In attesa che il Mister torni fra noi, pubblichiamo una notizia di grande attualità in questi giorni che stà a dimostrare che forse qualcosa si stà muovendo.
(tratto da LaStampa) La Rai dice basta alla moviola nelle trasmissioni sul campionato di calcio. La consueta rubrica che analizzava i casi controversi di serie A e serie B sarà sostituita da approfondimenti tecnici, a scopo didattico, affidati non più ai noti ex arbitri.
La notizia è riportata da un quotidiano e confermata dal presidente della Rai, Paolo Galimberti, che ha già espresso la sua approvazione per la decisione presa dal direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli.
Le immagini televisive serviranno solo a chiarire la norma applicata in quel determinato episodio, ma senza dare spazio al solito dibattito per «pensare ad un calcio meno urlato e più ragionato» spiega Galimberti. Il commento sarà affidato ad esperti dei regolamenti, che potrebbero anche essere suggeriti dall’Associazione italiana arbitri. Ogni domenica, verranno mostrate le immagini di tre-quattro casi e non di più.
Spiegare il calcio attraverso la tecnica e la tattica e non con polemiche buone solo a tirare fuori al tifoso il peggio di sè. È questa la filosofia che ha portato il direttore di Rai Sport, Eugenio De Paoli, a dire basta alla moviola come annunciato dal presidente della Rai, Paolo Garimberti. «Ma noi – spiega De Paoli – non ignoreremo i fatti: tanto che è in arrivo un accordo in esclusiva con l’associazione italiana arbitri per istituire la Cassazione, un organismo che analizzerà e spiegherà, regolamento alla mano, tre casi controversi per turno di campionato individuati da noi della Rai».
Il primo a mandare i complimenti al direttore della svolta, Eugenio De Paoli, è stato Pierluigi Collina. Una vita sotto la lente d’ingrandimento del ralenty, l’attuale commissario arbitrale Uefa ha mandato in mattinata un sms di complimenti a De Paoli, felicitandosi perchè per la gente questo può significare «il ritorno al piacere di sentire parlare di calcio». «È fondamentale che uno strumento come la tv contribuisca a fare cultura calcistica. Il concetto della “Cassazione” mista Aia-Rai, ovvero una chiarificazione sulle interpretazioni regolamentari, è importante per quello che può significare non solo in serie A ma anche tra i ragazzini», ha spiegato l’ex designatore arbitrale. «Lo scopo non deve essere – ha continuato – quello di evitare di parlare di arbitri, ma di evitare la ricerca spasmodica dell’episodio da rilevare per fare polemica. In ogni gara si cercano 4-5 episodi, questo non avviene in nessun altro paese oltre all’Italia. E da responsabile della commissione arbitrale dell’Uefa mi fa piacere che anche nel nostro Paese ci si sia resi conto della stortura di questo stato di cose».
Anche Marcello Nicchi ha apprezzato la svolta della Rai. Il presidente dell’Associazione italiana arbitri (Aia) «plaude alla iniziativa oggi comunicata dalla Rai. Lascerà spazio alla visione di gesti tecnici e atletici, abbandonando così le polemiche che scaturivano da commenti e dibattiti da Bar Sport attorno alla moviola, deleteri per la crescita dei nostri arbitri e dei giovani calciatori. L’Aia si rende disponibile a dare il proprio contributo alla rivoluzionaria iniziativa culturale».
Si tratta comunque di ripescaggi, è un po’ come vivere di rendita aspettando ed approfittando dell’occasione buona per rientrare nel giro. Le personalità ci sono, staremo a vedere se saranno capaci di dare il meglio di sé stessi per far riprendere e crescere il nostro calcio soprattutto a livello competitivo e rappresentativo tracciando e perseguendo le linee guida di una diversa didattica e preparazione dei nostri allenatori in modo che a beneficiarne siano anche i vari commissari tecnici delle nostre nazionali chiamati a svolgere il loro compito difficile dopo un periodo di appannamento culminato con i Mondiali 2010.
Nuova ulteriore notizia: nei quadri federali entrano anche Roberto Baggio e Arrigo Sacchi. Due persone con una forte personalità e un altrettanto forte presenza, anche mediatica.Al di là di quello che\si può pensare di queste due persone ritengo siano comunque persone non abituate a fare solo immagine. A me sembra siano due ottime scelte che danno un segno di cambiamento e di programmazione.
La questione non è la moviola con il ferma immagine incriminato che va mantenuta ma tutto quello che finora ha seguito la moviola con discussioni, dibattiti, scontri e commenti oltre misura che gettano cattiva luce sul calcio.
A mio avviso occorre rispondere a questa domanda, è giusto far vedere solo la moviola, le immagini rallentate degli episodi più significativi rinunciando a tutto il resto e quindi lasciando allo spettatore, più o meno competente, la possibilità di formulare un suo giudizio senza condizionamenti esterni spesso fuorvianti?
Credo che gli spettatori essendo milioni non sono certo tutti competenti…..quando si va a vedere una partita dal vivo non c’è la possibilità di rivedere l’azione…..in Italia abbiamo bisogno di recuperare davvero un minimo di cultura ed eliminare chiacchiere inutili……
Io avrei tolto la moviola in maniera totale. Sarebbe giusto fa vedere unicamnete le azioni più spettacolari, i goal. Chi vede una partita in televisione ne ha comunque un’immagine distorta rispetto a chi ha la possibilità di andare allo stadio e assistervi dal vivo. E’ giusto che ognuno osservi la partita con i suoi occhi, che si faccia la sua idea e dopo confrontarsi con chi ne sa di più. Ma chi ne sa di più dovrebbe essere super partes. Credo che ci siano alcuni punti fermi da rispettare: il calcio è un business che muove montagne di interessi e dall’altra parte è uno sport tra i più popolari. Perchè uno sport popolare dove girano montagne di soldi sia credibile è necessario che chi gestisce e arbitra sia il più preparato possibile e il più limpido possibile. Bisogna accettare che gli arbitri sono UOMINI e come tali hanno il diritto di sbagliare proprio perchè esseri umani. Tenendo presente la considerazione precedente questi errori devono essere dati unicamente dall’intepretazione personale dell’arbitro che è la somma della preparazione e dell’esperienza di ogni arbitro e non da altri fini. Altro punto fermo da considerare è che la tecnologia va avanti e se qualcosa può aiutare arbitro e spettatori a capire quello che succede e ad evitare grossolani errori, ben venga.
Sono completamente d’accordo con Cristian. Certo sarebne stato bello esaminare da un punto di vista squisitamente tecnico i vari falli e situazioni di ogni partita evitando ogni discussione o stortura ma in Italia non ne siamo capaci, almeno per ora. Dopotutto è quello che si faceva fino ad ora con i risultati che si sono visti.
Io sono completamente d’accordo, come già ho scritto nel topic Per un calcio spettacolare e moderno……..ogni volta che c’era la moviola ho sempre cambiato canale e devo dire anche che molte volte cambiando trovavo qualche bel film e non ritornavo più a vedere le chiacchiere patetiche degli studi televisivi……a Pasqua in Olanda in occasione di un torneo giovanile che abbiamo disputato, nella serata del sabato avevo seguito a casa di un amico una trasmissione sulla giornata calcistica del campionato olandese e belga…oltre a vedere ottimo calcio avevo notato l’assenza totale della moviola…….bellissima sensazione…..solo calcio giocato, rallenty sui gol e gesti tecnici rilevanti……l’arbitro è come i giocatori, può sbagliare, quando si va in campo bisogna metterlo in conto……come dice Zeman il calcio in una grande metropoli, in città, in provincia su un campo di paese è sempre lo stesso, due squadre, un campo il pallone e il risultato di 0-0 da cambiare e l’arbitro che dirige…….poi tutto il resto è stortura e in nome dei soldi si vorrebbe l’arbitro come una macchina senza errori senza sbavature oppure lo si utilizza come capro-espiatorio per scaricarsi le responsabilità….potremmo chiedere al Sig. Spok di Star Treck se ci manda arbitri vulcaniani, senza emozioni, con il la logica come unico riferimento e perfetti……..
Pensare ad un calcio meno urlato e più ragionato non deve significare togliere allo spettatore il diritto di vedere e quindi di rendersi conto se c’era o no un fuorigioco, se la palla era entrata o meno in porta oppure ha oltrepassato o meno la linea laterale, di fondo, se il fallo eclatante c’era o meno, evento che senza il fermo immagine, a velocità normale, talvolta è di difficile rilevazione e valutazione non aggiungendo altro, né commenti né discussioni, ma solo per rispettare il dovere di cronaca in modo che ognuno possa farsi la propria opinione come si è visto bene con il fuorigioco evidenziato ai recenti Mondiali 2010.
Dire tout court che verranno esaminati solo tre casi controversi, di che genere non è dato sapere di preciso, per ogni giornata calcistica mi sembra riduttivo; se un gol è stato segnato in modo irregolare, indipendente dal loro numero, secondo me andrebbe sempre mostrata la relativa immagine incriminata, ferma, anche senza ricorso alla moviola, omettendo ogni forma di commento a seguire che come è stato finora, ha alimentato discussioni incresciose e deplorevoli da Bar Sport con polemiche inutili, interminabili a scapito della cultura calcistica intesa come crescita e convincimento delle proprie idee.
Lo spettatore a mio avviso va salvaguardato e messo sempre nelle condizioni visive di capire se una irregolarità soprattutto determinante ai fini del risultato, è stata rilevata o meno dall’arbitro, di tutto il resto, dibattiti o discussioni, si può tranquillamente farne a meno non però del ferma immagine specie se il filmato a passo normale non consente all’occhio umano di chiarire sufficientemente l’episodio.