In questo fine settimana sto vivendo una situazione emotiva e professionale che mi ripaga di tante amarezze e che mi riconcilia con il calcio proprio nella “mia terra” che,nella maggior parte dei casi,dimostra di avere ancora nel proprio DNA certi valori.
Non so come andrà a finire tra il mio amico Lino Mutti e me per la panchina dell’Atalanta, una cosa è certa, che è stato un “duello” leale e SPORTIVO che ha appassionato tutti e messo in risalto l’amore per la squadra da parte di tutte le componenti.
Le parole del presidente e le sue incertezze, certamente ponderate, unite al senso dei pensieri della tifoseria si possono riassumere così: Qualsiasi sarà l’allenatore noi dovremo tifare senza contestare la scelta della società.
Questa la chiamo maturità e voglia assoluta e primaria delle sorti del proprio club (in seguito farò un articolo di cosa penso sul valore della MAGLIA).
Essere stimati da una società blasonata e da una tifoseria così passionale, essendo oltretutto bresciano,mi ha riempito di orgoglio.
Comunque vada, ringrazio tutti perché spero possa essere di insegnamento per tornare a vivere il calcio con passione e grande partecipazione senza cadere in atti negativi come quelli di Torino.
Gigi Cagni