tra l’altro, a capire e verificare quale sarà la sua tattica difensiva praticata, la Zona o la marcatura individuale? Qualcuno sa darsi una spiegazione di questa situazione sua peraltro comune ad altri allenatori, dipende dai giocatori come credo o dai presidenti?
    In bocca al lupo Gigi.

    • Domenico ha detto:

      La stessa riflessione che ho fatto io!In questi giorni è saltata più di qualche panchina tra A e B,e sono stati fatti un mucchio di nomi come possibili successori e con mia grande meraviglia il nome di Mister Cagni non è mai stato accostato a nessuna squadra mi sembra assurdo!!Nel calcio la memoria e la riconoscenza dei meriti non esistono!!

  4. zeman! (empoli) ha detto:

    Si riparte

    dl titolo del post, dalla situazione attuale dell’empoli ci speravo.
    c’ho sperato. non è successo. peccato.
    son passati anni, ma su molte cose che non ero convinto al 100% su alcune sue scelte, penso a musacci, selmi…beh…che dire il campo parla e ad alta voce.
    peccato…è stato un sogno di fine estate.
    in bocca al lupo per la sua prossima panchina che non è quella dell’empoli.
    p.s.ma cazzo, cazzo…proprio a giovinco doveva far battere il rigore che valeva una stagione!

    • gigi ha detto:

      L’importante che l’Empoli si riprenda.Ciao.

    • Fabio ha detto:

      Caro Zeman
      I rigori li sbaglia chi ha il coraggio di tirarli!
      Comunque non credo che i rigoristi vengano scelti lì per lì in partita, ma presumo si segua una graduatoria provata in allenamento. Ricordi Pozzi contro lo Zurigo ? Si arrabbiò perchè non gli fecero tirare il rigore del 2-0 ma in realtà non era proprio previsto che lo tirasse lui perchè in allenamento c’era chi li aveva tirati meglio di lui. Se poi è andata così anche quella volta non lo so e a questo punto serve a poco saperlo però Giovinco era il giocatore tecnicamente più dotato in campo, non era del tutto di fuori farlo tirare a lui. Inoltre: se quel rigore lo avesse tirato per esempio Giacomazzi, Buscè o un qualunque altro giocatore e lo avesse sbagliato sai quanta gente avrebbe detto che quel rigore doveva tirarlo Giovinco ?
      Un saluto a te e al Mister e Forza Empoli naturalmente !

      • zeman! (empoli) ha detto:

        giovinco o budel erano quelli che erano andati meglio nella rifinitura.
        alla pari.
        beh non bisogna dimenticare l’aspetto emotivo…in genere le emozioni incidono maggiormente su un giovane…
        quindi…tra giovinco in prestito dalla juve, al suo primo anno tra i grandi e budel a scadenza i contratto, alla ricerca anche di visibilità……beh…
        peccato…è andata…era una squadra molto forte…con le basi per aprire un nuovo entusiasmante ciclo.

        in bocca al lupo mister cagni!

        • Fabio ha detto:

          Si però Giovinco ha i piedi “leggermente” più diritti di Budel, Solitamente è più facile che la piazzi lui di un mediano, anche se poi non è andata così, purtroppo. Comunque sono opinioni, rispetto la tua.
          Tornando al presente anch’io ho sperato nel ritorno del mister, ma sapevo che era solamente un sogno e difficilmente si sarebbe avverato. Comunque credo che Pillon sia un buon tecnico d’esperienza. Speriamo bene. Ciao.

  5. giorgio pivotti ha detto:

    Empoli vs Padova 2 4 : tutti evitabili i gol all’Empoli.
    Queste sono le cause dei gol evitabili segnati dal Padova all’Empoli:
    Sul primo, sia la Zona con errore di non marcatura individuale sia il mancato rispetto della posizione frontale attiva.
    Sul secondo, ancora la Zona con l’attacco alla palla e la non marcatura individuale.
    Sul terzo, l’inosservanza della posizione frontale attiva.
    Sul quarto, di nuovo la Zona con l’attacco alla palla e la non marcatura individuale.
    Con mister Cagni che ha precisato essere i gol evitabili il maggior problema aperto nel calcio giocato, questi quattro gol evitabili il Padova non li avrebbe realizzati; aggiungo che con la Difesa Elastica supportata dal controllo visivo attivo, al posto della Zona, gli attaccanti patavini non avrebbero goduto di quella libertà, trascuratezza nel segnare indisturbati.

  6. Domenico ha detto:

    Mister cosa ne pensa del giocatore del Sassuolo Gianluca Sansone,che da due anni ben figura ad ogni gara arricchendo le sue prestazioni andando spesso in gol?E’ pronto per il salto di qualità in serie A?

    • gigi ha detto:

      Lo sto vedendo in queste settimane e mi sembra abbia ottime qualità. Lo voglio vedere dal vivo e poi ti dirò.

      • Domenico ha detto:

        Mister ricorda questo dialogo??Spero di non averle portato sfortuna!!Comunque a parte questo siparietto, ora che lo ha visto dal vivo (e purtroppo forse nella sua migliore performance), cosa ne pensa del ragazzo che, io seguo da quando giocava in seconda divisione, è pronto per la serie maggiore, o comunque visto la sua giovane età dove può arrivare secondo lei?

        • gigi ha detto:

          Tecnicamente è un buon giocatore ed è bravo nel dribling,è furbo e rapido. Devo dire che non ha fatto molto e i gol glieli abbiamo dati noi. Comunque è un giocatore di qualità. Per la categoria superiore è da vedere.

  7. giorgio pivotti ha detto:

    Sporting Lisbona vs Lazio 2 1 : evitabili i gol di Klose e di Insua, imparabile di tacco quello di Van Wolfswinkel.
    Klose è stato bravo a sfruttare la staticità della difesa in linea dello Sporting sugli sviluppi di un calcio di punizione, e a saltare tutti, non da solo con lui c’era anche una compagno, per andare a concludere a rete il gol del pareggio, evitabile causato dal mancato rispetto del controllo visivo attivo nella Difesa Elastica ovvero per effetto della Zona responsabile la linea e la ricerca del fuorigioco.
    Decisamente non altrettanto bravo è stato Klose sul gol vittoria dello Sporting, suo l’errore di tattica individuale sul tiro in porta non forte, un po’ ciabattato di Insua per essersi girato completamente sulla palla in arrivo che gli passa sotto la gamba destra tesa, prosegue saltellando la sua traiettoria bassa, con l’inutile tentativo frontale di un difensore laziale, per finire in rete a fil di palo con Marchetti che non vede partire il tiro e la palla gli sbuca solo all’ultimo momento.
    Klose si è girato non rispettando la posizione frontale attiva, il difensore pur non riuscendo ad intercettare, deviare il tiro, ha fatto comunque regolare opposizione fisica, due atteggiamenti tatticamente opposti mentre in simili situazione di gioco dovrebbero essere uguali, rispecchiarsi nell’osservare la regola: di chi è la colpa in primis? Dell’allenatore della Lazio, squadra che giustamente non meritava di perdere.

  8. Domenico ha detto:

    Mister mi può spiegare dettagliatamente il posizionamento del corpo del difensore nell’uno contro uno?Grazie

    • giorgio pivotti ha detto:

      Sampdoria vs Torino 2 1.
      In attesa del commento di mister Cagni t’invito a vedere la posizione ed il relativo movimento del terzino sinistro della Sampdoria, ieri sera sul gol di Suciu, nell’affrontare arretrando Stevanovic fino al momento del cross; da li, dalla realtà calcio giocato capirai e avrai la risposta sull’errore di tattica individuale commesso dal difensore doriano che accompagna l’attaccante sempre di fianco, con la parte anteriore del corpo rivolta verso l’esterno, il cosiddetto movimento ad invito sul lato debole o forte, lasciando sfilare la palla senza poter fare assolutamente nulla per intercettarla, per interrompere il cross, mentre avrebbe dovuto, secondo la mia convinzione già espressa, restare frontale a Stevanovic, gambe di poco piegate, corpo leggermente in avanti pronto ad attaccare, ad intervenire guardando ed accompagnando la palla.
      La realtà del calcio giocato se vista attentamente e scrupolosamente, con cognizione di causa, è la miglior palestra d’insegnamento.

    • Domenico ha detto:

      Mister forse le è sfuggita la domanda qui sopra.

  9. giorgio pivotti ha detto:

    Ecco i gol evitabili segnati per mancato rispetto del controllo visivo attivo nella Difesa Elastica o meglio a causa della Zona con applicazione dei noti meccanismi tattici, soprattutto linea, fuorigioco, e conseguente non marcatura del diretto avversario, nel secondo turno di Champions League di ieri sera.
    Napoli vs Villlareal 2 0: il gol di Hamsik.
    CSKA vs Inter 2 3: i gol di Lucio e di Pazzini
    Olimpique vs Dinamo 2 0 : entrambi i gol dei francesi.
    Manchester United vs Basilea 3 3 : il secondo ed il terzo gol del Manchester, il primo e secondo gol del Basilea.
    Basterebbe guardare questi gol ultimi del genere in ordine di tempo, per capire che la Zona non va, ha fatto il suo tempo e andrebbe sostituita da una tattica difensiva dove primeggia la marcatura individuale supportata dal controllo visivo attivo ben raffigurata e concepita dalla Difesa Elastica.

  10. Domenico ha detto:

    Vorrei sapere dal Mister o da chiunque altro informato, quali sono queste tanto famose nuove metodologie di allenamento,queste novità,di cui tanto parlano giornalisti e addetti ai lavori.

    • Domenico ha detto:

      Mi riferisco agli allenamenti di Luis Enrique

      • gigi ha detto:

        Non ci sono novità.Il problema sarà sempre più evidente,e mi riferisco ai gol evitabili,perchè tutti insegnano la fase offensiva per stupire e fare parlare di loro,ma non vinceranno mai niente.

        • Domenico ha detto:

          E allora perchè tutti ne parlano, anche lo stesso Colantuono ha detto che la Roma sta proponendo un nuovo modo di giocare?

          • gigi ha detto:

            Nuovo modo si intende che fa fare il possesso palla e,sopratutto,fa andare De Rossi a prendere la palla molto basso per iniziare il gioco mentre gli esterni difensivi salgono molto alti per accompagnare. La cosa è ben conosciuta da noi ma nessuno l’ha applicata per due motivi.Il primo è che in Italia la prima cosa che fa l’allenatore avversario è fare aggredire il De Rossi di turno,vedi la partita del Parma,e quindi costruiscono i centrali che non sono all’altezza.La seconda è che se perdi palla gli altri sono in porta.Vai a vedere le statistiche delle due squadre,di seconda e terza divisione,che ha allenato e leggerai più di 60 gol subiti e 80 fatti. Se in Italia prendi 60 gol retrocedi visto che 80 non li farai mai.

  11. Cristian(Roma) ha detto:

    Salve mister, analizzando le partite di Roma-Siena e Parma-Roma ho visto in entrambe le partite un possesso di palla sterile, fine a se stesso e molto lento. Pochissimi movimenti in fase d’attacco; nessuna voglia, sia dei centrocampisti che degli attaccanti laterali, di cercare lo spazio per ricevere la palla e creare la superiorità. Ripartenze poco rapide e nessun cross al centro. Premettendo che oramai abbiamo capito cosa vuole Luis Enrique, ma è possibile che, dall’inizio del ritiro ad oggi, questo possesso palla è ancora estremamente lento e sterile? Lei che ne sa di calcio, cosa mi può dire al riguardo? E’ ancora una questione di tempo o altro? E ancora: non ho visto tagli e palle giocate in profondità sulla fascia per cercare il cross al centro; come mai, nonostante siamo a fine settembre ancora non ci siamo?

    • gigi ha detto:

      Non ho visto niente di nuovo e,sopratutto,di qualità.Vedremo se è solo una situazione di non buona condizione fisica.

      • Cristian(Roma) ha detto:

        Colgo l’occasione per allacciarmi al discorso della condizione fisica e farle una domanda: cosa ne pensa di queste preparazioni fisiche basate sull’utilizzo del pallone, usate recentemente? Posso capire il discorso che, correre con la palla, sia mentalmente meno stressante; ma come poi vediamo nelle squadre che usano questo tipo di preparazione, fanno fatica ad entrare subito in condizione; non sarebbe meglio usare i vecchi metodi?

        • gigi ha detto:

          Caro Cristian stanno facendo passare queste metodologie per nuovo quando io e altri miei colleghi,è 20 anni che le adottiamo.Non so cosa intendi per metodologie vecchie ma ti posso assicurare che una buona preparazione con l’insieme della parte atletica specifica con partitine a tema da dei risultati ottimi.Comunque questo è un campo troppo difficile per trattarlo in questo modo.Forse scriverò qualche scosa a riguardo o metterò una mia settimana tipo per farlo capire meglio ma non sarà facile perchè la preparazione di una squadra è complicata,se la si considera la base di un’annata calcistica.Ti posso assicurare che non è semplice progammarla specialmente oggi che si fanno amichevoli importanti presto.

          • Domenico ha detto:

            Si, Mister sarebbe molto interessante, se mettesse una sua settimana tipo!!

          • Emanuele ha detto:

            Buonasera Mister, mi riallaccio al suo commento dicendo che ha assolutamente ragione che l’allenamento integrato, allenare il fisico con il pallone o, meglio, in maniera contestualizzata, non è niente di nuovo.
            Volevo invece chiederle cosa ne pensa della Periodizzazione Tattica, la metodologia portoghese inventata da Vitor Frade e portata alla ribalta da tecnici quali Queiroz, Mourinho, Villas Boas, Carvalhal… E’ giusto secondo Lei vedere il calcio in maniera globale, non dividere cioè i vari aspetti (tattico, fisico, tecnico, psicologico…) ma subordinare il tutto ad un Modello di gioco preciso e avendo come unico obiettivo di ogni allenamento o esercizio quello di migliorare questo modello di gioco? Grazie

          • Emanuele ha detto:

            *spagnolo, errore mio

  12. moreno ha detto:

    Mister Cagni,vorrei da lei un commento sul fatto che mangia a Palermo stia facendo così bene nonostante nessuna esperienza a questi livelli.Solo un fatto di bravura o altre cose ?può un allenatore dal settore giovanile prendere in mano una prima squadra così dall’oggi al domani e fare bene come sta facendo?gli allenamenti?…..Grazie.A presto sui campi,mi raccomando,Moreno

    • gigi ha detto:

      Bisogna che fra 3 mesi il giudizio sia il medesimo.L’allenatore si giudica quando le cose non vanno bene e i risultati non vengono.Vedremo.

  13. Domenico ha detto:

    Perchè una squadra di serie A che, punta alla salvezza, preferisce affidarsi ad allenatori che per quanto bravi, hanno comunque 5 mesi di esperienza nel massimo campionato, e non a Mister che hanno già anni e anni di esperienza e che hanno già raggiunto ottime salvezze?Mi sembra che per un giovane allenatore sia fin troppo facile allenare, non sò se dipende da conoscenze, procuratori o quant’altro, perchè mi sembra davvero una situazione assurda.

  14. giorgio pivotti ha detto:

    Domenico, come avrai visto da circa tre anni ho aperto un sito denominato “Calcioegoal” visitabile cliccando il mio cognome e nome; è un sito non un blog come questo di mister Cagni più impegnativo da gestire che è una specie di diario nel quale presentare argomenti calcistici di varia natura per poi soprattutto interloquire con gli utenti.
    Ho scelto il sito web per presentare e poter far visionare i gol, quelli evitabili ed imparabili con le loro cause tecniche e tattiche che ho analizzato in articoli pubblicati su l’Allenatore dell’Aiac e sul Notiziario del Settore Tecnico.
    E’ libero e non c’è iscrizione, è visitato da utenti che sono interessati in particolare al tipo di tematica calcistica da me affrontata ed alla visione dei relativi gol che vi ho inserito in via di implementazione anno per anno.
    Non ho aperto una rubrica contatti anche se chi lo volesse può contattarmi all’indirizzo di posta elettronica indicato nel sito stesso per avere risposte a titolo personale non usufruibili da altri che invece vorrei rendere altrettanto partecipi di questo scambio di idee.
    Il mio sito non ha la frequenza numerica degli utenti del blog di mister Cagni, quindi sia per questo motivo statistico ma soprattutto per il fatto che se qualcuno si dimostrasse interessato ad avere chiarimenti e delucidazioni sull’oggetto del mio studio riguardante il CVA, la PFA, la Difesa Elastica il cui ambito di applicazione è rivolto anche al calcio giovanile e dilettante, per tutti questi motivi ritengo non ci sia posto migliore per fare qui le domande tue o di altri in modo da rendere pubbliche le mie risposte il più largamente possibile come avvenuto in un altro blog da me frequentato. Al riguardo ho delle riserve convinte sul fatto che un giocatore che ha sempre giocato a Zona anche a livelli superiori non possa adattarsi alla marcatura individuale con il CVA oppure non avendo mai imparato la PFA continuerà sempre a girarsi sui tiri contro, soprattutto quelli diretti in porta.

    • Domenico ha detto:

      Si ho visitato più volte il suo sito,ed ho già stampato e studiato tutti gli articoli.(A proposito:a quando la prossima pubblicazione?).Volevo chiederle, in primis, se esiste qualche squadra a livello professionistico che applica i principi della difesa elastica?Poi due domande tecniche: 1) nella PFA lei spiega di rimanere dritto di fronte al possessore di palla, ma questo non va’ contro il principio che il difendente deve porsi sempre in diagonale dinanzi all’ attaccante in modo da indirizzarlo sul suo lato debole? 2) Nella difesa elastica non c’è spazio per i concetti di diagonale e di copertura a triangolo, oppure convivono con i principi del CVA?E se si, in che modo convivono?Grazie.

      • giorgio pivotti ha detto:

        Spero presto, l’articolo è già pronto ed ha per titolo “Come parare i calci di rigore”.
        Quanto alle tue domande che peraltro mi sono già state poste da altri, replico anche a te con le stesse risposte ancor più precise perché aggiornate.
        Del controllo visivo attivo ne parlo in termini di studio e di analisi propositiva da almeno una quindicina decina d’anni e da circa cinque anni della Difesa Elastica che rappresenta la sua applicazione nel sistema a marcatura individuale da me elaborato. Chi si è preso la briga o ha avuto interesse di esaminare tali miei lavori si è avvicinato a loro leggendoli dalle riviste o visionandoli su Internet. E questo per me è già un traguardo lusinghiero che però non ha avuto sufficiente e concreta accoglienza in termini di diffusione nelle stanze che contano e mi riferisco alla Scuola Allenatori dai dilettanti, ai professionisti e ai tecnici del corso Master dove a tal proposito mi risulta s’insegni solo il sistema che oggi va per la maggiore, la Zona e le sue subordinate tattiche per come affrontare la fase difensiva, trascurando di trattare anche altri sistemi di gioco per alcuni versi innovativi qual’è appunto la Difesa Elastica ideata da me che sono un allenatore dilettante, minore non certo conosciuto né famoso. E’ un chiarimento ed una constatazione questa che basterebbero per risponderti anche se una precisazione va fatta lo stesso nel merito, vale a dire che nelle squadre professionistiche difendersi a Zona è cosa normale da quando è stata introdotta, un suo cambiamento o sostituzione in tale ambito e livello alto di gioco è solamente pensabile ma non realizzabile considerato in modo particolare quello che hai espresso anche tu, di cui non mi trovi d’accordo, a proposito della non capacità, adattabilità di un calciatore, difensore di saper applicare una marcatura individuale, elastica, se nella sua attività ha giocato sempre e solo a Zona.
        Però anche da quanto mi è stato riferito da allenatori di squadri dilettanti e giovanili, un gran numero di queste giocano esclusivamente o prevalentemente con marcatura individuale, senza però il controllo visivo attivo che appare ancora un tabù da sfatare, da conoscere o a uomo somigliante a quella vecchia maniera di passata memoria.
        Dirò di più ci sono allenatori di questo livello più basso sostenitori e fautori della Zona che non la praticano o in maniera mista per la semplice e sorprendente ragione che in tali categorie non ci sono i guardialinee come in quelle superiori e pertanto non possono fare ricorso, usufruire della tattica del fuorigioco stando in linea perché qui ancor più rischiosa da rilevare con la presenza del solo arbitro e quindi dicono di essere costretti a giocare a uomo.
        Viene da dire che se anche a livello professionistico mancassero i guardialinee, la Zona, la sua frequenza e sistematicità quanto al fuorigioco, il cui ricorso per la verità é diminuito negli anni tempi, non verrebbe praticata né avrebbe preso piede così rapidamente e globalmente.
        1) Non dobbiamo confonderci, la PFA è l’atteggiamento da assumere sui tiri contro nei passaggi tra avversari e soprattutto nelle palle dirette in porta; a tal proposito ti segnalo due gol evitabili clamorosi dell’odierna serie B sul mancato rispetto di tale regola che ritengo non saranno sfuggiti al commento di mister Cagni, il gol del 2 a 1 dello Juve Stabia al Pescara (allenatore Zeman) ed il secondo del Padova al Modena con i difensori giratisi completamente davanti alla porta sulla palla in arrivo. Quello che invece tu prospetti è l’atteggiamento del difensore nel dribbling, è tutt’altra cosa, riguarda la posizione da assumere nell’uno contro uno per non farsi saltare. Visto che me ne dai l’occasione esprimo la mia valutazione-concetto sulla situazione di gioco da te puntualizzata domandando prima di tutto dove sta scritto questo principio che prevede la posizione del difensore di fianco, ad invito di solito verso l’esterno, il lato debole del dribblatore? Questo principio per me non ha valenza tattica, lo ritengo un errore perché il difendente posizionandosi in questo modo di fianco se viene affrontato da un dribblatore scaltro o normale che ha capito il giochetto, con una contromossa o giro palla dall’esterno verso l’interno lo costringe ad un avvitamento del corpo di 360°, che gli fa perdere tempo e coordinazione, capita anche di vederlo cadere a terra per perdita dell’equilibrio, per poi andare a battere a rete sul secondo palo a girare come ho potuto appurare da gol registrati in situazioni del genere. Non solo ma se il dribblatore abbocca al suo invito succede che il difensori è costretto ad indietreggiare sempre di fianco accavallando le gambe una sull’altra inciampandosi come si è visto oggi sul gol dell’Ascoli al Verona con il difensore andato a gambe levate. In questi casi il difensore deve restare sempre frontale al dribblatore, gambe leggermente piegate, corpo in avanti, in tensione, con massima reattività, prontezza mentale e con un accompagnamento calcolato.
        2) Considerato che il controllo visivo attivo è elemento integrante e sostanziale della Difesa Elastica, la sua applicazione in funzione della diagonale è quasi scontata essendo strettamente legata alla copertura, alla chiusura dello spazio non guardando solo la palla ma tenendo d’occhio anche l’attaccante, per stringere e andare a marcare l’avversario di riferimento da parte del difensore di competenza in prima battuta; oppure l’attaccante che ha vinto il dribbling o inseritosi a sorpresa da dietro (anche a centrocampo eccetto l’uno contro uno vincente il termine sorpresa come causa di perdita dell’uomo non esiste se si applica il CVA anche in tale zona com’è corretto che sia) da parte del libero in seconda battuta, del giocatore che in difesa impersona la superiorità numerica, un uomo di esperienza, di qualità, dotato di grandi capacità nella lettura delle situazioni di gioco in atto in modo da intervenire al posto giusto nel momento giusto.
        L’attenzione avversario-palla, palla-avversario che si sviluppa con il CVA è il presupposto per la convivenza nella Difesa Elastica sia della diagonale classica sia dello scambio con triangolazione.

        • Domenico ha detto:

          Non sono d’accordo sul fatto che il difensore posizionato di fianco sia un errore,perchè innanzitutto il difensore non deve stare a guardare ne contromosse ne tanto meno gli spostamenti della palla,bensì deve guardare il proprio avversario in faccia o sul petto in modo sa seguirne i movimenti senza abboccare alle finte; e poi l’avvitamento del corpo di 360° è chiaro che costituirebbe un errore ma ciò non avviene se il difensore sa come indietreggiare correttamente senza compiere giri di 360° nè tanto meno accavallare le gambe.Detto questo lei quindi nell’1<1 suggerisce di rimanere frontali all'avversario che ci stà puntando??E in che modo indietreggia il difensore?E sopratutto il difensore che difende in maniera frontale nell'1<1 viene preso facilmente in controtempo.
          Per quanto riguarda il secondo punto, essendo che la difesa elastica prevede una marcatura individuale nel caso si affrontasse una squadra con tre punte molto mobili che svariano in orizzontale, i difensori come fanno a mantenere le giuste posizioni nell'eventuale diagonale o copertura?

          • giorgio pivotti ha detto:

            Le parole contano fino ad un certo punto anche se convincenti ma se tu vedessi i gol che ho registrato causati da questo movimento di posizione del difensore che sta di fianco ed arretra, accompagnando così l’avversario nel dribbling, basterebbero da soli a farti ricredere, penso.
            Non per questo evito il contraddittorio per fare le mie deduzioni alle osservazioni che hai fatto.
            Da quanto ne so e mi sembra giusta dal lato pratico, nel dribbling avviato si guarda, si tiene d’occhio solo la palla, i suoi spostamenti e non tanto il dribblatore men che meno la sua faccia o il suo petto caso mai il movimento delle gambe che entrano nella stessa inquadratura visiva della palla come elemento per non cadere nelle sue finte.
            L’avvitamento del corpo di 360° non è un errore del difensore ma la naturale rotazione su se stesso per passare ad esempio dal lato destro rivolto verso l’esterno a quello sinistro rivolto verso il centro per cercare di non farsi superare o di contrastare il tiro qualora come ho già detto, il dribblatore con una contromossa inverta rapidamente a giro la direzione dell’uno contro uno portandosi la palla sull’altro piede per andare a concludere sul palo più lontano. Quindi non si tratta di saper indietreggiare, si indietreggia giocoforza in quel modo con un movimento di accavallamento delle gambe nel senso che i piedi del difensore possono essere o vicini, affiancati o sormontati uno più interno dell’altro specie aumentando la corsa di accompagnamento.
            In che modo indietreggia il difensore? Ripeto, stando frontale, il concetto è chiaro e non implica assolutamente facilità nel farsi superare. Quelli della mia età si ricordano bene che un gioco che si faceva da giovani era quello di affrontarsi nell’uno contro uno stando appunto in questa posizione per non farsi scappare il compagno.
            Se hai letto cosa intendo per Difesa Elastica soprattutto nel confronto con la Zona, avrai percepito che in difesa si sta sempre in superiorità numerica rispetto agli attaccanti uno, due o tre che siano, ogni difensore ha il suo attaccante-avversario assegnato, abbinato che se si muove in ampiezza tanto o poco verrà sempre seguito e marcato dal suo diretto marcatore, salvo l’interscambio sempre possibile purché la situazione lo consenta vale a dire non ci sia velocità accentuata di corsa, di mobilità; se per diagonale o copertura intendi la presa di posizione nella marcatura con la Difesa Elastica è assicurata sempre con il controllo visivo attivo stando leggermente arretrati e più o meno stretti sull’avversario a seconda della sua pericolosità come riportato anche dalle figure nei miei articoli.
            Se invece la copertura o la diagonale è da effettuarsi sull’attaccante liberatosi dalla marcatura allora sarà il libero che sta dietro ai difensori, a preoccuparsi ad andare a chiudere sull’avversario previa lettura della situazione di gioco in evoluzione come già precisato.

            • Domenico ha detto:

              Mi scusi, mi era sfuggito questo particolare.Quindi la difesa elastica prevede una difesa a 3 più il libero staccato, o una difesa a 4 più il libero?

  15. Filippo C ha detto:

    COMBATTERE CONTRO IL TEMPO
    …fino a qualche anno fa l’allenatore cominciava la stagione nella prima quindicina di luglio con una rosa completa(o quasi), dove poteva costruire le fondamenta per la stagione che avrebbe dovuto affrontare insieme alla squadra.Un mese e mezzo di tempo per formare le basi per il campionato.
    La serie A possiede ancora questo privilegio,ma dalla serie B in giù
    gli allenatori si trovano in ritiro con un gruppo che cambierà per il 50-60% nell’arco di un mese,con arrivi e partenze e solo alla vigilia della prima giornata avrà a disposizione i ragazzi con cui condividere vittorie e sconfitte della stagione.
    Non avrà il tempo di conoscere e valutare i nuovi arrivati,di lavorare sulle carenze fisiche, tattiche e caratteriali,si troverà molti ragazzi provenienti dal campionato primavera non ancora abituati a problematiche di campo e di spogliatoio del calcio professionistico,ci saranno calciatori svincolati con problemi di condizione atletica,ecc.
    Come potrebbe esser gestita da un allenatore questa mancanza di tempo?

    • gigi ha detto:

      Purtroppo siamo entrati in un meccanismo che non ha soluzioni.Con il MERCATO sempre aperto e con i presidenti che creano rose di 30 giocatori,parlare di ORGANIZZAZIONE O PROGRAMMAZIONE è diventato difficile.O ti adegui o esci dal sistema.

  16. Federico ha detto:

    Salve Mister! Secondo lei come sono da suddividere le colpe per questo pessimo inizio dell’inter? Perchè le scelte sbagliate della società deve pagarle l’allenatore?non parlo solo dell’esonero ma anche delle grandissime critiche inutili, e tante volte incompetenti, come quelle della difesa a 3. Io credo che la colpa sia da suddividere in gran parte tra società e giocatori, e che il mister abbia solo una piccola responsabilità magari legata un po alla confusione delle voci sul suo conto. Grazie

    • gigi ha detto:

      L’errore più grave che ha fatto è stato quello di rendere palese,se ne sono accorti tutti perchè la televisione è implacabile,il suo stato confusionale.Il Presidente ha detto una frase che dice tutto”Non ha in mano la squadra” e questo non può essere accettato.

      • Domenico ha detto:

        Mister invece dal punto di vista tattico e psicologico quali sono stati gli errori di Gasperini.Io credo che il motivo principale per il quale la squadra non ha funzionato è soprattutto a livello psicologico,in quanto mi è apparsa palese la poca empatia tra il mister e la squadra che praticamente non ha mai accettato le idee del gioco di Gasperini(lo dimostra il fatto che ognuno giocava senza una direzione tattica precisa).E poi, dal punto di vista tattico, secondo me ha sbagliato il fatto di voler adattare i giocatori al suo modo di giocare,e non ha invece adattato il suo modo di giocare alle caratteristiche dei giocatori che aveva a disposizione.Non si può proporre una difesa a 3 senza alcun difensore rapido e veloce(vedi Lucio, Samuel e Ranocchia tre dei migliori difensori al mondo che sembravano 3 dilettanti allo sbaraglio).

        • giorgio pivotti ha detto:

          Domenico, contano i risultati come dicono in molti, anche i presidenti, se non vengono sei esonerato specie a livelli alti come l’Inter. Hai visto il terzo gol evitabile del Novara con ben cinque difensori ad attaccare la palla emanazione tattica della Zona e Rigoni rimasto libero, senza marcatura solo davanti alla porta a sfruttare la corta respinta di J.Cesar? I gol che ha preso l’Inter sotto la gestione Gasperini sono stati segnati con la difesa nerazzurra sempre in netta superiorità numerica quindi la difesa a tre non c’entra, le ragioni sono altre tra cui quella di prendere gol facili a causa della Zona ma di questo aspetto calcistico nessuno ne parla, si preferisce disquisire d’altro.
          E poi com’è mai possibile che allenatori esonerati da poco tempo trovino così presto lavoro secondo un turn over che lascia da parte, dimentica tutti gli altri che aspettano da mesi, da anni una chiamata? Per me è inconcepibile o venire esonerati è diventato ora un merito.

          • Domenico ha detto:

            Sul turn over degli allenatori concordo, però sul fatto della difesa io non mi riferisco solamente ai gol subiti, ma alla mancanza di sicurezza e la totale confusione che regnava nella difesa di Gasperini anche in fase di possesso, forse proprio perchè i difensori si sentivano a disagio in quel modulo.Non lo so è stata una sensazione mia, ai vari Lucio e Samuel probabilmente non è andato giù il fatto di modificare i meccanismi di un reparto che, negli ultimi anni tranne alcune partite del periodo delle gestione Leonardo,è sempre andato benone.

            • giorgio pivotti ha detto:

              Valencia vs Barcellona 2 2 : evitabili i gol del Barcellona.
              Il Valencia dopo essere andato una prima volta in vantaggio su autogol della difesa ed una seconda su papera di un difensore nell’intercettare la palla, si lascia raggiungere prima da Pedro e poi da Fabregas su azioni pressoché uguali nel senso che alla base dell’errore tattico commesso dalla difesa ci sta la Zona con la linea rigorosamente rispettata, corta davanti alla porta sul primo pareggio e sempre con la linea alta, salendo per mettere in fuorigioco l’attaccante avversario, nel secondo pareggio.
              Ho segnalato questi due gol evitabili per sottolineare ancora quanto possano ricadere a proprio svantaggio i meccanismi tattici della Zona che il Valencia ha applicato con la linea facendo scattare il fuorigioco senza riuscirci con il risultato amaro di aver conseguito solo un pareggio quando la vittoria contro i più quotati avversari era veramente a portata di mano.
              Non è che la sicurezza e lo stato confusionale dell’Inter che ripeto i gol li ha sempre subiti in netta superiorità numerica con Gasperini anche giocando a tre in difesa, siano derivati in buona parte dal giocare a Zona, sistema già di per sé complicato date le sue molteplici e simultanee variabili tattiche che per avere successo richiedono sincronismo e intesa perfetta tra i difensori, cosa che all’Inter è venuta a mancare con la vendita di giocatori importanti e con il calo vistoso, netto di elementi irriconoscibili sul piano del rendimento rispetto alla squadra che ha vinto gli ultimi scudetti? Se Gasperini indipendentemente dal suo modulo tattico prescelto avesse giocato con una marcatura individuale attenta, stretta quanto basta, supportata dal controllo visivo attivo, al posto della Zona, forse sarebbe ancora sulla panchina dell’Inter oppure neanche questo sarebbe stato possibile fare perché i giocatori nerazzurri l’avrebbero rifiutata non adattandosi alle loro caratteristiche di gioco tattico difensivo?
              La domanda è: una squadra abituata a giocare a Zona in difesa può cambiare modo di giocare passando alla marcatura individuale privilegiando il controllo dell’avversario rispetto alla linea, al fuorigioco, all’attacco alla palla? In ambito giovanile suppongo senz’altro di si, in quello professionistico sarebbe possibile ma nutro dei dubbi.

            • Domenico ha detto:

              Rispondo qui al Sig. Pivotti, in quanto non è apparsa la scritta replica.Probabilmente è molto difficile insegnare il CVA a giocatori adulti, perchè è un concetto che andrebbe spiegato ed insegnato già dalla categoria Pulcini, dove vi iniziano ad essere dei presupposti per insegnare la marcatura.Detto questo avrei delle domande specifiche da porle sia sul CVA che sulla PFA, mi dica lei se posso farlo direttamente qui, o in altra sede.Grazie.

            • gigi ha detto:

              Penso che l’errore di Gasperini di insistere avrebbe potuto avere un’esito diverso se i giocatori si fossero confrontati con lui invece di SUBIRE solo.Il problema grosso oggi è di non avere leader in campo.

  17. Domenico ha detto:

    Buongiorno Mister,come avrà notato sono un nuovo,ma già assiduo frequentatore del suo blog.Innanzitutto volevo complimentarmi con lei che, ha messo a disposizione di tutti la sua immensa esperienza, dimostrando di essere una persona umile rispondendo(me ne rendo conto) anche alle domande più banali.Inoltre volevo chiederle dove posso trovare gli articoli vecchi scritti da lei, dato ho trovato solo la finestrella degli articoli recenti.La ringrazio.

  18. usualemiusualemi ha detto:

    Buongiorno Mr.
    Sono tifoso dell’empoli e per me Lei sarà sempre e solo il nostro grande Mr.
    Volevo giusto rilevare un paio di questioni chiedendo al riguardo un Suo parere esperto.
    L’Empoli quest’anno è partito malissimo, nonostante abbia cambiato poco e fatto scelte di mercato, sulla carta, anche giuste.
    Però in ogni partita ci sono tanti errori individuali in difesa (Tonelli, Vinci…) e ogni giocatore pensa di poter risolvere la partita per conto proprio, della serie “ognun per sè e Dio per tutti”, come ha fatto, a titolo di esempio lampante, Saponara a Crotone, quando sull’1-0 per l’empoli, in contropiede, in 3 azzurri contro 1 del crotone, defilato sulla destra, ha preferito andare a sbattere contro l’unico difensore, piuttosto che passarla ai suoi compagni, per poi dire loro (si legge il labiale dalle telecamere) non vi avevo visto…
    Non dico altro, perchè Lei, che di calcio ne capisce e ne mastica da sempre, ha capito dovo voglio andare a parare, ovvero:
    1) come è possibile che Aglietti, in 2 anni non sia riuscito a creare un gruppo vero?
    2) perchè il presidente Corsi, che Lei consoce benissimo (nel bene e nel male), sta concedendo tutto questo tempo e questa “comprensione” ad Aglietti, mentre con altri (senza far nomi) ha resistito molto meno prima di esonerarli?
    3) continuare con Aglietti è, a mio avviso, un evidente errore, perchè si rischia di trovarsi a lottare per la salvezza con giocatori senza mentalità appropriata e con un allenatore inesperto al riguardo: che ne pensa?
    Nel ringraziarLa per l’attenzione, La saluto con tanta stima nella speranza, manco a dirlo, che il dopo Aglietti sia… il Cagni TRIS!
    A presto

    • gigi ha detto:

      Anche a me è con il Piacenza al secondo anno è capitato di partire male.Il vantaggio è stato che conoscevo l’ambiente e il direttore sportivo e ne siamo usciti.Quindi penso che all’inesperienza di Aglietti porrà rimedio Vitale e l’allenatore saprà fare rendere la squadra.Quest’anno dovete avere un pò di pazienza anche perchè la mancanza di Coralli è determinante.

  19. Roberto ha detto:

    Buon pomeriggio, Mister.
    Volevo un suo parere sul Vicenza. Premetto che auguro a Baldini e alla squadra di riprendersi quanto prima, tuttavia mi sembra che abbiano grosse difficoltà a difendere e di questo passo non si va lontano. E’ possibile che la cura per la fase difensiva e per la marcatura sia scaduta così tanto? Non credo che presi singolarmente i giocatori siano scarsi, ma beccano dei gol imbarazzanti! Cosa succede in questi casi? Manca l’autostima? Il tecnico non insegna a difendere? Frenesia da calcio “spettacolo”? Mi aiuti a capire, grazie.
    PS: spero sempre di vederla un giorno sulla panchina biancorossa…

    • gigi ha detto:

      Per quanto riguarda la panchina ci sono andato molto vicino.Sapere il perchè il Vicenza non stia esprimendo le qualità che ha non te lo sò dire.Baldini ha l’esperienza necessaria per uscirne e quindi c’è solo bisogno di avere pazienza e vedrai che faranno un’ottimo campionato.La squadra è da alta classifica.

  20. giorgio pivotti ha detto:

    HELLAS VERONA VS PADOVA 2 2 : EVITABILI I GOL AL PADOVA, IMPARABILI QUELLI AL VERONA
    Faccio seguito alla classificazione dei gol per segnalare a completamento della disamina sul piano del riscontro pratico i quattro gol esemplari dell’anticipo giocato ieri sera tra Hellas Verona e Padova anche come spunto per i tuoi commenti televisivi alla serie B di oggi.
    Sul primo gol Juanito mette al centro per l’accorrente Russo centrocampista che si è inserito in area completamente solo e libero da marcatura per colpa del n. 7 Marcolini suo diretto avversario che attratto dalla palla se lo lascia sfilare alle spalle; gol evitabile segnato per mancato rispetto del controllo visivo attivo nella marcatura individuale elastica.
    Sul secondo gol Cutolo indovina il tiro da campione mandando la palla in rete battendo sotto la traversa; gol imparabile su tiro da manuale, dalla balistica perfetta (come già precisato qui non c’è errore di nessuno, solo prodezza del calciatore):
    Sul terzo gol D’Alessandro segna tirando al volo in completa solitudine; gol evitabile con la stessa motivazione del primo.
    Sul quarto gol Cacia pareggia i conti superando alla grande due avversari; gol imparabile su dribbling vincente di classe che supera e annulla ogni errore difensivo qualora ci fosse.

    ….L’importante,ripeto,è vedere che i difensori non facciano errori eclatanti nella tecnica specifica del ruolo, hai risposto: Marcolini e D’Alessandro segnano proprio grazie ad errori eclatanti come guardare, attaccare la palla derivato dalla Zona e non marcare prioritariamente l’avversario come richiesto dalla Difesa Elastica.

  21. army71 ha detto:

    Salve Mister, premetto che ho una grandissima stima pr Lei e la seguo sin dai tempi della Samb volevo farle una domanda: se lei dovesse affrontare in una finale di Champions una squadra schierata con il modulo 3-5-2, per batterla come si schiererebbe è ovvio siamo nella teoria dei numeri e prescindiamo dalle caratteristiche dei giocatori…..mi risponda però…Grazie….vorrei vederla un giorno sulla panchina della mia amata Inter…ma si sa nella nostra squadra non c’è spazio per allenatori preparati a parte Mou…Con affetto

    • Nuario ha detto:

      Nessuna squadra di Champions giocherebbe una finale con il 3-5-2…

    • gigi ha detto:

      Hai detto giusto i numeri non contano.Conta la conoscenza dell’avversario e,sopratutto,la conoscenza della tua squadra in riferimento a quel tipo di partita.Nella preparazione della gara tu devi mettere come obbiettivo primario il rendimento massimo di ogni tuo elemento con il modulo adatto sia a loro che all’avversario.In una finale la scelta è sempre quella di fare giocare i giocatori che stanno meglio i riferimento non soltanto alle loro qualità tecniche ma anche alla loro PERSONALITA’ e reazione allo stress.

  22. Cristian ha detto:

    Faccio dei nomi…..Collovati, R. Ferri, Vierchowod, Bergomi, Ferrara, M. Mannini, Baresi, Scirea, Gentile, Tassotti, Francini, Matteoli, Dossena, Donadoni, B. Conti, Giannini, Albertini, Evani, Mancini, Vialli, Altobelli, Baggio R., Zola…….mi fermo…..quando riusciremo ad avere di nuovo campioni di questo livello?? Senza nulla togliere ai giocatori di oggi….ce ne sono di bravi…ma questi che ho elencato avevano tutto, dalla classe alla personalità……credo che nei difensori siamo peggiorati molto!

    • Fabio ha detto:

      Mi verrebbe di aggiungerne tanti altri, a cominciare da Nesta-Cannavaro, chissà quando la riavremo una coppia di centrali così… Finchè nel calcio ci saranno certi presidenti e/o Direttori sportivi del cavolo che comprano stranieri ovunque invece di far crescere i nostri settori giovanili sarà molto difficile. I calciatori che hai nominato erano forti anche da giovani, le nostre U21 vincevano gli Europei, adesso neanche si qualificano. Non è un caso che al Mondiale siano arrivate sul podio le 3 nazionali che lavorano di più sui giovani. Dico io ma di tutti gli stranieri che giocano in serie A ma possibile che fra Serie B, Serie C e Campionato Primavera non si sia trovato qualcuno che fosse di pari livello ?
      Giovinco per esempio è dovuto andare a Parma per andare in Nazionale (per far posto a Martinez ?…), Rossi addirittura all’estero, come Santon. Tutti quei giocatori nominati sopra quando sono andati in nazionale giocavano tutti in squadre di alto livello. Un conto è giocare costantemente in Champions League o lottare ogni anno per lo scudetto, un conto è giocare in squadre che come obbiettivo arrivano al massimo all’Europa League. Credo che anche a livello di mentalità poi anche questo incida.

      E non dimentichiamoci mai dei contratti che vengono fatti oggi. Non so se la voglia di emergere di una volta sia sempre la stessa…
      Lei mister che ne pensa ? Un saluto

      • gigi ha detto:

        Sono daccordo in parte perchè dipende anche dalla mentalità dei giocatori.Ti spiego.Finito il campionato a Empoli ho detto a Giovinco”non tornare alla Juve,vaiin una squadra come la Samp,il Parma ecc..,non sei pronto per le grandi platee,fai esperienza e arrivaci pronto in tutti i sensi”risposta”No io ci vado e me la gioco”.Non era pronto ed è stato due anni fermo.Santon,dopo l’esordio eccezzionale ha fatto un’anno che sembrava non avesse mai giocato.Vedi se tu vai all’estero ti accorgi che i giovani calciatori HANNO FAME e pensano solo a giocare e hanno sempre una carica agonistica elevata.I nostri sono viziati e arrivano a capire le cose solo dopo avere preso delle MUSATE.

    • gigi ha detto:

      E’peggiorata la GENERAZIONE,non soltanto calcistica.Noi avevamo una cultura basata su dei principi e valori che adesso fai fatica ad insegnare.Ci dovremo tornare inevitabilmente perchè,altrimenti,resteremo indietro.

      • Cristian ha detto:

        Il carattere, la personalità…i valori e si…sono tutto! I giocatori nati da fine anni 50, da Vierchowod quindi per capirci, Collovati ecc e quelli nati negli anni 60, la generazione di Donadoni, Vialli, Mancini, Maldini ecc….per me e la mia generazione sono stati i calciatori che seguivamo e avevamo come modello da ragazzi….credo che non avevano nulla da invidiare a quelli precedenti, che sono sulla bocca dei nostri padri…..ma ora non credo che per i ragazzi sia la stessa cosa….ripeto nulla da togliere ai bravi giocatori di oggi…..ma qualcosa è nettamente diversa……oggi è difficile per esempio far giocare in difesa un ragazzo…per loro è sinonimo quasi di essere scarsi…..io ho imparato a marcare, oltre che per gli insegnamenti che ho ricevuto sul campo, seguendo lo zar Pietrone Vierchowod, oppure Moreno Mannini e Collovati….tre giocatori, forza e sfrontatezza, velocità e sveltezza e classe ed eleganza….oggi tutti vogliono fare gli Ibrahimovic ecc ecc……queste mie parole sono quasi più uno sfogo che una lucida considerazione….scusatemi…

        • gigi ha detto:

          Mancano gli esempi in tutti i campi,o meglio,la televisione ci propone esempi negativi e,alle volte,invece di criticarli li esalta.

          • Filippo C ha detto:

            …il calcio inteso come “ambiente calcio” è solo lo specchio della società che stiamo vivendo…i valori che si portano sul terreno di gioco,sugli spalti ed ora sui divani(davanti alla tv)sono quelli costruiti dall’educazione famigliare e sociale,se queste mandano messaggi sbagliati i risutati non possiamo pensar possano esser diversi.

  23. Cristian ha detto:

    Salve mister, è la prima volta che le scrivo, ne approfitto per farle i complimenti e per dirle che la stimo molto. Sono un grandissimo tifoso della Roma e soprattutto grandissimo tifoso del calcio. Sono un ex calciatore, quindi mi piace parlare di calcio, soprattutto con chi ha una carriera di tutto rispetto come la sua. Torniamo a noi. Non vorrei parlare ancora della Roma, visto che ancora la sto “studiando” ma in futuro mi piacerebbe sapere alcune cose da lei; l’unica cosa che intanto posso dire è che sono d’accordo sulle sue dichiarazioni rilasciate in un intervista in cui diceva che i metodi di Luis Enrique non sono nuovi, ma si usavano 30 anni fa. Molti giornali, purtroppo, sono un aspetto negativo del calcio, perchè informano male e fomentano quei tifosi che non conoscono il calcio e cambiano pensiero partita dopo partita. Sinceramente, anch’io sono rimasto sbalordito da tutti questi articoli che parlano di innovazione nell’allenamento, dopo aver visto gli allenamenti fatti fare da “Lucho” ai suoi ragazzi; certo, alcuni esercizi saranno sicuramente nuovi, ma il succo poi, è quello di sempre. Cambiando discorso, le vorrei fare una domanda; sto seguendo con particolare attenzione l’Empoli di Aglietti. Secondo me ha una rosa molto interessante, ricca di giovani e questo mi fa un immenso piacere e attira sempre più le mie attenzioni. Secondo lei, dove può arrivare questo Empoli? Può lottare per la promozione? E Aglietti, quanto è preparato (che lei ne sappia)? Come primo messaggio la vorrei ringraziare per le sue risposte e le auguro di tornare ad allenare il più presto possibile.

    • Cristian ha detto:

      Ciao Cristian…potresti differenziarti aggiungendo una sigla al nome? Altrimenti facciamo confusione….grazie!

    • gigi ha detto:

      Anche io spreo di tirnare sul campo in fretta.Per quanto riguarda la Roma bisogna aspettare almeno 5-6 gare per capire anche se Luis ha detto una frase che non preannuncia niente di buono,in Italia naturalmente,e cioè che vuole fare un gol più degli altri.Purtroppo da noi L’IMPORTANTE E’VINCERE.Poi parlando dell’Empoli sono daccordo con te,anche se è partita non benissimo.Aglietti è un buon allenatore,anche se ancora inesperto,e ha ua squadra di qualità ma giovane,adesso rientrerà Coralli e le cose andranno meglio.Oltretutto è stato mio giocatore a Verona.

      • Cristian(Roma) ha detto:

        Sono d’accordo con lei per quanto riguarda la Roma; aspettiamo 5-6 giornate e vediamo se lo spirito sia quello giusto e se il gioco di Luis possa essere applicato al calcio italiano. Per quanto riguarda l’Empoli, penso che aver fatto solo 4 punti in 4 giornate sia solo una questione di calendario; pur avendo, come ripeto, una rosa competitiva e di qualità, ma molto giovane, può stare benissimo di perdere con il Pescara di Zeman (ho visto un Immobile cresciuto e decisivo), il Brescia che è partito subito bene e la Samp che punta a tornare in serie A. Sono sicuro che i ragazzi si rifaranno a Crotone. Saluti mister. Sempre forza Roma!

        • gigi ha detto:

          Non è andata bene a Crotone,l’espulsione di Cesaretti assurda.La Roma ha fatto meglio dell’Inter però non riesco a vedere Totti così fuori dal gioco e rincorrere l’avversario.

          • Cristian(Roma) ha detto:

            Per quanto riguarda l’Empoli, non ho visto la partita quindi non posso esprimermi; peccato perchè adesso, se non torna a vincere, la strada mano mano si fa sempre più in salita. Certo, il campionato è lungo, ma è anche vero che è un campionato difficile. Per quanto riguarda la Roma, devo dire che la partita mi è piaciuta; vedo i progressi, ma ho sempre paura delle “pazzie” di mister Luis: Perrotta e Taddei terzini possono andare bene nel suo discorso di attaccare e conquistare campo sin dal 1° minuto, ma per la mia filosofia non li vedo bene..forse dobbiamo abituarci a questo stile di gioco o aggiornarci. Se questo modo di giocare cambierà la mentalità del calcio italiano ben venga, ma se nel ripetere questa soluzione si rischia di fare figuracce allora è meglio tornare al “calcio italiano”. Per quanto riguarda Totti, il modo di farlo giocare (rientrare per sfruttare le sue caratteristiche di “palleggiatore”, possesso palla, assist e aprire gli spazi) mi fa sorgere un dubbio: se al suo posto ci fosse Borriello o Osvaldo, farebbero anche loro questo tipo di movimento? Concludo dicendo la mia su Osvaldo: secondo me al 20° del secondo tempo andava sostituito, era sfinito (secondo me, a differenza di quanto dicono, non è ancora nella forma migliore); avrei visto bene Bojan per giocarsi il tutto per tutto. Lei che ne pensa? Spero che Luis Enrique non ci deluda, che porti un cambiamento al calcio italiano; sono ottimista, speriamo bene!!

            • gigi ha detto:

              Ragazzi il calcio è EQUILIBRIO E RAZIONALITA’ se poi si vuole INVENTARE per volere essere per forza protagonisti andando contro ogni principio,ve lo garantisco,ci si sbatte il muso.Come ho sempre detto ogni giocatore va fatto giocare dove rende di più e non credo che sia Perrotta che Taddei rendano meglio da terzini anche perchè,così,prenderanno un sacco di gol.Vedere Totti spaesato mi ha fatto male….

      • Fabio ha detto:

        A proposito di Empoli mister, visto che è la mia squadra e che ultimamente le cose vanno tutt’altro che bene: gli ho visto prendere parecchi gol, diversi per errori difensivi evitabilissimi. Mi viene di pensare però che se la difesa prende tutti questi gol dipenderà anche dal centrocampo ? Il rientro di Coralli non potrà che giovare alla squadra, questo è certo. Aglietti però ha messo spesso in campo la squadra con il 4-2-3-1, forse è un po’ troppo sbilanciata. Io questa squadra, per caratteristiche dei giocatori, la vedrei bene con un 4-4-2, con Tavano a giocare vicino a Coralli e con Busce e Saponara o Lazzari sugli esterni. Non sarebbe più equilibrata così ? Grazie.

        • gigi ha detto:

          I gol LI PRENDE LA SQUADRA e non il reparto.Ultimamente non li ho visti dal vivo e quindi faccio fatica a dare un giudizio.Sò,però,che Aglietti è preparato e quindi,con il rientro di Coralli,saprà anche come fare il modulo giusto.

  24. giorgio pivotti ha detto:

    Barcellona vs Milan 2 2 : evitabile il gol di Pedro.
    Il Milan poteva fare il colpaccio a Camp Nou e portare a casa la vittoria sul Barcellona, la squadra del momento super attrezzata, se non fosse stato per la Zona, per i suoi tatticismi quali soprattutto la linea ed il fuorigioco che hanno causato il gol evitabile di Pedro complice Zambrotta cui va addebitata la responsabilità del pareggio blaugrana. Zambrotta che se vuole sa anche marcare l’uomo, si è lasciato incantare dalla palla, dal suo sviluppo a sinistra, è rimasto fermo seguendo il dettato della Zona, non ha girato la testa a destra attuando il controllo visivo attivo per andare preventivamente a chiudere lo spazio su Pedro con una marcatura individuale intelligente e ragionata. Questo gol evitabile importante e significativo è l’ultimo della serie che registro da oltre vent’anni a supporto del mio studio di analisi della fase difensiva dandomi un’ulteriore conferma sulla rischiosità, incertezza e aleatorietà della Zona e dei suoi noti risvolti tattici che solo una marcatura individuale, supportata dal controllo visivo attivo avversario – palla, palla – avversario con la corretta presa di posizione sull’attaccante è in grado di prevenire ed eliminare.
    Con la Difesa Elastica, Pedro non avrebbe certamente segnato perché Zambrotta si sarebbe venuto a trovare non in quella posizione tattica richiesta dalla Zona ma in marcatura stretta di lato interno tra lui e la porta.
    Credo che la marcatura individuale, non a uomo di passata memoria, elastica ed il controllo visivo attivo siano le armi migliori in fase difensiva per le esigenze del calcio moderno che non ha bisogno di tatticismi e di espedienti per fermare l’uomo senza averlo prima marcato.
    Sarebbe interessante affrontare qui il tema del confronto tra la Zona e la Difesa Elastica alla luce degli errori tattici commessi sui gol evitabili come quello di Zambrotta; la base di discussione potrebbe essere il mio articolo pubblicato sull’Allenatore dell’Aiac n. 1 del 2010.

    • Marcello ha detto:

      Egr.gio Sig. Pivotti, mi permetta di non essere totalmente d’accordo con lei in merito a questo post. Sicuramente c’è l’imperdonabile errore di Zambro sulla marcatura di Pedro, ma, secondo me, si è tarttato di un errore collettivo della difesa. In particolare credo che, come hanno ben detto a Sky, tutti conisderavano la palla gestita da Messi come recuperata, tanto più che la Pulce è passata in mezzo a tre difensori, è poi stato seguito da Abate, non uno lento, e nessuno credeva che riuscisse a prendere quella palla e soprattutto a fare un passaggio simile. Vredo che questo gol dimostri come i giocatori del Barca ci credano sempre e cerchino comunque di arrivare primi sulla palla. Poi c’è la Pulce che riesce ad inventare numeri ancora prima che l’avversario abbia l’idea di cosa voglia fare.

      • giorgio pivotti ha detto:

        Vedi Marcello, da colleghi possiamo darci del tu, come scritto ho visto e registrato tantissimi gol evitabili nel corso degli anni causati dal mancato rispetto del controllo visivo attivo e quindi per assenza di marcatura; questo di Pedro è uno fra i tanti gol il più eloquente ed evidente, fa più specie in quanto Zambrotta è rimasto immobile sulla linea della difesa a godersi lo spettacolo di Messi che proprio per essere un fuoriclasse, dal quale puoi aspettarti di tutto anche di far passare la palla tra tre difensori, non puoi a maggior ragione allentare mai la morsa e rilassarti a guardare come andrà a finire l’azione. Zambrotta ma come lui tanti altri si è lasciato ipnotizzare dal pallone, da Messi, nel caso suo la distanza da Pedro era macroscopica e quindi di maggior impatto visivo anche se più in generale tale spazio di solito è ridotto rispetto all’attaccante, sufficiente tuttavia per non impedirne la sua conclusione a rete a causa dell’errore tattico di trascurare la marcatura individuale privilegiando l’attacco alla palla, la linea e il fuorigioco in sintonia con la Zona.

        • Marcello ha detto:

          Io ti do volentieri del tu ma, purtroppo , non sono un collega, altrimenti capirei qualcosa di più…. Quanto dice comunque è giusto.

        • nico ha detto:

          Adoro questo blog perchè chi parla ha grande cognizione di causa, adoro Mister Cagni e l’ho già detto in altri post, adoro le disamine tecniche e tattiche.
          Tuttavia vorrei replicare a questa analisi tattica con una manciata di luoghi comuni che sono l’essenza del calcio giocato. Qualcuno dice che la partita perfetta termina 0-0. Perchè? perchè stando alla tattica, se tutto funziona non si concedono margini per far gol. Proprio per questo motivo, tutti i gol nascono da un errore. Tutti. Una diagonale sbagliata, una marcatura saltata sono più evidenti, ma non vanno dimenticate le palle perse a centrocampo. Ricordo uno Juve-Milan in cui sugli sviluppi di un calcio d’angolo del Milan, Pirlo raccolse la palla al limite dell’area della Juve e si avventurò in un dribbling che scateno il contropiede e il gol della Juve.
          Si parlò dell’inefficacia di alcuni difensori… ma per me la “colpa” del gol ce l’ha Pirlo.
          Messi ha fatto qualcosa di impossibile. E’ passato in mezzo a 3 difensori prendendo loro 2 metri nello spazio di 10 metri.
          Immagino Mister Cagni rabbrividire nell’osservare dei difensori saltati così facilmente. Per me se proprio dobbiamo evidenziare un errore, certo non è tattico o tecnico, ma sopratutto di valutazione. Nessun giocatore del Milan pensava che Messi potesse capitalizzare quell’azione, primo fra tutti Abate che si sente velocissimo ed è stato bruciato.
          Messi è un extraterrestre, e se il calcio non avesse questi “crak” in termini di giocatori, errori, giocate, non sarebbe lo sport più bello del mondo bensì uno sport meccanico di una noia mortale (vedi volley).
          Un saluto a tutti, Buon campionato

          • giorgio pivotti ha detto:

            Secondo me non è vero che tutti i gol nascono, sono causati da errori individuali o di reparto e che la partita senza errori d’ambo le parti è la sola che può finire 0 a 0.
            Dobbiamo intenderci a proposito dei gol sul concetto di errore per mettere a fuoco la questione e sfatare finalmente questa affermazione che sento dire da tempo rispondendo anche ai gol evitabili di cui da tempo mi occupo.
            Ci sono errori sistematici dei difensori che una volta individuati appunto perché ripetitivi si possono correggere ed eliminare; altri errori involontari che dipendono dal caso, dalla circostanza, dall’episodio singolo di gioco ed infine “errori” ma sarebbe meglio dire effetti che non sono imputabili allo sbaglio di nessuno perché sono la diretta derivazione della bravura, della classe di un giocatore che fa una prodezza, un tiro in porta all’incrocio dei pali o una corsa più veloce.
            Fatta questa premessa di base occorre analizzare tutti questi errori in rapporto agli effetti che producono e al tipo di gol che ne consegue.
            Nel calcio bisogna tener conto che ci sono errori sempre uguali, gli stessi e ripetitivi rilevabili ad un occhio allenato, esperto come quando ci si gira sistematicamente sulle palle dirette in porta o sui passaggi terminal tra avversari prima che la palla entri in rete con la conclusione finale oppure quando si lascia libero l’attaccante per seguire il dettato della Zona, linea, fuorigioco, attacco alla palla a danno della marcatura individuale, che causano i cosidetti GOL EVITABILI, gol che si possono prevenire, eludere se il difensore rispetta la posizione frontale attiva in sostanza fa regolare opposizione fisica senza voltarsi oppure esegue la marcatura individuale, elastica con il controllo visivo attivo rinunciando alla linea, al fuorigioco, all’attacco della palla emanazioni della Zona, in sostanza senza più commettere questo genere di errori tattici individuali e di reparto.
            Poi ci sono tutta una serie di altri errori in senso lato che non si possono correggere a priori con gli allenamenti e i correttivi idonei come del caso precedente in quanto immanenti, insiti nel gioco che dipendono da fattori diversi legati alla bravura del singolo nel dribbling, alla casualità come un tiro sporco, una deviazione involontaria, alla papera del portiere, del difensore, alla capacità atletiche maggiori dell’attaccante sul difensore come lo stacco più alto nel salto per andare a colpire di testa, la corsa più veloce nello sprint, la prestanza fisica, alla svista arbitrale per rigore concesso su fallo inesistente, per gol non convalidato con palla che ha superato la linea di porta, per calcio di punizione inesistente, ad una palla vagante, ad un tiro dalla balistica perfetta all’incrocio dei pali, ad un rimbalzo difettoso della palla, alla stessa superiorità numerica derivante da espulsione di un giocatore, ad un prodezza di tacco, di testa, di ginocchio, e cosi via. Questi errori che non si possono eliminare né correggere a priori riguardano i cosidetti GOL IMPARABILI, ne sono la causa diretta ed i portieri poco o nulla possono fare per evitarli.
            Questa seconda categoria di errori che ci sarà sempre nel calcio, non è eliminabile; eliminabile sono invece solo gli errori della prima categoria sopra indicata, di conseguenza dire che tutti i gol sono evitabili è un’affermazione gratuita, superficiale e non rispondente alla verità.
            I gol, tutti i gol che si vedono sui campi da gioco segnati nei modi più diversi e disparati, si dividono in due grandi categorie EVITABILI ED IMPARABILI.

            • gigi ha detto:

              Avete fatto una bella disamina sula fase difensiva e ognuno ha espresso il proprio parere con cognizione e tutti potreste avere ragione ma,secondo me,non va analizzato il gol solo dalla parte dell’errore del difensore o della fase difensiva.Mi spiego meglio.E’chiaro che se la squadra prende gol c’è stato un errore nella FASE difensiva ma,accettato che ci sono attaccanti che sono immarcabili come Messi,quello che bisogna analizzare e correggere sono le posizioni del corpo e l’atteggiamento in riferimento alla tecnica difensiva del singolo e della squadra anche se devi accettare la bravura dell’avversario e quindi prendere gol.L’importante,ripeto,è vedere che i difensori non facciano errori eclatanti nella tecnica specifica del ruolo.

  25. Aldo ha detto:

    Mister torni a Empoli, il suo nome sta girando fra i tifosi (non so da dove venga fuori o se ci sia un fondo di verita’) sappia pero’ che per noi sarebbe bellissimo, la squadra e’ + che buona, anche se s’e’ perso le ultime 3. Un saluto.

  26. giorgio pivotti ha detto:

    Empoli vs Sampdoria 1 3
    Cosa ne pensi del gol evitabile di Pozzi segnato di testa, solo completamente smarcato davanti alla porta con la difesa dell’Empoli schierata a zona sul cross di Semioli e di quello altrettanto evitabile dello stesso Pozzi che avanza libero, entra in area senza un minimo di marcatura e di piatto destro chiude la partita?
    Due gol evitabili causati dalla Zona, dalla linea, dall’attacco-attrazione verso la palla dove la marcatura individuale è inesistente e tanto meno il controllo visivo attivo.
    Vicenza vs Torino 0 1
    Stesso discorso, in tre del Vicenza vanno a saltare per colpire la palla lasciando libero Bianchi che riceve e batte a rete con l’opposizione fisica sbagliata di un difensore che si gira sulla palla in arrivo a due passi dalla porta?
    Oltre agli schemi e ai moduli di cui hai trattato, tu che conosci bene l’evoluzione storica dei sistemi difensivi perché non affronti il tema della Zona e delle sue collegate tattiche difensive, linea e fuorigioco soprattutto per aprire un dialogo con gli utenti sulla attualità o meno di tale sistema difensivo che ritengo superato per soddisfare le esigenze del calcio moderno, veloce nella corsa e nella circolazione della palla, da sostituire con una marcatura individuale, elastica accompagnata dal controllo visivo attivo, adatta a prevenire gol evitabili come quelli citati e affrontare la fase difensiva senza incertezze e rischi tattici?
    Grazie per l’attenzione.

    • gigi ha detto:

      il problema più grosso è la mancanza della conoscenza della MARCATURA. La tattica non ha grande importanza se il marcatore di Semioli si fa drliblare all’interno e quello di Pozzi lo perde,non parliamo del portiere che ha preso il gol nell’area piccola.Lo stesso vale per il Vicenza,si vedono difensori che negli ultimi venti metri indietreggiano invece di fare perdere spazio e tempo all’attaccante.

      • giorgio pivotti ha detto:

        La mancanza o la mancanza di conoscenza della marcatura individuale dipende da un unico fattore, la Zona, che pure prevede nei suoi precetti di marcare, saper marcare l’uomo nella zona.
        Addossare la colpa, la causa di questi gol evitabili alla Zona sembra quasi un tabù quando é evidente che nella realtà del nostro calcio in fase difensiva, con la linea ed il fuorigioco, molti rischi e molti guai sono la diretta conseguenza della sua applicazione.
        Semioli avrà anche dribblato il suo avversario ma il suo gesto tecnico per quanto ammirevole non avrebbe influenzato più di tanto, non avrebbe sortito effetti se Pozzi fosse stato marcato, lo stesso vale per Bianchi.
        Gasperini dell’Inter a furor di popolo è costretto a rivedere il suo modulo a tre in difesa perché troppo vulnerabile, facilmente perforabile a detta di tutti. In verità anche qui la causa della debacle dell’Inter è da attribuirsi esclusivamente alla Zona, i gol evitabili di Miccoli e di Hernandez sono stati segnati entrambi in netta superiorità numerica della difesa nerazzurra, è stata la mancanza di marcatura a lasciare il segno.
        I fautori, sostenitori della Zona non riescono e non vogliono vedere questi errori tattici causati dalla non marcatura individuale dell’attaccante né a fare autocritica per il sistema difensivo adottato.

        • Domenico ha detto:

          Salve Sig. Pivotti, sono un giovane allenatore a cui piace studiare e approfondire per ampliare ogni giorno il mio bagaglio culturale di allenatore calcistico, e tra i miei studi hanno trovato spazio le sue teorie sulla difesa elastica e quindi i concetti di controllo visivo attivo e posizione frontale attiva.Da quando ho letto i suoi articoli guardo i gol sotto una luce diversa.Moltissimi gol avvengono appunto per la mancanza di applicazione di questi due concetti.Guardando il gioco e i gol del Barcellona ho notato che la maggior parte dei gol avvengono sfruttando il mancato controllo visivo attivo dei difensori avversari, i quali si lasciano incantare dalla ragnatela di passaggi dei blaugrana difendono solo la zona, e perdono di vista gli attaccanti che puntualmente si inseriscono alle loro spalle e realizzano indisturbati.Volevo un suo parere su questa mia analisi.Grazie

          • giorgio pivotti ha detto:

            Vedi Domenico, il grazie lo devo io a te perché quanto hai scritto nel post per me vale più di ogni altra attestazione analoga anche se mi pervenisse dall’alto; hai colto in pieno il significato e l’esatto contenuto del mio messaggio, se poi a farlo è stato un giovane allenatore, attento e studioso di calcio, questo mi da ancor più soddisfazione con la speranza che altri tuoi colleghi possano seguire il tuo esempio nel centrare in pieno e così bene le tue valutazioni rispetto alla difesa elastica, al controllo visivo attivo e alla posizione frontale attiva.
            Sai cosa mi rende più appagato del tuo discorso? Quello di aver letto che i gol ora li guardi, li osservi sotto una luce diversa avendo capito e assimilato la stretta correlazione, subordinazione tra le cause e gli errori commessi sui gol evitabili e quanto da me sostenuto al riguardo, da anni.
            Inoltre che tua testimonianza avvenga in questo blog è emblematico, sintomatico perché mister Cagni soprattutto a proposito di marcare l’uomo, di marcature ha più volte sottolineato il fatto che proprio a livello giovanile non s’insegna questo fondamentale tattico con effetti che si ripercuotono in seguito nel calcio superiore, colpa la preparazione e l’insegnamento degli allenatori di base nel settore giovanile. Lascia sottintendere anche che per chi ha iniziativa, spirito critico e vuole ampliare le proprie conoscenze tecniche con curiosità ed approfondimento, cogliere altre opportunità per allargare i propri orizzonti di studio e di apprendimento, nel merito per lui è motivo di crescita culturale per me di gratificazione.
            Giusto quello che dici sul Barcellona anche perché un Messi in azione già di per se stesso t’incanta e tutto il resto passa nel dimenticatoio della non marcatura individuale come normalmente accade in fase difensiva con la Zona.
            Guarda però che anche il Barcellona, come il Real Madrid, giocando a Zona in linea per il fuorigioco non è esente dai noti errori di tattica individuale e di reparto in fase difensiva causati dalle situazioni di gioco determinatisi a seguito dell’inosservanza delle due regole citate sui gol evitabili come nel 3 a 2 nella Super Coppa di Spagna 2011 di agosto scorso tra le due squadre.
            Per restare a ieri sera, avrai notato i due gol evitabili il primo ed il terzo di Cavani che va a segno tirando a rete completamente libero per responsabilità di Seedorf che in entrambi gli episodi ha guardato solo la palla, si è disinteressato di lui, non ha attuato il controllo visivo attivo per andare preventivamente a coprire, a marcarlo prendendo posizione?

            • Domenico ha detto:

              Naturalmente, ho notato come Cavani ha potuto calciare completamente indisturbato.Inoltre volevo chiederle se le è possibile, di consigliarmi altre esercitazioni e indicazioni per quanto riguarda la posizione frontale attiva in quanto molti ragazzini(alleno i giovanissimi di 13-14 anni) non riescono a togliersi la paura della palla e inevitabilmente danno le spalle a chi calcia.

          • giorgio pivotti ha detto:

            Rispondo volentieri alla tua richiesta che immagino possa interessare anche altri utenti allenatori. Se sei iscritto all’Aiac e ti è possibile reperire il n. 6/2009 della rivista l’Allenatore li troverai il mio articolo dal titolo DIFESA ELASTICA E CONTROLLO VISIVO con l’esercitazione semplice iniziale per l’approccio alla posizione frontale attiva che fa al caso tuo. A questa te ne aggiungo qui un’altra anche divertente che consiste nel mettere in porta tre o quattro difendenti i quale dovranno fare opposizione fisica frontale attiva, cioè “parare” il tiro, su palla calciata da distanza variabile e da posizione diversa centrale e laterale, da fermo e meglio ancora in movimento; rimarrai sorpreso come è capitato a me personalmente sperimentandola, nel vedere quanta grinta e intraprendenza questi portieri sui generis, particolari metteranno in mostra senza girarsi pur di respingere, deviare la palla in arrivo anche con la gamba tesa, il piede alla stessa stregua dei portieri; un vera e propria gara a non farsi passare la palla, a chi fa meglio.
            Ti segnalo nello stesso articolo anche l’altra esercitazione da me ideata, impostata che ritengo utile per imparare, prendendo possesso dei movimenti con la testa, il controllo visivo attivo e che mi risulta essere la prima del genere studiata e mirata a tale scopo anche perché si tratta di un gesto tecnico, quello di girare la testa, normalmente non usato durante la fase difensiva.
            Il mio articolo citato lo puoi leggere anche su internet, cercando su Google “posizione frontale attiva esercitazioni”, nella prima schermata in quarta posizione c’è la voce (PDF) ALLENATORE clicca lì e vedrai l’intero articolo.
            Spero che con il tuo intervento si possa aprire un dialogo di discussione sul tema calcistico in questione interagendo con scambi di opinione se mister Cagni è d’accordo.

            • Domenico ha detto:

              Grazie per la risposta esaudiente e la disponibilità.

            • gigi ha detto:

              Fate pure è bello vedere l’uso del mio blog anche per interazioni fra di voi,oltretutto su certi argomenti,specialmente quelli che riguardani i ragazzini,io non sono molto esperto.Comunque se leggerò cose che secondo me non vanno ve lo dirò.

  27. mara ha detto:

    Caro Gigi,sono Mara. Anch’io ,come puoi ben immaginare sono veramente felice di poterti vedere ed ascoltare su Mediaset.I tuoi commenti sono veramente interessanti e chiarificatori soprattutto per chi,come me,non e’ un tecnico (ovviamente!!!). Nella puntata di oggi,10 settembre,ho apprezzato molto,durante il commento della partita Sassuolo-cittadella,il fatto che tu abbia voluto parlare di mister Foscarini nonostante il commentatore di mediaset fosse gia’ passato alla partita successiva.
    penso che il tuo sia un esempio di grande onesta’ e di apprezzameto nei confronti di chi lavora bene e nell’ombra. per questo mi dispiace che alla rai abbiano ” Eliminato” Mario Mattioli. (polemica ?)Comunque anche l’idea di tassare chi si rende partecipe di risse vergognose in campo e’ ottima. Il padova ha veramente una bella squadra anche ieri sera col bari l’ha dimostrato,almeno nel primo tempo, con Gigi sarebbe perfetta. E poi Marcolini…grande chievo!!!purtroppo ex chievo..Io resto del parere che sartori ha commesso un errore..Ciao e scusa il disturbo,spero non ti dispiaccia se ti mando i miei commenti ..non tecnici…Mara

    • gigi ha detto:

      Anzi mi fa molto piacere come mi fa piacere l’apprazzamento su quello che cerco di dire in tv.Non sò come sia andata ieri ma anche noi abbiamobisogno di un periodo di rodaggio anche perchè le cose che posso dire sono,purtroppo,legate ai tempi televisivi.Condivido tutto quello che hai detto anche se,nel caso Marcolini,capisco che una società debba svecchiare per proseguire la propria politica.

  28. RC65 ha detto:

    42 match sono una aberrazione, ne basterebbero molte meno. Sarebbe bello anche che i giovani fossero formati bene insegnando a giocare a calcio, ma siamo un Paese in cui la progettualità ( in tutti i campi) è una mera illusione. Al massimo si pensa al “lunedì” e si naviga a vista.

  29. Nuario ha detto:

    Caro Mister Cagni,
    nel rivolgerle il più caloroso saluto di benritrovato, le trasmetto tutto il piacere che ho provato nell’apprendere la notizia che la vede collaboratore di Mediaset per il Campionato di Serie B. Potremmo interagire su tematiche specifiche e precise con maggiore costanza e con maggiori informazioni. Personalmente, mi sarebbe piaciuto assistere ad una sfida tra una sua squadra ed il Pescara di Zeman: avremmo beneficiato di uno spettacolo scintillante. Nella seconda giornata, la difesa Pescarese ha incassato un goal (realizzato da Tavano) che definire “romantico” è un eufemismo. Sarà anche per questo che adoro Zeman, il calcio non è solo scienza, fisica e materia.. Occhio a Dal Canto: pratica un ottimo 4-3-3 ed ha gli interpreti giusti, anche se sarà difficile far coesistere Cacia e Ruopolo..

    • gigi ha detto:

      Penso di averlo già scritto da qualche parte che nei primi anni 90 ci fu un Piacenza-Foggia 5 a 4,per me naturalmente,dove dissi ai miei giocatori che avremmo giocato come loro accettando la sfida. Su Dal Canto sono d’accordo,guarda caso sia lui che Di Francesco sono stati miei giocatori e fanno l’interpretazione del 4-3-3 alla mia maniera,e anche il Padova farà benissimo(secondo me vanno in A).Non credo che Cacia e Ruopolo giocheranno insieme ameno che uno dei due non faccia l’esterno.Sono anche felice di fare la B su Mediaset perchè è brillante e cerca di approfondire gli argomenti tecnici.Sperando,comunque di trovare una panchina in fretta.

      • giorgio pivotti ha detto:

        Approfondire gli argomenti tecnici, diversamente da quando eri ospite fisso a 90° minuto serie B alla Rai dove come mi hai risposto non avevi tempo sufficiente per fare delle analisi calcistiche, significa anche commentare i gol evitabili causati sia dal mancato rispetto della posizione frontale attiva con il difendente che si gira sui tiri in porta o sui passaggi terminali al centro tra avversari senza fare regolare opposizione fisica alla palla in arrivo, sia dalla Zona per la linea, per il fuorigioco, per l’attacco alla palla, per la posizione, per la non marcatura individuale e quindi per la mancata applicazione del controllo visivo attivo nella Difesa Elastica?
        Se mi dici che ti occuperai anche di questi temi, argomenti tecnici in maniera sufficientemente approfondita collegati ai gol evitabili ed ai relativi errori tattici individuale e di reparto ai quali sono calcisticamente interessato da tempo, farò in modo di seguirti dopo la Rai anche a Mediaset. Ti chiedo cortesemente l’ora, il giorno e quali sono le eventuali modalità da espletare per poter vedere la trasmissione con le partite della serie B in Mediaset. Grazie.

        • gigi ha detto:

          La trasmissione inizia alle 14 e 30 o 40 il sabato con un commento alle gare,poi dopo i primi tempi un breve commento e alla fine delle gare un’analisi più lunga gara per gara.Il problema è sempre lo stesso e cioè i tempi televisivi.Spero di riuscire a parlare nello specifico di cose tecniche….speriamo.

      • Nuario ha detto:

        Caro Mister Cagni,
        grazie per il contributo filmato che ha allegato alla sua risposta.. E’ sintomo di serietà, cortesia e squisitezza.. Ho notato che ben 9 squadre della cadetteria adottano il 4-3-3.. Spirito di emulazione dell’inarrivabile Barcellona o scelta consapevole? Negli ultimi anni aveva spopolato il 4-2-3-1..
        Un abbraccio

        • gigi ha detto:

          Seguivano una moda che hanno lasciato subito perchè non ci sono giocatori adatti per fare il trequartista capace di farlo per quello che il ruolo richiederebbe.Non ci si può inventare trequartisti,i migliori NASCONO con quelle qualità,vedi Snajder.

  30. titta ha detto:

    Leggere le sue considerazioni e’ sempre un piacere. Anche se alcune gia’ note. Ho molto apprezzato l’appello ai tecnici, perche’ insegnino a chi gioca dietro la “bellezza” della difesa. E so che non lo dice perche’ e’ stato un difensore. Speriamo che chi ha il privilegio di allenare lo capisca. Anche e soprattutto nei settori giovanili, dove si formano i giocatori del domani. Spero di vederla presto di nuovo in panchina.

    • gigi ha detto:

      Lo sò che mi ripeto ma lo farò sempre finchè vedrò che si farà poco perchè il calcio italiano abbia quell’evoluzione che ci permetterà di goderne la bellezza.Spero anche io di trovare presto una collocazione.Per ora mi limiterò a collaborare con Mediaset Premium per la B e così,spero,di dare il mio contributo più diretto.

  31. Marcello ha detto:

    Finalemnte! SI finalmente, dopo fiumi di articoli e tramissioni su amichevoli, allenamentio e prearazioni si torna al verdetto del campo! Si vedrà davvero chi si è preparato in maniera adeguata ad affrontare un nuovo e impegnativo campionato.
    A parte i calcio giocato che ci darà modo di parlare di tattiche, giocatori e partite più o meno spettacolari, quello che mi lascia alquanto perplesso è che anhe all’inizo di questa stagione si parte nuovamente con problemi vecchi, di cui francamente non si capisce come mai nessuno voglia trovare una soluzione. Siamo tutti d’accordo che il calcio è business. Dove c’è un business ci sono soldi, c’è lavoro e allora perchè non sfruttare e incrementare questo settore? Tutti parlano di stadi di proprietà come fossero la panacea di tutti i mali: la politica non si muove (nulla di nuovo, purtroppo), lesocietà parlano e l’unia che ha fatto quacosa è la Juventus, e sono proprio curioso di vedere questo stadio. Si rladi settore giovanile di Barcellona, di imitare gli altri ma già dal calciomercato si fanno classifche, il precampionato che dovrebbe servire come test per nuove soluzioni diventa l’occasione per capire chi è più fort di chi… Insomma per fortuna riparte il campionato, riparte il calcio giocato. Per quello parlato e per i problemi collaterali purtroppo non si è mai smesso di parlare, sempre filosofeggiando su soluzioni più o meno copiate, ignorando che forse da noi ci sono soluzioni e persone valide che però hanno l’unica sfortuna di avere cognomi e passaporto italiano! Buon canpionato a tutti!
    Una proposta: sarebbe bello creare qui un fantacalcio e sfidare la sua squadra….

    • gigi ha detto:

      Come vi stò dicendo da un’anno l’importante è FARE sempre qualche cosa che possa essere utile e noi lo stiamo facendo.Il tempo ci darà ragione perchè non puoi continuare a tirare la corda senza che si spezzi,e quest’anno ci siamo andati vicino.La Juve ha fatto uno STADIO DI CALCIO PER IL CALCIO e vedrai che questo esempio servirà a trascinare tutto il carozzone.Sono ottimista,vedremo.

      • Cristian ha detto:

        Il prossimo grande passo, sarebbe vedere una società che inizia a fare investimenti seri e veri per il settore giovanile…..credo che le proposte di Sacchi, Albertini e il loro team potranno aiutare a far crescere meglio i giovani….

        • gigi ha detto:

          E’ l’unica strada percorribile per risanare i bilanci e vedere un calcio più avvincente e spettacolare.

          • Marcello ha detto:

            Per quanto posso aver visto mi pare che società come il Milan abbiano invertito la tendenza negli ultimi due/tre anni: in questo caso il settore giovanile è stato oggetto di notevoli investimenti, però per avere giocatori pronti per la serie A o che comunque siano in grado di competere con i grandi ci vuole tempo. Tanto più che ciò che è stato fatto è partito con notevole ritardo. Il fair play finanziario dovrebbe aiutare lo sviluppo di questo settore. Il problema vero, che purtroppo non riguarda solo il calcio, è che l’Europa viaggia a velocità diverse. In particolare basta guardare la fiscalità e, soprattutto, il discorso stadi. Quest’ultimo discorso viene negli ultimi tempi indicato come la panacea di tutti i mali del calcioma non credo che basti questo a riportare il calcio italiano ad alti livelli. (a proposito di ciò cosa ne pensa del nuovo stadio della Juventus?). Servono idee innovative o anche riportare in auge vecchie situazioni come, ad esempio il campionato De Martino (si chiama così Mister?): Il concetto di base è che il calcio è business, chi fa business deve poter guadagnare o comunque avere dei ritorni in qulache maniera. Io credo che sia giusto che funzioni così. (Chiaramente parliamo di idee legali). Anche se De Laurentiis non mi piace come persona ha però dalla sua una cosa fondamentale: viene dall’esterno, quindi vede le cose in maniera diversa, e vien da un ambiente abituato a vendere l’immagine e a promuovere i propri prodotti.
            Volevo farle una domanda che poi richiede un commento: in Italia un ragazzo che inizi a giocare a calcio è libero di andare dove vuole fino a 14 anni. Giunto a questa età la società nella quale gioca gli fa firmare una procura alla quale deve sottostare fino a 18 anni e il primo contratto da professionista lo deve firmare con quella squadra. Nel resto d’Europa il sistema è invece libero. E’ effettivamente così? Secondo lei quali sono gli svantaggi e i vantaggi di una simile gestione? Secondo me così i giocatori sono alla mercè delle società e in caso di problemi vari o anche scelte personali diverse non hanno la possibilità di essere autonomi. Non so nemmeno quanto sia giusto avere un procuratore già a 14 anni.

      • Salvatore ha detto:

        credo anche io che se non si sblocca velocemente, molto velocemente, la situazione attuale, il calcio italiano nel prossimo decennio finirà per diventare al pari di quello di realtà di secondo piano.
        Mi riferisco in particolare agli stadi di proprietà e agli investimenti nei settori giovanili.
        Con il fair play finanziaro in arrivo le società italiane si ritroveranno in uno stato di ristrettezze tali da non poter competere con le realtà europee.
        E senza un adeguato investimento nei settori giovanili sarà anche difficile proporre qualità calcistica “fatta in casa”…

        Stando così le cose il futuro del calcio italiano (per me) è assai poco sereno…

        Lei che ne pensa Mister?

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